Schede per adozione 2009

12C. AVIOSUPERFICI E CAMPI DI VOLO
Aviosuperfici -
I Comuni di Orbetello (Albinia), Cinigiano (S.Rita), Pitigliano (Casone), Gavorrano e Grosseto
(Madonnino) per i quali il PTC prevede la realizzazione di un’aviosuperfice, individuano le relative aree
nell’ambito del territorio rurale, ad una adeguata distanza da centri abitati e da:
• ARPA, SIC, SIR, biotopi, ecc.;
• aree a gestione speciale (parchi e riserve sia naturali che storico-archeologici);
• ambiti di paesaggio appartenenti alle Isole, Promontori, Coste, Rilievi della “Città intorno alla
Vetta” e della “Città sotto i boschi”.
• Infrastrutture viarie classificate: A – Autostrade e B- Strade extraurbane principali (almeno 400
metri)
• Elettrodotti ad alta tensione (almeno 400 metri)
Inoltre l’aviosuperfice non deve essere collocata all’interno di:
• Aree boschive
• zone interessate da complessi vegetazionali e altre emergenze a cui si attribuisca un pregio
ambientale e paesaggistico da sottoporre a tutela.
La previsione dell’area, di superficie complessiva non superiore di norma, a 2,5 ettari, saràlimitrofa ad
infrastrutture esistenti.
Particolare attenzione dovrà essere prestata alle caratteristiche plano-altimetriche dell’area, al fine di ridurre
i movimenti di terra.
Sarà prevista una pista di dimensioni massime pari a quelle minime prescritte per lo svolgimento di attività
preparatoria al volo da diporto o sportivo (di norma lunghezza m 400, larghezza m 20), evitandone
l’impermeabilizzazione.
Gli impianti tecnici di modesta entità e le strutture di appoggio (nella misura minima che consenta al gestore
dell’aviosuperfice di ottenere la certificazione dall’ENAC necessaria alla svolgimento di attività
aeroscolastica e trasporto pubblico), avranno indicativamente una superfice massima pari a 200 mq,
utilizzando in via prioritaria edifici o manufatti preesistenti.
La segnaletica sarà di tipo diurno e conforme a quanto previsto dall’appendice 3 del DM 8/8/2004.
Campi di volo
Ogni Comune, con esclusione di quelli per cui è prevista la realizzazione di un’aviosuperficie, può prevedere
(con impegni di ripristino ambientale laddove necessario), l’attività anche solo stagionale, di decollo e
atterraggio di velivoli per il volo da diporto e sportivo, su un campo di volo di superficie complessiva non
superiore indicativamente a 2 ettari, nell’ambito del territorio rurale, ad adeguata distanza da centri abitati e
da:
• ARPA, SIC, SIR, biotopi, ecc.;
• aree a gestione speciale (parchi e riserve sia naturali che storico-archeologici);
• ambiti di paesaggio appartenenti alle Isole (ad esclusione dell’Isola del Giglio), Promontori e Coste;
• Infrastrutture viarie classificate: A – Autostrade e B- Strade extraurbane principali
• Elettrodotti ad alta tensione di altezza superiore a mt. 8,00
Inoltre il campo di volo deve evitare:
- Aree boschive
- zone interessate da complessi vegetazionali e altre emergenze a cui si attribuisca un pregio ambientale
e paesaggistico da sottoporre a tutela.
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