Schede per adozione 2009

6. Criteri insediativi
Ai fini della applicazione delle Norme del presente PTC la nuova edificazione, laddove necessaria, dovrà
essere inserita nel rispetto della morfologia dei luoghi e della struttura del paesaggio, ponendo particolare
attenzione al rispetto della maglia territoriale e poderale esistente ed al conseguimento di aggregazione con
gli edifici esistenti.
A tale proposito, in prospettiva di poter realizzare nuove dotazioni a seguito di eventuali divisioni di aziende
agricole, le nuove configurazioni aziendali dovranno consentire la applicazione di tali regole.
L’edificazione degli annessi indispensabili per l’attività agricola così come è attualmente disciplinata dal
P.T.C. (ammessa solo a completamento di strutture esistenti e, nelle A.R.P.A., con disposizione a corte
chiusa), in caso di contrasto con norme igieniche e sanitarie, nonché aspetti paesaggistici, morfologici
estorico-archeologici. In tal caso si può procedere con deroga da motivare nel P.A.P.M.A.A. sarà consentita
qualora sia dimostrato il rispetto di tutti gli altri criteri forniti dal presente PTC.
Eventuale nuova viabilità, ammessa unicamente come collegamento alla viabilità principale, sarà realizzata
con caratteri tipici della maglia poderale; il progetto delle sistemazioni ambientali specificherà le
caratteristiche e i tipi di essenze autoctone o naturalizzate da impiegare. Per gli annessi agricoli l’utilizzo di
pannelli prefabbricati per le pareti esterne e le coperture è ammissibile solo se vengono realizzate opportune
schermature tramite parziali interramenti, utilizzo dei dislivelli naturali, creazione di schermature e quinte
vegetazionali. Nuove costruzioni non sono ammesse comunque nelle aree di pertinenza di edifici segnalati e
vincolati di cui al comma 7.
7. Uso del suolo
Nelle proposte di espianto di oliveti e castagneti di valore paesaggistico dovranno essere indicate le nuove
coltivazioni previste per le quali verrà valutata l’opportunità di inserimento da parte dell’autorità competente,
anche alla luce degli aspetti tradizionali del paesaggio locale.
Nella redazione degli strumenti di pianificazione, il Comune dovrà individuare i criteri per il mantenimento
degli assetti storico-colturali
Fonte solare-fotovoltaico:
- per tutti gli impianti di potenza eccedente l’autoconsumo aziendale il dimensionamento massimo non
potrà superare la potenza di 1 Mw. Il PAPMAA dovrà dimostrare la connessione di tale attività nei
limiti dimensionabili del 5% della superficie accupata dagli impianti solari termici e fotovoltaici
rispetto alla S.A.U.
- Per le aziende con S.A.U. inferiore ai 20 ha la localizzazione di dette aree dovrà rispettare il criterio
del possibile accorpamento funzionale con eventuali impianti confinanti.
- Tali impianti non dovranno impegnare aree ad esclusiva funzione agricola individuate dagli S.P.T. e
dagli A.G.T. comunali.
Fonte da biomasse agricole-forestali:
- per le biomasse di provenienza forestale potranno essere utilizzati i prodotti derivanti dai piani di
taglio delle intere superfici boscate presenti in azienda.
- Per le biomasse di provenienza agricola potranno essere utilizzati i prodotti derivanti dalle colture
aziendali sviluppate su una superficie non superiore al 50% di quella agraria utile, e comunque nel
limite di 250 ettari.
8. Annessi agricoli di nuova costruzione sotto i minimi aziendali
- limitare il numero degli annessi;
- individuare una dimensione minima per i nuovi annessi al fine di evitare interventi di tipo estensivo
con edifici “fuori scala”, del tutto decontestualizzata nel paesaggio della Toscana meridionale.
9. Annessi agricoli tipici e tradizionali
Si ritiene opportuno impedire il processo di trasformazione degli annessi agricoli presentino caratteristiche
tradizionali o di pregio architettonico.
Inoltre si terrà conto di quanto segue:
- –censire le “case sparse”, individuando gli agglomerati che rivestono interesse dal punto di vista della
storia dell’insediamento locale, del territorio, dell’uso agricolo del suolo;
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