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Schede per adozione 2009

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dei suoli, non può ospitare più di uno-due fabbricati su fronte strada. In alcuni casi, quando non è<br />

possibile rafforzare l’insediamento colonico (scorporato dalle grandi proprietà ed inserito all’interno<br />

della nuova scansione fondiaria) e gli assetti poderali precedentemente istituiti, nascono poderi di<br />

mazzacosta sostenuti da una nuova viabilità rurale. Ricucitura fra vecchio e nuovo nell’andamento più<br />

tortuoso della viabilità poderale aderente alla morfologia del rilievo.<br />

E4 - Assetti della Riforma Agraria nelle colline sabbiose e ciottolose:<br />

- Configurazioni Morfologico-agrarie: aree dove sono ancora visibili, nella mosaicatura ed<br />

orientamento dei campi, nella rete scolante i segni della Riforma fondiaria dell’Ente Maremma.<br />

- Configurazioni Morfologico-insediative: assetto agrario ed insediativo basato sul tipico<br />

“appoderamento a nuclei”. I fabbricati sono allineati lungo le strade e avvicinati ai confini comuni dei<br />

fondi in modo che risultino a gruppi di due o tre poderi su fronte strada. Nelle quote più alte dei<br />

rilievi, parte dei poderi, sono scorporati dalle grandi proprietà ed inseriti all’interno della nuova<br />

scansione fondiaria. Ricucitura fra vecchio e nuovo nell’andamento tortuoso della viabilità poderale<br />

incardinata sui vecchi tracciati di crinale con <strong>per</strong>corsi a cul-de-sac aderenti alla morfologia del rilievo.<br />

E5 - Assetti della Riforma Agraria nelle rilievi strutturali:<br />

- Configurazioni Morfologico-agrarie: <strong>per</strong>manenza nella mosaicatura dei campi della tradizionale<br />

maglia a campi chiusi con alberi isolati e/o a gruppi.<br />

- Configurazioni Morfologico-insediative: assetto agrario ed insediativo basato sul tipico<br />

“appoderamento a nuclei”. I fabbricati sono allineati lungo le strade e avvicinati ai confini comuni dei<br />

fondi in modo che risultino a gruppi di uno o due poderi su fronte strada. Nelle quote più alte dei<br />

rilievi, parte dei poderi, sono scorporati dalle grandi proprietà ed inseriti all’interno della nuova<br />

scansione fondiaria. Ricucitura fra vecchio e nuovo nell’andamento tortuoso della viabilità poderale<br />

aderente alla morfologia del rilievo.<br />

- Identità da rafforzare<br />

1. Configurazioni Morfologico- naturali da mantenere:<br />

a. il patrimonio boschivo attraverso una corretta gestione delle pratiche forestali e garantire la<br />

presenza di un mosaico di elementi diversi come pattern essenziale <strong>per</strong> la conservazione della<br />

biodiversità vegetale;<br />

b. i castagneti da frutto ed il recu<strong>per</strong>o di quelli in stato di abbandono;<br />

c. i nuclei e delle piante di sughera;<br />

d. le pinete lungo costa;<br />

e. le gole dei ripiani tufacei;<br />

f. le biancane e dei campi di alterazione geotermica;<br />

g. il grado di naturalità e del patrimonio ambientale della costa sabbiosa, del sistemi dunali e<br />

retrodunali, degli affioramenti rocciosi lungo costa e delle isole minori;<br />

h. le zone umide, le aree lagunari e lacustri.<br />

2. Configurazioni Morfologico-agrarie da mantenere:<br />

1.i brani di coltura promiscua e le eventuali sistemazioni idraulico-agrarie (terrazzamenti e<br />

ciglionamenti) esistenti intorno all’insediamento storico anche attraverso il recu<strong>per</strong>o degli<br />

oliveti e vigneti abbandonati e l’eliminazione delle forme invasive del bosco;<br />

2.la maglia dei “campi chiusi”, in particolare il disegno strutturante delle folti siepi arborate,<br />

evitando la dis<strong>per</strong>sione delle nuove costruzioni rurali;<br />

3.le aree di piano, con il mantenimento, dove esistente, delle sistemazioni di bonifica, della<br />

vegetazione ripariale non interagente con l’efficienza idraulica, della viabilità campestre,<br />

dell’orientamento dei campi, delle piantate residue, delle siepi, delle siepi alberate,<br />

dell’alberature a filari, a gruppi e isolate;<br />

4.le emergenze del disegno del suolo e del paesaggio agrario, le insulae coltivate all’interno del<br />

bosco, evitando l’avanzamento di quest’ultimo nelle radure, oltre a consentire la <strong>per</strong>manenza<br />

di tracce significative di piante arboree di notevoli dimensioni, isolate o a gruppi;<br />

5.la maglia dei prati-pascoli con alberi isolati o a gruppi, in particolare le querce isolate o a gruppi<br />

nei campi a<strong>per</strong>ti, la vegetazione arborea lineare lungo gli impluvi e le siepi alberate lungo la<br />

viabilità rurale;<br />

6.i pascoli ed arbusteti di crinale <strong>per</strong> mantenere nei crinali in oggetto importanti punti panoramici<br />

<strong>per</strong> la visione del paesaggio circostante.<br />

7.la rete dei <strong>per</strong>corsi della transumanza quali elementi strutturanti ed identitari del territorio rurale.<br />

3. Configurazioni Morfologico-insediative:<br />

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