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Schede per adozione 2009

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U.M.T. R1.3 “Poggi di Boccheggiano”<br />

• Inquadramento territoriale<br />

Area comprendente i Poggi di Prata, la Cima del Campino, Poggio Valle Buia, Poggio Montecchio, Poggio<br />

Pispini ed il sistema collinare delimitato dai Torrenti Farma, Farmulla e Carsia. Morfologia montuosa ed<br />

alto collinare con rilievi strutturali a diversa composizione litologica. Depressione di origine carsica nel<br />

Pian di Gabellino.<br />

• Settori morfologici<br />

Profilo morfologico – U.M.T. R1.3<br />

Categorie geomorfologiche<br />

Piani alluvionali<br />

Ripiani travertinosi e<br />

depositi eluviali<br />

Colline argillose<br />

Colline sabbiose<br />

e ciottolose<br />

Rilievi strutturali<br />

dell’Antiappennino<br />

Assetti del<br />

soprassuolo 1 2 3 4 5<br />

Boschi A<br />

Assetti<br />

dell’insediamento<br />

di montagna<br />

B<br />

Assetti dell’impianto<br />

medioevale C<br />

Assetti<br />

dell’appoderamento<br />

otto-novecentesco<br />

D<br />

Assetti della Riforma<br />

Agraria E<br />

148<br />

A5 - Boschi nei rilievi strutturali<br />

Rilievi collinari a co<strong>per</strong>tura forestale continua<br />

su suoli a matrice argillosa e argilloso-calcarea<br />

tra i Torrenti Farma, Farmulla e Carsia. In<br />

relazione all’altitudine e alle caratteristiche<br />

pedologiche, boschi a prevalenza di cerro<br />

(Quercus cerris) lasciano il posto, nelle<br />

esposizioni meridionali e sud-occidentali, a<br />

querceti di roverella (Quercus pubescens)<br />

mentre sulle rocce calcaree a carattere<br />

fortemente xerico prevalgono i querceti<br />

sempreverdi (Quercus ilex).<br />

All’interno del bosco insediamento rarefatto<br />

con edifici rurali, colonici o no, associati a<br />

“insulae coltivate” <strong>per</strong> attività agro-pastorali o<br />

di sfruttamento delle risorse forestali e<br />

minerarie. L’integrazione, attraverso il sistema<br />

delle “insulae”, di estesi querceti con aree a<br />

valenza pastorale ed agricola genera nel sistema di fattoria (es. Bernone) unità poderali dislocate nel bosco<br />

su <strong>per</strong>corsi di crinale che a pettine si staccano dalla SP. N°54 del “Cerro Balestro”.<br />

B5 - Assetti dell’insediamento di montagna nei rilievi strutturali<br />

Ampie su<strong>per</strong>fici boscate, con importante presenza del castagno, interrotte da seminativi, oliveti, pascoli e<br />

incolti, disposti irregolarmente sulla vetta dei poggi e lungo le principali linee di crinale.<br />

Boschi cedui di Quercus cerris sulle colline argilloso-calcaree a sud est di Boccheggiano, nella valle del<br />

Torrente Merse e sulle matrici argillo-marnose del complesso di Poggio Pispini. Dominanza dei cedui di<br />

cerro, tra Boccheggiano e Prata, interrotta sui terreni silicei (formazione Filladica di Boccheggiano) e sugli<br />

affioramenti arenacei dai castagneti da frutto. Soprassuoli complessi con nuclei a prevalenza dell’una o<br />

dell’altra specie. Impianti artificiali di conifere (Pinus nigra, Pinus laricio, Pseudotsuga menziesii e<br />

Cupressus arizonica) <strong>per</strong> rimboschimento di prati-pascoli degradati e riserva di legname da o<strong>per</strong>a nelle<br />

attività minerarie.<br />

Insediamento accentrato lungo l’antica Via Massetana, nelle aree di contatto tra i boschi di cerro e/o<br />

castagno e le aree a valenza agricolo-pastorale. Posizione baricentrica del centro murato di Boccheggiano<br />

tra le su<strong>per</strong>fici castagnate del Poggio di Valle Buia (terreni silicei) ed i sottostanti suoli agricoli (terreni<br />

argillo-marnosi dei Galestri e Palombini), mentre Prata si dispone tra i castagni e i pascoli dei rilievi<br />

rocciosi retrostanti, gli oliveti lungo i crinali arenacei degradanti sul Carsia ed i seminativi di Pian di<br />

Gabellino. All’interno delle su<strong>per</strong>fici boscate, lungo tracciati di crinale, associazione degli edifici rurali,<br />

colonici o no, a rade “insulae coltivate” destinate ad attività agro-pastorali o di sfruttamento delle risorse<br />

forestali.<br />

Presenza fin da tempi remoti di attività estrattive <strong>per</strong> la coltivazione della pirite. Sfruttamento minerario<br />

terminato negli anni ’90 del secolo scorso con la chiusura della miniera di Campiano. Permangono<br />

manufatti e strutture legate a tale attività oltre ad accumuli di materiale di discarica.<br />

-A1, A2, A3, A4, B1, B2, E1, E5 - settori secondari - si rimanda alla descrizione generale -<br />

• Dinamiche in atto

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