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Schede per adozione 2009

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Profilo morfologico – U.M.T. R8.2<br />

Categorie geomorfologiche<br />

Piani alluvionali<br />

Ripiani travertinosi e<br />

depositi eluviali<br />

Colline argillose<br />

Colline sabbiose<br />

e ciottolose<br />

Rilievi strutturali<br />

dell’Antiappennino<br />

Assetti del<br />

soprassuolo 1 2 3 4 5<br />

Boschi A<br />

Assetti<br />

dell’insediamento<br />

di montagna<br />

B<br />

Assetti dell’impianto<br />

medioevale C<br />

Assetti<br />

dell’appoderamento<br />

otto-novecentesco<br />

D<br />

Assetti della Riforma<br />

Agraria E<br />

176<br />

C5 – Assetti dell’impianto medioevale nei<br />

rilievi strutturali<br />

Sistema insediativo accentrato nelle aree di<br />

contatto tra i querceti e le aree a valenza<br />

pastorale ed agricola organizzate nella maglia<br />

dei “campi chiusi” o dei “prati pascoli” con<br />

alberi isolati e a gruppi su scisti calcareoargillose.<br />

Gli aggregati lineari di Murci e Poggioferro nati<br />

su due importanti assi di transumanza, la strada<br />

Amiatina (Arcidosso-Magliano) e della<br />

Colomba (Colle Massari-Capalbio), devono il<br />

loro assetto alla piccola proprietà fondiaria<br />

formatasi nel XVIII sec. a seguito delle<br />

allivellazioni leopoldine.<br />

Questa si concentra nei minuscoli centri,<br />

disposti lungo la viabilità principale, intorno ai<br />

quali sono situati, relativamente riuniti,<br />

appezzamenti di bosco, orto e seminativo di cui<br />

si compone, mentre la presenza di ampie su<strong>per</strong>fici pascolative consente di offrire servizi alla “pastorizia<br />

transumante”.<br />

D5 - Assetti dell’appoderamento otto-novecentesco nei rilievi strutturali<br />

Area collinare <strong>per</strong> secoli crocevia di <strong>per</strong>corsi di transumanza, sia a scala locale che regionale, caratterizzata<br />

dalla significativa presenza di seminativi alternati a prati-pascoli con scansione fondiaria generalmente<br />

organizzata nella maglia dei “campi chiusi” o dei “prati pascoli”, con alberi isolati e/o a gruppi, intercalati a<br />

nuclei boscati nel pedecolle (boschi cedui a dominanza di Quercus ilex) e nei fondi vallivi (bosco igrofilo<br />

con Populus nigra, Fraxinus oxycarpa, Salix purpurea e macchia ripariale).<br />

L’integrazione, attraverso il sistema strutturante delle folte siepi alberate delimitanti gli appezzamenti a<br />

prato-pascolo e/o seminativo, con il sistema della transumanza <strong>per</strong>metteva in passato al sistema di castello -<br />

fattoria di generare unità poderali lungo la viabilità di crinale senza interferire con la consuetudine al<br />

pascolamento brado di bestiame stanziale (bovini, equini e suini) o transumante (ovino) nelle aree boscate<br />

del fondovalle o nelle apposite “bandite”. La necessità di una vasta estensione dei campi a seminativo e a<br />

pascolo genera un insediamento sparso, debole e diradato, situato sulla sommità dei colli. Ruolo<br />

organizzativo del castello-fattoria di Montepò e della Fattoria degli Usi.<br />

- B5, C1, C2, C3,C4, D1, D2, D4, E4, E5 - settori secondari - si rimanda alla descrizione generale -<br />

• Dinamiche in atto<br />

Processi di abbandono con espansione del bosco e dell’incolto a detrimento dei suoli agricoli (settori C5 e<br />

D5). Distribuzione spaziale delle aree agricole sempre più irregolare e connotata da foraggere alternate ai<br />

prati <strong>per</strong>manenti e ai pascoli.<br />

Nell’area di Montepò, a seguito dell’introduzione della Denominazione di Origine Controllata del Morellino<br />

di Scansano, crescita di su<strong>per</strong>fici specializzate a vigneto con realizzazione di impianti “a rittochino”.<br />

Edificazione di cantine <strong>per</strong> la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti vitivinicoli.<br />

Processi di semplificazione ed omologazione del paesaggio agrario, oltre alla compromissione della stabiltà<br />

dei suoli, <strong>per</strong> l’accorpamento dei fondi causato dalla diffusione delle nuove tecniche di coltivazione.<br />

Edificazione di annessi agricoli legati a vigne ed orti <strong>per</strong> uso familiare o forme di agricoltura part-time.<br />

Sviluppo del turismo rurale e dell’agriturismo con fenomeni di deruralizzazione del patrimonio edilizio e<br />

delle aree agricole. Gli aggregati rafforzano la loro matrice lineare con modeste espansioni lungo strada.<br />

- Indirizzi o<strong>per</strong>ativi<br />

- Identità da rafforzare<br />

ConfigurazionI Morfologico- naturali: si applicano gli indirizzi 1a<br />

Configurazione Morfologico-agrarie: si applicano gli indirizzi 2b, 2e, 2g<br />

Configurazioni Morfologico-insediative: si applicano gli indirizzi 3a, 3c, 3d, 3e, 3f, 3h, 3i<br />

Aree di riqualificazione Morfologica: : si applicano gli indirizzi 4c<br />

- Vocazioni da sviluppare<br />

Valorizzazione economica, nel rispetto dei valori formali dell’U.M.T., delle risorse storico-naturali, delle<br />

produzioni tipiche locali e delle forme di turismo sostenibile ad esse collegato attraverso la promozione di<br />

misure volte ad incentivare, nell’ambito delle o<strong>per</strong>e di miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale,

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