Schede per adozione 2009

3D. INDIRIZZI E CRITERI
PER IL RIEQUILIBRIO DEL TRASPORTO SOLIDO
Quanto di seguito riportato si riferisce alla realizzazione di bacini artificiali di qualsiasi uso e destinazione
che superano la soglia dimensionale di 10.000 mc di capacità di invaso e che comportano lo sbarramento dei
corsi d’acqua del reticolo di riferimento rappresentato nelle carte di tutela del territorio dei vigenti P.A.I..
- Evitare la realizzazione di bacini artificiali con sbarramento dei corsi d’acqua denominati: Fiume Cornia,
Fiume Pecora, Fiume Bruna, Fiume Ombrone, Fiume Orcia, Fiume Osa, Fiume Albegna e Fiume Fiora.
- Nelle aree di pianura del litorale costiero e nelle valli del territorio interno, qualora caratterizzato da ampie
superfici pianeggianti, è opportuno che bacini artificiali siano previsti senza sbarramento del corso
d’acqua ed alimentati con opere di derivazione. Potranno essere realizzati interventi diversi da quelli sopra
indicati qualora sia dimostrata l’impossibilità di delocalizzazione, di realizzazione per comprovati motivi
tecnici e comunque perché ininfluenti sul regime del trasporto solido. I progetti di tali interventi dovranno
basarsi su studi di geomorfologia fluviale in modo da non realizzare le opere di derivazione lungo le
sponde meno soggette al deposito dei sedimenti. Saranno fatti salvi gli interventi necessari per la sicurezza
idraulica.
- Nelle aree non ricomprese nel punto 2, incentivare la realizzazione di bacini artificiali senza sbarramento
del corso d’acqua, purché compatibile con gli assetti idrogeologici, forestali e paesaggistici locali. In ogni
caso dovranno essere adottate soluzioni tecniche atte a favorire il trasporto solido (come ad esempio il
dragaggio in continuo dei sedimenti depositatesi nel bacino da immettere in tratti fluviali di valle da
individuare in fase progettuale).
- I bacini artificiali fuori alveo potranno essere realizzati in adiacenza del corso d’acqua a condizione che la
progettazione preveda il mantenimento di una fascia di rispetto di adeguate dimensioni, quest’ultime
correlate alle esigenze di salvaguardia del corso d’acqua nonché alla protezione e manutenzione
dell’opera.
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