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Schede per adozione 2009

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3G. CRITERI PER LO SCARICO<br />

DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI<br />

Tutti gli scarichi industriali sono riferiti al rispetto degli obiettivi di qualità dei corpi idrici secondo quanto<br />

stabilito dal D.lgs. 152/06.<br />

E’ da escludere lo scarico sul suolo o negli strati su<strong>per</strong>ficiali del sottosuolo, fatta eccezione:<br />

- <strong>per</strong> gli scarichi industriali <strong>per</strong> i quali sia accertata l’impossibilità tecnica o l’eccessiva onerosità, a fronte<br />

dei benefici ambientali conseguibili, a recapitare in corpi idrici su<strong>per</strong>ficiali, purché gli stessi siano<br />

conformi ai criteri ed ai valori-limite di emissione dettati dalle norme nazionale e regionale;<br />

- <strong>per</strong> gli scarichi di acque provenienti dalla lavorazione di rocce naturali nonché dagli impianti di lavaggio<br />

delle sostanze minerali, purché i relativi fanghi siano costituiti esclusivamente da acqua e inerti naturali e<br />

non comportino danneggiamento delle falde acquifere o instabilità dei suoli o danni ambientali di<br />

qualsivoglia natura all'ecosistema.<br />

Saranno esclusi dalla definizione di scarico la restituzione delle acque utilizzate <strong>per</strong> la produzione<br />

idroelettrica, <strong>per</strong> scopi irrigui e in impianti di potabilizzazione, nonché delle acque derivanti da sondaggi o<br />

<strong>per</strong>forazioni diversi da quelli relativi alla ricerca ed estrazione di idrocarburi.<br />

Tutti gli scarichi industriali dovranno essere preventivamente autorizzati.<br />

L’autorizzazione sarà rilasciata al titolare dell’attività da cui origina lo scarico. Tale autorizzazione sarà<br />

valida <strong>per</strong> quattro anni, salvo quanto previsto dal D.lgs. 59/05, e un anno prima della scadenza ne dovrà<br />

essere chiesto il rinnovo.<br />

L’istanza di autorizzazione allo scarico di acque industriale, che dovrà essere inoltrata alla Provincia, sarà<br />

corredata dall’indicazione delle caratteristiche qualitative e quantitative dello scarico e del volume annuo di<br />

acqua da scaricare, dalla tipologia del recettore, dalla individuazione del punto previsto <strong>per</strong> effettuare i<br />

prelievi di controllo, dal sistema complessivo dello scarico ivi comprese le o<strong>per</strong>azioni ad esso<br />

funzionalmente connesse, dalla indicazione delle apparecchiature impiegate nel processo produttivo e nei<br />

sistemi di scarico nonché dei sistemi di depurazione utilizzati <strong>per</strong> conseguire il rispetto dei valori limite di<br />

emissione.<br />

Per gli scarichi di acque reflue industriali al di sopra dei cento AE sarà fatto obbligo di installare uno<br />

strumento <strong>per</strong> registrare le portate dello scarico e <strong>per</strong> la conservazione biennale delle registrazioni.<br />

Per gli scarichi in un corso d’acqua nel quale sia accertata una portata naturale nulla <strong>per</strong> oltre centoventi<br />

giorni annui, oppure in un corpo idrico non significativo, l’autorizzazione terrà conto del <strong>per</strong>iodo di portata<br />

nulla e delle capacità di diluizione del corpo idrico negli altri <strong>per</strong>iodi, e stabilirà prescrizioni e limiti al fine<br />

di garantire le capacità autodepurative del corpo recettore e la difesa delle acque sotterranee.<br />

I valori limite di emissione degli scarichi industriali non potranno in alcun caso essere conseguiti mediante<br />

diluizione con acque prelevate esclusivamente allo scopo (acque di raffreddamento, di lavaggio, acque<br />

domestiche etc.).<br />

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