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Schede per adozione 2009

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fattoria. La strutturazione urbana di Montenero avviene solo nel XX secolo conseguentemente ai nuovi<br />

assetti proprietari e sociali determinatisi contestualmente alla Riforma Fondiaria dell’Ente Maremma.<br />

D3 - Assetti dell’appoderamento otto-novecentesco nelle colline argillose<br />

Area caratterizzata dalla significativa presenza di seminativi alternati a prati-pascoli con scansione fondiaria<br />

generalmente organizzata nella maglia dei “campi chiusi” o dei “prati pascoli” con alberi isolati e a gruppi.<br />

La vasta dimensione dei campi a seminativo e a pascolo genera un insediamento sparso debole e diradato<br />

situato sulla sommità dei colli, dove il rischio di frane e smottamenti è ridotto al minimo, mentre la viabilità<br />

segue le linee di crinale. Ruolo strutturante del castello/fattoria di Porrona e della Fattoria di Montenero.<br />

E1 - Assetti della Riforma Agraria nei depositi alluvionali<br />

Il tipico assetto della Rifoma Fondiaria dell’Ente Maremma caratterizzato da “appoderamento a nuclei” è<br />

limitato ai depositi alluvionali lungo il fiume Orcia. L’insediamento è contraddistinto dalla regolare<br />

sequenza dei fondi e dei fabbricati colonici lungo la S.P. N°64 del “Cipressino”. Ai seminativi è associata<br />

un’intensificazione colturale indirizzata verso l‘olivicoltura e in misura minore verso vigneti e frutteti.<br />

Lungo la strada provinciale l’Ente edifica anche il borgo di Santa Rita, un centro di servizio <strong>per</strong> l’area di<br />

nuova colonizzazione dotato di scuola elementare, ufficio postale, spaccio e chiesa.<br />

E3 - Assetti della Riforma Agraria nelle colline argillose<br />

L’insediamento organizzato attorno al castello/fattoria di Porrona e alla Fattoria di Montenero caratterizzato<br />

da scarsa frequenza di edilizia sparsa e dalla vasta dimensione dei campi a seminativo e pascolo è stato<br />

“interpolato” dall’intervento della riforma fondiaria dell’Ente –Maremma tramite un disassamento della<br />

regola insediativa “strada di crinale/podere”. In quest’area collinare caratterizzata da un appoderamento<br />

regolarmente scandito sulla sommità dei rilievi, <strong>per</strong> la scarsa stabilità dei suoli, non si può ubicare più di<br />

uno-due fabbricati sul fronte strada. In tal modo, quando non è possibile rafforzare l’insediamento colonico<br />

(scorporato dalle grandi proprietà ed inserito all’interno della nuova scansione fondiaria) e gli assetti<br />

poderali precedentemente istituiti, nascono poderi di mazzacosta sostenuti da una nuova viabilità rurale.<br />

Ricucitura fra vecchio e nuovo nell’andamento più tortuoso della viabilità poderale aderente alla morfologia<br />

del rilievo.<br />

Indirizzo colturale prevalentemente cerealicolo-zootecnico con con valorizzazione delle colture foraggere e<br />

introduzione dell’allevamento stallino. Permanenza nella mosaicatura dei campi della tradizionale maglia a<br />

campi chiusi o a “prati pascoli” con alberi isolati e a gruppi. Piccole su<strong>per</strong>fici a colture arbore o a orto nei<br />

pressi del fabbricato colonico.<br />

- C1, C2, C4, D1, D2, D4, D5, E4, E5 - settori secondari - si rimanda alla descrizione generale -<br />

• Dinamiche in atto<br />

Permanenza nel basamento collinare di Montenero del sistema terrazzato di oliveti a corona dell’abitato, del<br />

quale costituisce componente strutturale, figurativa e documentaria degli assetti originari (settore C5).<br />

Crescita di su<strong>per</strong>fici specializzate a vigneto e oliveto in tutti i settori morfologici. A seguito<br />

dell’introduzione della Denominazione di Origine Controllata del Montecucco realizzazione di impianti di<br />

vigneti “a rittochino”. Edificazione di cantine <strong>per</strong> la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti<br />

vitivinicoli. Processi di semplificazione ed omologazione del paesaggio agrario, oltre alla compromissione<br />

della stabiltà dei suoli, <strong>per</strong> l’accorpamento dei fondi causato dalla diffusione delle nuove tecniche di<br />

coltivazione.<br />

Nei piani (settori D1, E1) processi di semplificazione della maglia agraria e del sistema scolante <strong>per</strong><br />

l’introduzione di colture industriali quali il mais, girasole e colture orticole.<br />

Buona presenza (settore E3) di foraggere alternate ai prati <strong>per</strong>manenti e ai pascoli legati all’allevamento di<br />

ovini, bovini e suini.<br />

Fenomeni di deruralizzazione del patrimonio edilizio e delle aree agricole nelle zone collinari e di piano<br />

dallo sviluppo del turismo rurale e dell’agriturismo.<br />

Ruolo attrattivo della viabilità principale e scivolamento a valle dell’insediamento sottolineato dalla<br />

localizzazione lungo N°64 del “Cipressino” dell’insediamento produttivo di Santa Rita e dall’ampliamento<br />

residenziale del vecchio borgo dell’Ente. La trasformazione urbana del centro murato di Cinigiano e<br />

dell’aggregato di castello di Montenero avviene con decisi sviluppi lineari lungo la viabilità principale,<br />

occupazione dei versanti a maggiore panoramicità e rischio di alterazione dell’immagine consolidata di<br />

centro murato di altura a Cinigiano, con addizioni di tipo incrementale, chiaramente individuabili <strong>per</strong> forma<br />

e tipologia, a Montenero.<br />

- Indirizzi o<strong>per</strong>ativi<br />

- Identità da rafforzare<br />

Configurazioni Morfologico-agrarie: si applicano gli indirizzi 2a, 2b, 2c, 2e, 2g<br />

Configurazioni Morfologico-insediative: si applicano gli indirizzi 3a, 3c, 3d, 3e, 3f, 3h, 3i<br />

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