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Schede per adozione 2009

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1.<br />

METODOLOGIA PER UNA LETTURA DEL TERRITORIO GROSSETANO<br />

“La Forma attuale”<br />

Il territorio grossetano<br />

quale frutto della<br />

<strong>per</strong>manenza di forme<br />

storicamente consolidate<br />

e dei mutamenti indotti<br />

dalle trasformazioni<br />

delle condizioni<br />

produttive e sociali degli<br />

ultimi decenni.<br />

TIPOLOGIA DEI FENOMENI DI<br />

TRASFORMAZIONE SPAZIALE in atto<br />

sul territorio provinciale:<br />

lo sviluppo urbano in cui, oltre l’accezione<br />

tradizionale, si vuole comprendere quel nuovo<br />

contesto abitativo definito come “campagna<br />

urbanizzata” che nei pressi dei centri abitati, e<br />

talora fra un centro abitato e l’altro, va a<br />

formare un continuum che non è né urbano, né<br />

rurale ma una proiezione della città, dei suoi<br />

modi di vivere, dei suoi valori. Anche dove la<br />

continuità fisica non si realizza e<br />

l’edificazione non occulta o assorbe borghi e<br />

case rurali gli spazi intermedi non lasciano più<br />

alla campagna il ruolo di protagonista;<br />

LA RICONVERSIONE PRODUTTIVA IN CAMPO<br />

AGRICOLO IN CUI SI DISTINGUONO<br />

la riconversione in senso capitalistico<br />

dell’agricoltura e la conseguente<br />

specializzazione produttiva (vigneto, oliveto,<br />

floro-vivaismo, ecc.), che vede:<br />

- nelle grandi aziende la concentrazione<br />

tutti i processi produttivi nella sede di<br />

“fattoria” e l’esclusione dei fabbricati<br />

colonici dal sistema produttivo;<br />

- nelle piccole imprese diretto-coltivatrici<br />

la costruzione di appositi luoghi <strong>per</strong> la<br />

produzione, la trasformazione e la<br />

conservazione delle derrate quali serre,<br />

cantine, ecc.., e la destinazione<br />

dell’edificio colonico ad una funzione<br />

prevalentemente residenziale.<br />

la multifunzionalità agricola quale<br />

integrazione tra agricoltura e turismo verde<br />

che porta alla creazione di aziende agrarioagrituristiche<br />

all’interno delle quali gli edifici<br />

colonici ed i loro annessi subiscono un<br />

sostanziale rinnovamento <strong>per</strong> trasformarsi in<br />

strutture “turistico-ricettive” dotate di giardini,<br />

impianti arborei, piscine, maneggi e<br />

parcheggi;<br />

l’abbandono rileva quel processo che<br />

coinvolge non solo le aree agricole ed i<br />

fabbricati rurali esclusi dal ciclo produttivo del<br />

sistema agricolo, dove le prime assumono pian<br />

piano la forma del bosco ed i secondi sono<br />

spesso ridotti a ruderi, ma anche tutti quei<br />

piccoli centri abitati situati in aree<br />

difficilmente raggiungibili e lontane da servizi<br />

essenziali quali scuole, farmacie, poste, ecc.<br />

Ambiti Morfologici<br />

(A.M.):<br />

aree articolate <strong>per</strong><br />

componenti geoorografiche<br />

in Isole,<br />

Promontori, Coste,<br />

Pianure, Colline,<br />

Rilievi e Ripiani<br />

caratterizzate da<br />

specifiche<br />

problematiche in<br />

ordine all’intensità dei<br />

fenomeni di<br />

trasformazione<br />

spaziale:<br />

Sistemi morfologici<br />

(s.m.):<br />

subarticolazione degli<br />

ambiti secondo<br />

caratteristiche di ordine<br />

oroidrografico e<br />

morfogenetico in modo<br />

da evidenziare<br />

all’interno di ognuna<br />

situazioni ancor più<br />

specifiche in ordine alle<br />

fragilità e reattività del<br />

contesto grossetano

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