Schede per adozione 2009

3I. INDIRIZZI PER LE ATTIVITA’ ACQUICOLE
1. Indicazioni per la realizzazione di impianti di acquicoltura con vasche artificiali, di superficie
complessiva non superiore a mq 10.000
A titolo indicativo si forniscono i valori di seguito specificati:
− Dimensione massima dell’impianto: mq 10.000. E’ da considerarsi superficie dell’impianto ai fini dei
limiti dimensionali della presente tabella quella risultante dalla perimetrazione che il titolare di
sfruttamento dell’area indica con apposito atto d’obbligo, come asservita all’attività di acquicoltura.
− Superficie massima delle vasche: 2/3 della sup. complessiva.
− Superficie minima delle vasche di decantazione: almeno il 10% di quella delle vasche di allevamento.
− Superficie utile massima dei locali di servizio dell’impianto (da destinare esclusivamente ad uffici,
laboratori, spogliatoi, mensa, servizi igienici, ricovero mezzi meccanici, officina, magazzini e celle
frigorifero): mq 100.
− Superficie massima dei locali per la sorveglianza: mq 25.
Le vasche potranno emergere dal piano di campagna originario per un’altezza di m. 1,50 c.a..
Tra gli impianti è opportuna sia mantenuta la distanza minima di m. 10 per ogni 500 mq di superficie delle
vasche di allevamento.
Escludere l’esportazione dei materiali escavati nella realizzazione dei movimenti di terra.
Gli impianti rivolti esclusivamente alla produzione di novellame potranno utilizzare delle serre agricole fino
ad un massimo del 20% della superficie dell’impianto, che non potrà superare l’estensione di ha 1.
Negli impianti di acquicoltura che integrino il ciclo produttivo con la produzione di novellame (nursery) sarà
consentita la realizzazione di serre agricole fino ad un massimo indicatvo del 20% della superficie delle
vasche.
Le serre di cui ai precedenti alinea saranno soggette alle condizioni e ai limiti di cui alla L.R. 1/05, art. 3 c.
12 e 13 e artt. 7 e 8 del relativo Regolamento, oltre ai disposti del presente P.T.C..
Il rapporto tra superficie complessiva dell’impianto e superficie delle vasche di allevamento, fermi i limiti
massimi di cui sopra, è determinato in base alla valutazione dello stato dei luoghi in relazione alle esigenze
produttive.
In ogni impianto è ammessa la realizzazione di volumi tecnici per la distribuzione dell’energia elettrica, per
il ricovero del gruppo elettrogeno, macchinari per i silos dei mangimi e per i serbatoi per l’ossigenazione.
Gli impianti saranno opportunamente contornati da idonee schermature vegetali di essenze autoctone o
naturalizzate per ridurre l’impatto visivo e ambientale delle strutture di allevamento e degli annessi.
Potranno essere installate reti di protezione dagli uccelli predatori, realizzate con strutture idonee (ritti
metallici e reti).
2. Parametri dimensionali per gli impianti di acquicoltura di superficie superiore a mq 10.000 che
utilizzino vasche artificiali
A titolo indicativo si forniscono i valori di seguito specificati.
Per gli impianti di superficie complessiva da mq 10.001 a mq 15.000:
− superficie massima delle vasche di allevamento mq 7.500;
− superficie minima delle vasche di decantazione pari ad almeno il 10% di quella delle vasche di
allevamento;
− superficie utile massima dei locali di servIzio dell’impianto mq 120;
− superficie massima dei locali per la sorveglIanza mq 25.
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