16.06.2013 Views

Schede per adozione 2009

Schede per adozione 2009

Schede per adozione 2009

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

– il rispetto dei valori della portata da restituire al corso d’acqua <strong>per</strong> non compromettere la vita<br />

acquatica e l’ambiente circostante;<br />

– la minimizzazione degli impatti sul paesaggio;<br />

– la gestione integrata delle risorse idriche;<br />

– la tutela dell’uso prioritario della risorsa idrica a scopo potabile, come previsto nell’art. 1 della L.<br />

36/94;<br />

− la verifica delle condizioni naturalistiche del corso d’acqua <strong>per</strong> la realizzazione delle o<strong>per</strong>e di<br />

derivazione;<br />

– la massimizzazione della produzione di energia elettrica compatibile con il corretto funzionamento<br />

del sistema idro-potabile.<br />

2. La localizzazione lungo la costa di impianti Re.W.E.C. (Resonant Wave Energy Converter) è sottoposta<br />

a:<br />

– valutazione dettagliata dell’impatto sul paesaggio;<br />

– valutazione della vocazione turistica del territorio;<br />

– minimizzazione di ogni impatto.<br />

I Comuni individueranno i siti Re.W.E.C. in corrispondenza delle U.T.O.E. insediative, secondo gli artt.<br />

33 e 34 delle Norme, nei tratti costieri che nella Scheda 2 siano classificati in categoria:<br />

– S.a. 4;<br />

– S.a. 3, a condizione che la fascia costiera retrostante sia costituita da aree già insediate.<br />

C. Fonte geotermica (voce“I.c” dell’art. 34, c.7)<br />

1. Le centrali geotermiche possono essere localizzate nei comuni di Santa Fiora, Monterotondo Marittimo<br />

e Montieri.<br />

D. Fonte solare (voce “I.d” dell’art. 34, c. 7) e altre fonti rinnovabili <strong>per</strong> gli edifici<br />

1. La localizzazione di centrali fotovoltaiche (e <strong>per</strong> attività connesse come definite all’art. 34 delle Norme)<br />

nel territorio a<strong>per</strong>to sarà sottoposta a studi di dettaglio, da svolgersi all’interno del Q.C. del P.S.,<br />

finalizzati a valutare con esattezza:<br />

– l’impatto sul paesaggio;<br />

– gli influssi sulla vocazione turistica del territorio.<br />

2. Sarà comunque evitata la localizzazione nei seguenti ambiti:<br />

– aree di riserva naturale e relative aree contigue;<br />

– A.R.P.A,. S.I.C., S.I.R. e biotopi.;<br />

– aree e fasce di rispetto di siti con monumenti, centri o edifici con caratteri di unicità storica,<br />

architettonica e paesaggistica;<br />

– fasce di sicurezza di almeno 150 metri da assi viari sovracomunali, ferrovie e impianti industriali e<br />

300 metri dai centri abitati;<br />

− A.M.T.: Pr. Promontori, C. Coste, RT. Ripiani Tufacei<br />

− Si.M.T.: R2 Montioni, R6 Monte Leoni, R9 Monte Amiata, R11 Colline di Capalbio<br />

− U.M.T.: Pi3.2 Piana della «Città», Pi3.4 Ansa della Badiola, Pi3.5 Piana dell’Uccellina, R1.2 I Poggi<br />

di Montieri, R3.1 L’Agro di Massa, R3.2 Sella di Giuncarico, R.3.3 Monte d’Alma, R3.4 Poggio<br />

Ballone, R10.1 Alta Valle dell’Albegna, R9.2 Monte Labbro e Pendici dell’Amiata, R10.4 Poggi di<br />

Castell’Azzara.<br />

3. La localizzazione nelle aree di pianura manterrà il reticolo insediativo (viabilità e rete scolante) e il<br />

reticolo paesaggistico (campi chiusi). Nelle aree collinari solo in presenza di “campi chiusi” e in<br />

versanti non visibili da medie distanze.<br />

4. I Comuni nei loro atti regolamentari terranno in considerazione i presenti contributi al fine di migliorare<br />

258

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!