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Schede per adozione 2009

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U.M.T. R6.1 “Rilievi di Monte Leoni”<br />

• Inquadramento territoriale<br />

Area collinare comprendente gli ultimi affioramenti dei rilievi strutturali a diversa composizione litologica<br />

della dorsale Monticiano – Roccastrada, culminanti nell'altura di Monteleoni, che dal sistema idrografico<br />

Gretano-Ombrone, con linee di crinale disposte in senso est-ovest, si affacciano sulla pianura costiera.<br />

Settori morfologici<br />

Profilo morfologico – U.M.T. R6.1<br />

Categorie geomorfologiche<br />

Piani alluvionali<br />

Ripiani travertinosi e<br />

depositi eluviali<br />

Colline argillose<br />

Colline sabbiose<br />

e ciottolose<br />

Rilievi strutturali<br />

dell’Antiappennino<br />

Assetti del<br />

soprassuolo 1 2 3 4 5<br />

Boschi A<br />

Assetti<br />

dell’insediamento<br />

di montagna<br />

B<br />

Assetti dell’impianto<br />

medioevale C<br />

Assetti<br />

dell’appoderamento<br />

otto-novecentesco<br />

D<br />

Assetti della Riforma<br />

Agraria E<br />

165<br />

A5 - Boschi nei rilievi strutturali<br />

Rilievi collinari caratterizzati dalla presenza di<br />

ampie su<strong>per</strong>fici boscate, rari pascoli e residui di<br />

attività minerarie.<br />

Vegetazione forestale di tipo mediterraneo con<br />

prevalenza di sclerofille sempreverdi, in<br />

particolare sughera (Quercus suber) e leccio<br />

(Quercus ilex). La selezione o<strong>per</strong>ata dall’uomo<br />

in favore della prima, maggiormente<br />

competitiva sulle brecce silicee del Verrucano,<br />

ha insediato in alcune zone (es. le Versegge)<br />

un’associazione di ericacee e sughera priva<br />

della presenza del leccio detta Simethido-<br />

Quercetum suberis. Natura antropica anche dei<br />

cospicui impianti artificiali di conifere <strong>per</strong> il<br />

rimboschimento di prati e pascoli degradati.<br />

Nelle stazioni più fresche ed elevate querceti<br />

decidui di cerro (Quercus cerris) e aree a<br />

castagneto da frutto (Castanea sativa),<br />

testimonianza della coltura praticata nei secoli scorsi.<br />

All’interno del bosco insediamento rarefatto con presenza quasi puntuale di edifici rurali (seccatoi legati<br />

allo sfruttamento dei castagneti da frutto o fabbricati associati ad “insulae coltivae”) <strong>per</strong> la la consuetudine<br />

al pascolamento brado di bestiame stanziale (bovini, equini e suini) o transumante (ovino) dei secoli passati.<br />

L’organizzazione di fattoria (es. Banditaccia e Ontaneta) riferisce la propria economia alla presenza del<br />

bosco e ad una certa quota di allevamento integrato alla <strong>per</strong>iodicità dei tagli del soprassuolo, elimina<br />

l’insediamento sparso e concentra le aree a valenza pastorale ed agricola attorno alla propria sede.<br />

Di rilievo la presenza dell’insediamento di Pietratonda, tipico villaggio minerario dalla forma chiusa e<br />

compatta, edificato nei primi decenni del XX sec. nelle vicinanze delle cave, ormai dismesse, di sabbia<br />

silicea.<br />

C5 – Assetti dell’impianto medioevale nei rilievi strutturali<br />

Unico vero compendio abitativo al passato sfruttamento agro-silvo-pastorale e minerario del settore A5<br />

sono Sticciano e Montorsaio, insediamenti accentrati posti sui rilievi sovrastanti i Piani del Bruna e le<br />

ultime propaggini della Piana di Paganico, lungo antiche vie di collegamento tra Siena e la Maremma.<br />

Il centro murato di sommità di Sticciano presidia la direttrice Siena-Roccastrada-Grosseto (S.P. N°157 di<br />

“Roccastrada”), quello di mezzacosta di Montorsaio si sviluppa sul <strong>per</strong>corso matrice dell’attuale S.S. N°<br />

223 “Siena-Grosseto”.<br />

Assetti agrari condizionati dalla risorsa boschiva e dalla conformazione geolitologica del terreno. A<br />

Sticciano zone ortive e arboreti (olivo) rompono l’omogeneità della co<strong>per</strong>tura forestale sui rilievi strutturali<br />

raccordandosi <strong>per</strong> i seminativi ed i pascoli ai piani alluvionali delle aree sottostanti. A Montorsaio presenza<br />

di mosaci agricoli complessi con arboreti (oliveti) sulle brecce silicee del Verrucano ed aree a seminativo<br />

e/o prato pascoli, talvolta organizzate in veri e propri “campi chiusi”, intercalati a nuclei boscati, sui suoli<br />

argillo-marnosi o alluvionali delle sue pendici collinari.<br />

Presenza di mosaici agricoli complessi anche sulle colline sovrastanti Paganico originati dagli antichi diritti<br />

d’uso civico un tempo gravanti su quest’area.<br />

Insediamento sparso in stretto rapporto di continuità ed integrazione funzionale con centri murati. Annessi<br />

rurali (casotti e seccatoi) o rare unità poderali dislocati direttamente lungo la viabilità principale o su

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