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Schede per adozione 2009

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4D. INDIRIZZI PER LA TUTELA DEI SUOLI AGRARI<br />

I presenti indirizzi integrano i contenuti della Scheda 9.<br />

I soggetti aventi titolo alla presentazione dei P.A.P.M.M.A. verificheranno la presenza di situazioni di<br />

degrado paesaggistico e ambientale nelle su<strong>per</strong>ficie agrarie di proprietà e predisporranno progetti di<br />

recu<strong>per</strong>o. Il recu<strong>per</strong>o faraà riferimento all’analisi dei fenomeni in atto e ad una definizione progettuale degli<br />

interventi e dei provvedimenti <strong>per</strong> la utilizzazione e/o la conservazione/rinaturalizzazione del suolo.<br />

Saranno da considerarsi in degrado le "aree ad erosione severa e molto severa", di norma costituite da<br />

calanchi, biancane e altre aree soggette a erosione intensiva, in genere ritenute al di fuori della produzione<br />

agro-silvo-pastorale<br />

I P.A.P.M.M.A. che prevedano trasformazioni sostanziali degli assetti morfologici, idraulici e della tipologia<br />

di co<strong>per</strong>tura di interesse forestale, di cui alla L.R. 39/00, conterranno valutazioni in merito all’efficacia del<br />

sistema scolante, assicurandone una uguale o maggiore (rispetto all’attuale) regimazione delle acque e della<br />

stabilità dei suoli.<br />

I progetti di sistemazione dei terreni a destinazione agricolo-forestale che comportino modifiche<br />

morfologiche, paesaggistiche e degli assetti idrogeologici porranno particolare attenzione:<br />

-− a mantenere o riqualificare le sistemazioni idraulico-agrarie, anche all’interno delle aree boscate,<br />

assicurando la regolare manutenzione di terrazzamenti, gradonature, sistemazioni di piano, argini<br />

longitudinali e trasversali, rete scolante, solcature etc.; ove possibile, tenuto conto della pendenza della<br />

rete scolante e del dislivello da su<strong>per</strong>are, saranno realizzate piccole briglie e traverse in pietrame<br />

recu<strong>per</strong>ato in loco (o altro materiale naturale equivalente), allo scopo di ridurre la velocità delle acque e<br />

l’insorgere di processi di dilavamento ed erosione;<br />

− evitare il tombamento della rete idrica scolante significativa, desunta dalle carte di tutela del territorio dei<br />

vigenti P.A.I., fatti salvi interventi di attraversamento con o<strong>per</strong>a di natura infrastrutturali; in linea<br />

generale non saranno consentiti interruzioni e/o impedimenti del deflusso su<strong>per</strong>ficiale dei fossi e dei<br />

canali nelle aree agricole senza prevedere un nuovo e/o diverso recapito <strong>per</strong> le acque intercettate; qualora<br />

l’intervento previsto comporti l’interruzione e/o l'intercettazione della rete di deflusso delle acque<br />

su<strong>per</strong>ficiali si dovrà comunque garantire il mantenimento dell'efficienza della rete stessa;<br />

− a tutelare la co<strong>per</strong>tura boscata e/o ad essa assimilata ai sensi della L.R. 39/00 e successive modifiche e<br />

integrazioni, come anche alle piante camporili, i sieponali e i gruppi isolati di vegetazione di interesse<br />

forestale; la tutela sarà accentuata ove la <strong>per</strong>icolosità geologica mostri valori elevati o medio-elevati;<br />

− a riorganizzare la viabilità di servizio e la forma dei campi, secondo tracciati più aderenti alle forme del<br />

suolo, purché queste non costituiscano ostacolo alla stabilità dei versanti o al regolare deflusso delle<br />

acque;<br />

− a ottimizzare le modalità di impianto colturale e di sistemazione agraria dei terreni (evitando orientamenti<br />

a rittochino nei vigneti specializzati e nelle altre colture arboree da frutto) in ragione della pendenza,<br />

dell’esposizione e degli assetti idraulici di su<strong>per</strong>ficie; non saranno comunque consentite sistemazioni<br />

agrarie a rittochino nei versanti con situazioni di dissesto attivo o quiescente, o che manifestino livelli<br />

elevati di propensione al dissesto; nei terreni a maggior pendenza sarà prevista la progressiva<br />

introduzione dell’inerbimento dei suoli, purché non contrasti con le esigenze tecnico-colturali.<br />

− a contenere i rimodellamenti e i consumi del suolo, anche tramite l'introduzione delle forme tradizionali<br />

dei terrazzi e dei muri a retta, minimizzando i movimenti di terra su larga scala e riutilizzando l’eventuale<br />

materiale in esubero <strong>per</strong> la sistemazione morfologica delle aree circostanti (e comunque evitando di<br />

modificare in modo sostanziale gli assetti morfologici e paesaggistici nonché gli equilibri idrogeologici<br />

caratterizzanti il contesto agrario locale);<br />

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