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Schede per adozione 2009

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− le scarpate attive con la relativa area di possibile evoluzione e influenza;<br />

− le ripe fluviali in cui siano in atto processi di erosione laterale di sponda da parte di corsi d’acqua, con la<br />

relativa area di possibile evoluzione;<br />

− i calanchi.<br />

3. Carta delle aree con problematiche idrogeologiche<br />

Nella carta delle aree con problematiche idrogeologiche si riporteranno le informazioni del Q.C., estese<br />

all’intero territorio comunale nel caso di formazione dei P.S., in conformità al regolamento di cui al<br />

D.P.G.R.T. 26R/07 e a quanto previsto negli artt. 10, 11 e 12 delle Norme. Nella rappresentazione<br />

cartografica i Comuni potranno utilizzare criteri classificativi alternativi a quelli sopra indicati, nel caso<br />

risultino ugualmente efficaci ai fini dell’applicazione di norme di tutela e salvaguardia della risorsa idrica.<br />

La ricostruzione del Q.C. sarà commisurata al grado di approfondimento ritenuto necessario e alle<br />

caratteristiche idrogeologiche della parte di territorio studiata<br />

Nei casi di difficoltà nella lettura dell’elaborato in argomento o <strong>per</strong> necessità di distinguere le varie fonti<br />

informative sarà opportuno produrre ulteriori elaborati grafici oltre quello previsto dalla normativa regionale.<br />

Maggiore attenzione sarà rivolta verso la definizione delle caratteristiche degli acquiferi, esistenti e<br />

potenziali, ritenuti strategici <strong>per</strong> l’uso idropotabile dagli S.P.T..<br />

Nell’elaborazione della carta si terrà conto dei dati relativi :<br />

− alla <strong>per</strong>meabilità dei suoli<br />

− alla tipologia degli acquiferi protetti o vulnerabili esistenti distinti <strong>per</strong> tipologie (ad esempio: falda<br />

freatica, confinata, semiconfinata ecc)<br />

− all'ubicazione delle emergenze naturali (sorgenti), dei pozzi esistenti; in questo caso occorrerà effettuare<br />

una distinzione <strong>per</strong> usi (potabile, irriguo, industriale, termale, termominerale, domestico, antincendio<br />

etc.), <strong>per</strong> stato o condizioni d’uso (utilizzato, non utilizzato, adibito a controllo piezometrico o chimicofisico<br />

delle acque, concessione mineraria e relativo <strong>per</strong>imetro etc.).<br />

− all'ubicazione degli invasi naturali o artificiali, delle gallerie drenanti (<strong>per</strong> o<strong>per</strong>e di captazione<br />

importanti), dei serbatoi ad uso idropotabile, della rete acquedottistica; il tutto distinto <strong>per</strong> modalità d’uso<br />

della risorsa idrica.<br />

− alla necessità di ricostruire:<br />

- la su<strong>per</strong>ficie piezometrica media; a tal fine si utilizzeranno dati desunti da campagne di misurazione,<br />

bibliografia esistente o misurazioni ex novo, specificando se riguardano condizioni di livello statico,<br />

dinamico etc.;<br />

- le direzioni di flusso principali;<br />

- le aree interessate dall’ingressione delle acque marine verso l’entroterra e dai processi in atto di forte<br />

mineralizzazione delle acque di falda; come limite della transizione verso valori di salinità elevati si<br />

può assumere un valore di conducibilità di 2000 µS/cm;<br />

- le aree e i siti interessati da ricerca, coltivazione e utilizzazione delle acque minerali, di sorgente e<br />

termali e le relative aree di salvaguardia.<br />

4. Studi di stabilità dei versanti<br />

Lo standard di riferimento <strong>per</strong> la redazione degli studi finalizzati alla valutazione delle condizioni di<br />

sicurezza, è costituito dai Criteri <strong>per</strong> lo Sviluppo degli Studi di Stabilità dei Versanti e la Valutazione di<br />

Efficacia, contenuti nell’elaborato di P.A.I. denominato “Piano degli interventi dei bacini regionali ed<br />

interregionali”. Tali criteri, facenti parte integrante degli approfondimenti monografici del S.I.T.P., potranno<br />

essere utilizzati <strong>per</strong> integrare le disposizioni del vigente P.A.I. del Bacino Nazionale del Fiume Tevere.<br />

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