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Schede per adozione 2009

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7B. INDIRIZZI PER LA TUTELA<br />

DELLA FAUNA ITTICA NELLE ACQUE INTERNE<br />

1. Al fine di tutelare la fauna ittica delle acque interne, gli S.P.T. e gli A.G.T., nonché tutti i progetti che<br />

interessino gli ecosistemi acquatici interni, siano essi di acqua dolce o salmastra:<br />

− assumeranno la Carta Ittica Provinciale quale base <strong>per</strong> la suddivisione delle acque interne in zone a<br />

salmonidi, ciprinidi e acque salmastre;<br />

− terranno a riferimento i punti foranei quale confine tra le acque interne e le acque marittime;<br />

− disporranno specifica disciplina di tutela mediante azioni integrate, quali:<br />

- istituzione di zone di protezione e di frega;<br />

- regolamentazione del prelievo ittico;<br />

- disciplina delle gare di pesca dilettantistica;<br />

- localizzazione e disciplina della pesca professionale;<br />

- prescrizioni <strong>per</strong> la corretta fruibilità dei corpi idrici;<br />

- disciplina degli impianti fissi di pesca;<br />

- disciplina della pesca con natante;<br />

– istituzione di zone a regolamento specifico;<br />

– recu<strong>per</strong>i di fauna ittica in difficoltà,<br />

– la concessione di acque <strong>per</strong> la piscicoltura in acque interne.<br />

Gli sbarramenti nei corpi idrici dovranno prevedere appropriati metodi di risalita della fauna ittica, oltre a<br />

prevedere facilitazioni <strong>per</strong> l’accesso ai corpi idrici, cercando di individuare siti idonei <strong>per</strong> la pesca<br />

dilettantistica (luoghi idonei <strong>per</strong> la realizzazione di gare agonistiche di pesca sportiva).<br />

2. Nella realizzazione di lavori in alveo, al fine di tutelare la fauna ittica presente, il Piano Ittico Provinciale<br />

(PIPR) conterrà norme che ciascun Comune recepirà nei propri S.P.T. e negli A.G.T.<br />

3. Il PIPR conterrà particolari criteri di salvaguardia delle specie ittiche a rischio di estinzione di cui alla<br />

direttiva 92/43/CE.<br />

4. I corpi idrici compresi negli A.T.S. (S.I.C., S.I.R., A.R.P.A.) potranno essere ripopolati con specie ittiche<br />

autoctone ottenute da riproduttori locali ritenendo prioritari incubatoi di valle <strong>per</strong> la riproduzione di<br />

materiale ittico idoneo.<br />

5. I tratti di corpi idrici dove istituire zone di protezione o di frega, saranno prioritariamente quelli compresi<br />

in aree S.I.C., S.I.R., A.R.P.A., etc. al fine di preservare l’ecosistema acquatico inserito nel particolare<br />

contesto ambientale di un’area considerata a ridotto potenziale antropico.<br />

6. Per un corretto ed equilibrato prelievo ittico dovuto all’attività di pesca professionale, saranno individuate<br />

specifiche aree dove tale attività economica è consentita, oltre all’individuazione dei mezzi <strong>per</strong> la pesca<br />

più appropriati in relazione al tratto di corpo idrico.<br />

7. La pesca professionale sarà costantemente monitorata, al fine di poter adeguare le necessità della stessa<br />

alla salvaguardia della risorsa ittica.<br />

8. Gli impianti fissi di pesca dilettantistica denominati “retoni” e “bilancioni” a seconda del tratto di copro<br />

idrico interessato saranno caratterizzati da apposita disciplina.<br />

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