Schede per adozione 2009
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Porto Ercole) e occupazione dei versanti a maggiore panoramicità, con rischio di alterazione dell’immagine<br />
consolidata di centro murato sull’acqua.<br />
Ruolo attrattivo della viabilità costiera (S.P. N°65 di “Panoramica di P.S. Stefano”, S.P. N°161 di “P.S.<br />
Stefano”, S.P. N°66 di “Panoramica di P.Ercole.”) dove il serrato alternarsi di incisioni vallive (settore C1),<br />
di diversa ampiezza e profondità, offre supporto alle attività produttive e residenziali con formazione di<br />
filamenti lineari interrotti da aggregazioni più ampie nelle piane. Nell’area del Campone attività artigianali,<br />
rimessaggi nautici e residenze mescolati in un sistema caotico e degradato.<br />
- Indirizzi o<strong>per</strong>ativi<br />
- Identità da rafforzare<br />
Configurazioni Morfologico-naturali: si applicano gli indirizzi 1a, 1b, 1g<br />
Configurazioni Morfologico-agrarie: si applicano gli indirizzi 2a, 2f<br />
Configurazioni Morfologico-insediative: si applicano gli indirizzi 3a, 3b, 3c, 3d, 3e, 3f, 3h, 3i<br />
Aree di riqualificazione Morfologica: : si applica l’indirizzo 4a<br />
- Vocazioni da sviluppare<br />
Valorizzazione economica, nel rispetto dei valori formali dell’U.M.T., delle risorse storico-naturali presenti<br />
attraverso il mantenimento della discontinuità dell’edificato, la disincentivazione dei fenomeni di<br />
dis<strong>per</strong>sione insediativa, sia sul fronte litoraneo che sui rilievi collinari, l’attenuazione dell’impatto delle aree<br />
a destinazione produttiva e la promozione di misure volte ad incentivare, nell’ambito delle o<strong>per</strong>e di<br />
miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale, il mantenimento degli assetti agrari tradizionali presenti<br />
nei S.m. dell’unità. Valorizzazione <strong>per</strong> i centri abitati di Porto S. Stefano e Porto Ercole dell’integrazione<br />
funzionale e visuale fra boschi, mosaici agricoli complessi, struttura urbana, attrezzature portuali e il mare.<br />
U.M.T. C1 “Costa di Scarlino e Follonica”<br />
• Inquadramento territoriale<br />
Pianura costiera caratterizzata da sedimenti di transizione tra l’ambiente marino e l’ambiente continentale,<br />
oltre alla predominante matrice di materiale alluvionale. Pianura separata dal mare da un cordone dunale<br />
con aree a pendenza minima, di difficile deflusso, in passato caratterizzate dalla presenza di acquitrini e<br />
laghi costieri. Residuo ecosistema palustre del lago alimentato dal Pecora. Ai margini corsi d’acqua arginati.<br />
• Settori morfologici<br />
Profilo morfologico – U.M.T. C1<br />
Categorie geomorfologiche<br />
Piani alluvionali<br />
Ripiani travertinosi e<br />
depositi eluviali<br />
Colline argillose<br />
Colline sabbiose<br />
e ciottolose<br />
Rilievi strutturali<br />
dell’Antiappennino<br />
Assetti del<br />
soprassuolo 1 2 3 4 5<br />
Boschi A<br />
Assetti<br />
dell’insediamento<br />
di montagna<br />
B<br />
Assetti dell’impianto<br />
medioevale C<br />
Assetti<br />
dell’appoderamento<br />
otto-novecentesco<br />
D<br />
Assetti della Riforma<br />
Agraria E<br />
111<br />
A1 – Bosco nei depositi alluvionali<br />
Zona umida rappresentante l’ultimo lembo di<br />
una laguna creatasi <strong>per</strong> l’azione delle correnti<br />
marine sui depositi alluvionali del Fiume<br />
Pecora con la formazione di un tombolo<br />
sabbioso di separazione dal mare dove, oggi, è<br />
insediata la caratteristica pineta di pino<br />
domestico (P. Pinea).<br />
Vegetazione palustre di tipo igrofilo, elofitica,<br />
nei corpi di acqua dolce, alofitica, in quelli<br />
salati. Scomparsa causa incendi o inquinamento<br />
la vegetazione arborea originaria ad ontano nero<br />
(Alnus gluttinosa), frassino ossifilo, olmo<br />
campestre e pioppi.<br />
D1 - Assetti dell’appoderamento ottonovecentesco<br />
nei depositi alluvionali<br />
Area dove sono ancora visibili, nelle deviazioni<br />
artificiali dei fiumi e fossi di scolo, spesso<br />
pensili sul piano di campagna, nei deflussi artificiali delle acque chiuse e nell’ordine geometrico dei campi<br />
di nuovo impianto (seminativi rettangolari con rete scolante gerarchizzata di fossi e capifossi) i segni delle<br />
bonifiche antecedenti alla riforma fondiaria dell’Ente Maremma.<br />
Ruolo strutturante dell’aggregato a forma a<strong>per</strong>ta di Follonica nato tra il XVIII ed il XIX secolo attorno agli<br />
insediamenti produttivi dell’ex Ilva e sviluppatosi lungo costa sulla direttrice Aurelia.