Schede per adozione 2009

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SCHEDA 13 - FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI Riferimenti normativi del P.T.C. • Titolo II Riferimenti Conoscitivi del S.I.T.P. - Carte - Piano Energetico Regionale (P.I.E.R) - Piano Energetico Provinciale (P.I.E.P.) Contenuti a. Indirizzi per la disciplina locale delle F.E.R. b. Quadro sinottico degli ambiti vocati 256
13A. INDIRIZZI PER LA DISCIPLINA LOCALE DELLE F.E.R. A. Fonte eolica (voce “I.a” dell’art. 34, c. 7) 1. La localizzazione di centrali eoliche, come definite all’art. 34 delle Norme, nel territorio aperto è sottoposta a studi di dettaglio, da svolgersi all’interno del Q.C. del P.S., finalizzati a valutare con esattezza: – l’impatto sul paesaggio; – gli influssi sulla vocazione turistica del territorio. 2. Saranno evitati impianti eolici nei seguenti ambiti: – A.R.P.A. e biotopi; – fasce di sicurezza di ampiezza indicativamente pari a: - 150 metri da assi viari sovracomunali, ferrovie e impianti industriali; - 300 metri dai centri abitati. 3. In considerazione della natura orografica e ambientale del territorio, saranno evitati impianti, neanche di piccole dimensioni, oltre che nelle aree sopra elencate, nei seguenti ambiti: − A.M.T.: I. Isole, Pr. Promontori, C. Coste, RT. Ripiani Tufacei; − Si.M.T.: Rilievi dell’Antiappennino: Colline del Farma, Monte Leoni, Monte Amiata; − U.M.T.: P3.5 Piana dell’Uccellina, R1.2 Poggi di Montieri e del Frassine, R3.1L’Agro di Massa Marittima, R3.4 Poggio Ballone, R10.1 Alta Valle dell’Albegna, R9.2 Monte Labbro e Pendici dell’Amiata, R10.4 Poggi di Castell’Azzara. 4. Più in generale, ai fini di una specifica valutazione della compatibilità paesaggistica e percettiva dei singoli interventi negli ambiti ammissibili, a prescindere da una circostanziata considerazione dei valori in gioco, si considereranno: – scarsamente sensibili i contesti intensamente insediati, anche in assenza di fenomeni di degrado, quali: città e comunque ambiti urbani; aree industriali e artigianali, porti, centri intermodali, grandi impianti, fasci infrastrutturali etc.; – relativamente sensibili, ma con interventi guidati da criteri progettuali, i contesti naturali non antropizzati, quali: monti, rocce, foreste, laghi e lagune, mare aperto etc.; – particolarmente sensibili, e pertanto in linea di principio incompatibili, i contesti antropizzati organizzati da trame territoriali minute, quali: vigneti, piccoli appezzamenti, maglia poderale fitta, aggregati e nuclei rurali, piccoli centri, ville con parco, etc.. 5. La progettazione di impianti eolici dovrà ovunque rispettare i seguenti requisiti: – avvalersi di iniziative di informazione e consultazione dei cittadini interessati, con il coinvolgimento di organizzazioni ambientaliste e dei consumatori; – prevedere la realizzazione di linee elettriche compatibili col territorio; – evitare interventi nelle aree boscate e comunque tagli di alberi ad alto fusto; – minimizzare l’impatto visivo, verificando la convenienza tra strutture tubolari e a traliccio. B. Fonte idraulica (voce“I.b” dell’art. 34, c.7) 1. Le centrali idroelettriche e mini-idrauliche dovranno garantire: 257
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Consiglio Provinciale Giunta Provin
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ELENCO DELLE SCHEDE Scheda 1 - Visi
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1B. INPUT METODOLOGICI: OBIETTIVI O
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SCHEDA 2 - SISTEMA AMBIENTALE Rifer
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2A. CRITERI PER L’USO DELLA CARTA
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SCHEDA 3 - USO E GESTIONE DELLA RIS
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3A. PARAMETRI PER IL DIMENSIONAMENT
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Domanda di autorizzazione alla rice
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3C. DIRETTIVA TECNICA PER LA TUTELA
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specifico regolamento sui pozzi e s
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3F. INDIRIZZI PER IL RIUTILIZZO DEL
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3G. CRITERI PER LO SCARICO DI ACQUE
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Sono fatte salve dal piano di cui s
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14. Ai sensi dell’ art. 215 del T
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Per gli impianti d di superficie co
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Catasto aree carsiche Studio dei di
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− le scarpate attive con la relat
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4C. INTEGRAZIONE DELLE DIRETTIVE DE
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− a evitare, durante la realizzaz
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5C. ELENCO DELLE CAVE DISMESSE Le c
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CASTELL’AZZARA 99 MONTE NEBBIAIO
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5D. DIRETTIVA PER LE EMERGENZE GEOL
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Riferimenti normativi del P.T.C. SC
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- alterazione del sistema dunale (i
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costieri, è opportuno verificare p
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6B. RIFERIMENTI PER LE ATTIVITA’
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SCHEDA 7 - PATRIMONIO FLOROFAUNISTI
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− qualora si tratti di opere pubb
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Poggio Tre Cancelli (già “Z.P.S.
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dell’Albegna S.Fiora, Semproniano
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BIOTOPI NATURALI 7E. BIOTOPI E AREE
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AREE CONTIGUE ALLE AREE PROTETTE (
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SCHEDA 8 - SISTEMA MORFOLOGICO TERR
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trasformazioni lo si farà attraver
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Binomio Castello-Contado Dogana dei
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Tipi morfologici della provincia di
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Seminativi di fondovalle e di pianu
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overella e circondati da siepi vive
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- Configurazioni Morfologico-agrari
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a. Tutelare i centri murati e gli a
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A Giglio Castello trasformazione de
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lungo la dorsale Poggio Santa Petro
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Configurazioni Morfologico-insediat
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Porto Ercole) e occupazione dei ver
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Profilo morfologico - U.M.T. C2.1 C
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nell’ordine geometrico dei campi
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(Giannella, Feniglia e tombolo di O
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interesse panoramico. Profilo morfo
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Pianura costiera caratterizzata da
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Area caratterizzata dall’integraz
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Aree di riqualificazione Morfologic
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Profilo morfologico - U.M.T. Pi3.3
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Configurazioni Morfologico-insediat
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viabilità principale di valle da e
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spazi rurali, oltre alla promozione
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agricolo-pastorale. Il centro murat
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antichi punti di guado per i bestia
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fattoria. La strutturazione urbana
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L’ampio fondovalle dell’Ombrone
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sommità dei rilievi, e dalla vasta
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• Settori morfologici Profilo mor
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Natura antropica degli impianti art
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Processi di abbandono con espansion
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Profilo morfologico - U.M.T. R2 Cat
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viabilità Massa Marittima-Fenice C
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aggiungibilità dei fondi composto
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C5 - Assetti dell’impianto di ori
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impianti artificiali di conifere pe
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U.M.T. R6.1 “Rilievi di Monte Leo
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Nei versanti collinari sottostanti
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L’Ente edifica anche il borgo di
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Intensificazione colturale dovuta a
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forme di agricoltura specializzata
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urbana e mosaici agricoli complessi
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Profilo morfologico - U.M.T. R10.1
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Assetti agrari ed insediativi simil
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Sistema montuoso e alto-collinare c
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L’integrazione di estesi querceti
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specializzati e a consentire il man
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R1 Colline Metallifere - R1.1 Colli
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