Schede per adozione 2009

14. Ai sensi dell’ art. 215 del T.U. delle Leggi Sanitarie e della Legge n. 69 del 17.10.1983, artt. 4 e 5,
ferme restando le competenze generiche degli Ufficiali ed Agenti di Polizia Giudiziaria, la vigilanza
necessaria ad assicurare l’applicazione delle disposizioni del presente Regolamento, é esercitata
dall’Amministrazione Comunale, tramite l’Azienda Sanitaria Locale, nonché dagli Ispettorati del
Lavoro.
15. Per quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento ma attinente la materia ivi
disciplinata, si richiamano in particolare il D.P.R. 19.03.1956 n. 303 e successive modifiche ed
integrazioni, nonché tutte le disposizioni generali vigenti.
16. Per ogni controversia circa le norme stabilite dal Regolamento, é competente il Presidente
dell’Amministrazione Provinciale.
17. Entro quattro anni dalla data di approvazione del presente Regolamento, i proprietari degli impianti
risicoli realizzati con modalità diverse da quelle indicate all’art. 8, dovranno adeguarne la tipologia
secondo quanto previsto.
Trascorso tale periodo, ed in mancanza dei previsti adeguamenti, l’autorizzazione alla coltivazione del
riso sarà revocata dal Sindaco del Comune competente per territorio.
Riguardo infine la prevista «tecnica integrata» per il controllo degli stadi preimaginali di culicidi nelle
camere risicole, mediante l’impiego di Gambusia, questa potrà venire modificata e/o sostituita da altra
metodica, visti i risultati, difficoltà ed evenienze al momento non prevedibili, e future innovazioni in
merito.
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