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Schede per adozione 2009

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3E. INDICAZIONI<br />

PER ELEVARE LA QUALITA’ DELLE ACQUE<br />

Il Piano di Tutela delle Acque è stato approvato dalla Regione Toscana con deliberazione n. 6 in data<br />

25.01.2005 che dovrà essere aggiornata.<br />

In ogni caso i seguenti criteri ed obiettivi sono comunque riferiti ai fini della tutela delle acque come prevista<br />

del 152/2006 e dal corpus normativo comunitario:<br />

1. Ridurre o azzerare il livello di pressione delle sostanze inquinanti di origine antropica sulle risorse<br />

idriche.<br />

2. Ridurre il livello di prelievo delle acque dolci su<strong>per</strong>ficiali <strong>per</strong> i diversi usi antropici.<br />

3. Elevare il livello di qualità delle acque marine.<br />

4. Elevare ed uniformare il livello di qualità delle acque marine di balneazione.<br />

5. Elevare il livello di qualità delle acque dolci su<strong>per</strong>ficiali.<br />

6. Elevare il livello di qualità delle acque dolci su<strong>per</strong>ficiali derivate <strong>per</strong> la successiva potabilizzazione.<br />

7. Elevare il livello di qualità delle acque utilizzate <strong>per</strong> uso idropotabile.<br />

8. Elevare il livello di qualità delle acque dolci sotterranee.<br />

Il <strong>per</strong>seguimento dei suddetti obiettivi postula che le amministrazioni definiscano, ovviamente al di là di<br />

quanto non già prescritto da norme vigenti, lo stato qualitativo di partenza attraverso l’utilizzazione di indici<br />

accettati o previsti dalla normativa vigente.<br />

Si ritiene particolarmente rilevante fornire prescrizioni alle competenti autorità affinché il quadro<br />

conoscitivo degli strumenti urbanistici generali sia arricchito di una relazione sullo stato qualitativo delle<br />

acque dolci su<strong>per</strong>ficiali e sotterranee.<br />

Per le acque dolci su<strong>per</strong>ficiali saranno presi in considerazione il L.I.M. (Livello d’Inquinamento da<br />

Macrodescrittori), l’I.B.E. (Indice Bioetica Esteso), il S.E.C.A. (Stato Ecologico dei Corsi d’Acqua) e il<br />

S.A.C.A. (Stato Ambientale dei Corsi d’Acqua).<br />

Parimenti <strong>per</strong> le acque sotterranee saranno presi in considerazione lo S.Qu.A.S. (Stato Qualitativo delle<br />

Acque Sotterranee), lo S.C.A.S. (Stato Chimico delle Acque Sotterranee) e il S.A.A.S. (Stato Ambientale<br />

delle Acque Sotterranee).<br />

Alla definizione della “qualità di partenza” è opportuno far seguire una costante azione di monitoraggio con<br />

la previsione di possibili effetti incentivanti o deprimenti sullo sviluppo delle politiche territoriali degli enti<br />

locali in funzione del mantenimento/miglioramento della qualità delle acque.<br />

Analoghe indicazioni valgono <strong>per</strong> la definizione ed il monitoraggio dello stato quantitativo delle risorse<br />

idriche.<br />

In tutti i casi è essenziale il coordinamento con l’A.A.T.O. 6 Ombrone e l’A.R.P.A.T..<br />

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