Schede per adozione 2009
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• definire ambiti prioritari e direttive <strong>per</strong> i rimboschimenti compensativi di cui al successivo c. 11???’,<br />
privilegiando:<br />
– il territorio rurale;<br />
− aree di frangia urbana, di influenza urbana ad economia agricola debole e aree agricole<br />
abbandonate;<br />
− aree degradate o compromesse e aree instabili e soggette a dissesti;<br />
− aree demaniali e di proprietà pubblica;<br />
− tomboli costieri;<br />
− aree contermini alle zone boscate sottratte;<br />
– eventuali ambiti delle Azioni Strategiche, di cui alla Scheda 15, inerenti gli aspetti ambientali;<br />
• disciplinare:<br />
– nei complessi vegetazionali boscati:<br />
- gli interventi fitosanitari;<br />
- i tagli colturali tesi all’eliminazione delle situazioni di degrado o finalizzati alla corretta<br />
evoluzione del popolamento vegetazionale;<br />
– nei complessi vegetazionali naturali e artificiali di consolidato interesse paesaggistico:<br />
- gli interventi colturali utili ad assicurarne la conservazione e la tutela, la ricostruzione della<br />
vegetazione e la diffusione delle specie tipiche locali.<br />
3. Più in particolare, la disciplina <strong>per</strong> le aree boscate applicherà i seguenti criteri:<br />
• evitare:<br />
− interventi di nuova edificazione;<br />
− realizzazione di nuove infrastrutture, salvo l’impossibilità di utilizzare, ammodernare o potenziare<br />
infrastrutture esistenti;<br />
− qualsiasi attività che possa pregiudicare la struttura forestale nel suo complesso;<br />
• condizionare l’a<strong>per</strong>tura di cesse e viali parafuoco al rispetto dei seguenti requisiti:<br />
− dimostrazione di assoluta necessità;<br />
− assenza di soluzioni alternative;<br />
− acquisizione dei pareri del Vincolo Idrogeologico e Forestale;<br />
− minimizzazione degli impatti;<br />
− rispetto del Piano Provinciale Antincendio;<br />
− salvaguardia delle forme vegetazionali e dei prodotti del sottobosco;<br />
• equiparare i complessi unitari di valore paesistico-ambientale alle emergenze paesistico-ambientali<br />
di cui al successivo art. 19 delle presenti Norme.<br />
4. In aggiunta a quanto sopra, gli S.P.T. e A.G.T. valteranno:<br />
– i castagneti da frutto, <strong>per</strong> norme di tutela e di valorizzazione da applicare anche in caso di interventi<br />
modesti;<br />
– le associazioni vegetali lineari naturali, arboree o arbustive, i filari frangivento e le formazioni<br />
riparie dei corsi d’acqua naturali, con specifica attenzione ai fini della difesa idraulica;<br />
– le alberature segnaletiche e stradali significative; le piante isolate (camporili) o a gruppi isolati che<br />
rappresentino elementi caratteristici del paesaggio; gli alberi monumentali da proporre <strong>per</strong><br />
l’inserimento nell’apposito catalogo regionale;<br />
– le aree <strong>per</strong> la tutela e salvaguardia delle vegetazioni arboree e arbustive delle sabbie litoranee, delle<br />
dune e delle scogliere;<br />
– le aree ove incentivare: il governo all’alto fusto; la conversione di macchie in bosco vero e proprio; il<br />
mantenimento dei prati-pascoli;<br />
– le aree boscate da trasformare, previo intervento compensativo, in zone a<strong>per</strong>te, coltivi e pascoli quale<br />
elemento di diversificazione ambientale a beneficio della fauna.<br />
5. Nei rimboschimenti compensativi, si <strong>per</strong>seguiranno i seguenti obiettivi:<br />
– in tutti i casi di trasformazione del bosco, prevedere un rimboschimento mediante la redazione di un<br />
Programma Forestale;<br />
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