16.06.2013 Views

Bollettino_files/settembre 2010.pdf - Oratorio di Rovato

Bollettino_files/settembre 2010.pdf - Oratorio di Rovato

Bollettino_files/settembre 2010.pdf - Oratorio di Rovato

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

gica, ma per il suo legame stretto<br />

con Cristo e, attraverso Cristo,<br />

con Dio” (lett. pag. 22-23).<br />

Secondo capitolo:<br />

Noi siamo il Corpo <strong>di</strong> Cristo<br />

Operare la trasformazione del<br />

mondo secondo Gesù: questo è<br />

il compito <strong>di</strong> tutti i battezzati.<br />

“La con<strong>di</strong>zione essenziale perché<br />

la Chiesa possa compiere<br />

questa missione è naturalmente<br />

la sua piena adesione a Cristo”<br />

(lett. pag. 27).<br />

Quando viene pre<strong>di</strong>cata la Parola<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>o è Cristo che parla alla<br />

sua Chiesa; quando vengono<br />

celebrati i sacramenti, è Cristo<br />

che opera la salvezza per la sua<br />

Chiesa.<br />

“(il presbitero) deve operare<br />

come sacramento <strong>di</strong> Gesù,<br />

come segno efficace della sua<br />

presenza e della sua azione”<br />

(lett. pag. 29).<br />

da qui la necessaria comunione<br />

fra tutti i presbiteri e l’obbiettivo<br />

della loro santità nella consapevolezza<br />

<strong>di</strong> portare un tesoro <strong>di</strong><br />

cui non sono proprietari. Nella<br />

comunità cristiana, però, tutti<br />

<strong>di</strong>ventano membra insostituibili<br />

<strong>di</strong> un corpo che deve <strong>di</strong>re Cristo<br />

al mondo e deve dare al mondo<br />

la forma <strong>di</strong> Cristo.<br />

In questo corpo, “sono i laici che<br />

intercettano le strutture essenziali<br />

dell’esistenza del mondo: il<br />

potere (nell’impegno politico), il<br />

denaro (nella vita economica),<br />

la sessualità (nella vita familiare)<br />

e così via e che debbono essere<br />

però trasformate secondo<br />

dell’amore che viene da Dio, la<br />

logica del vangelo” lett. pag. 37).<br />

Consacrati, preti, laici hanno bisogno<br />

gli uni degli altri per comprendere<br />

e vivere il senso della<br />

loro vocazione. dove esistono<br />

rapporti intensi <strong>di</strong> comunione,<br />

la vocazione <strong>di</strong> ciascuno riflette<br />

in se stessa qualcosa della<br />

bellezza delle altre vocazioni.<br />

“L’e<strong>di</strong>ficazione della comunità è<br />

compito <strong>di</strong> tutti i battezzati. Non<br />

ci sono limiti alla creatività dello<br />

Spirito nel suscitare doni e servi-<br />

zi; l’unico criterio è il bene della<br />

comunità” (lett. pag. 41)<br />

Terzo capitolo:<br />

Diventare una cosa sola<br />

“La legge fondamentale della vita<br />

della Chiesa in tutte le sue realizzazioni<br />

è quella della comunione;<br />

e la comunione ecclesiale<br />

ha il suo modello e la sua forma<br />

originaria nella Trinità… Proprio<br />

perché cre<strong>di</strong>amo in un Dio uno<br />

e trino, l’ideale della nostra vita<br />

non è l’uniformità (come se esistesse<br />

un’unica forma normativa<br />

<strong>di</strong> esistenza da replicare) ma non<br />

è nemmeno la pluralità <strong>di</strong>spersa<br />

(come se <strong>di</strong>verse forme <strong>di</strong> esistenza<br />

potessero svilupparsi una<br />

senza l’altra o una contro l’altra).<br />

Il nostro ideale è la pluralità unita<br />

nell’amore: un corpo solo e molte<br />

membra, un’unica famiglia umana<br />

in molte culture, lingue, esperienze,<br />

persone” (lett. pag. 45).<br />

dunque un’unica Chiesa articolata<br />

in <strong>di</strong>versi livelli che insieme<br />

contribuiscono a formare la<br />

Chiesa varia nella molteplicità<br />

dei doni, unica nel vincolo della<br />

carità e della fede. È nella sinodalità,<br />

stile della comunione<br />

nella chiesa, che si può trovare<br />

il <strong>di</strong>scernimento comunitario e<br />

cioè la ricerca insieme della volontà<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>o attraverso l’analisi<br />

della vita comunitaria cristiana<br />

e l’in<strong>di</strong>viduazione delle scelte<br />

5<br />

necessarie. Perciò occorre valorizzare<br />

tutti gli organismi <strong>di</strong> partecipazione.<br />

“L’dea <strong>di</strong> una piramide del potere<br />

in cui al vertice stanno i primi<br />

viene non solo capovolta <strong>di</strong><br />

modo che chi ha una qualche<br />

autorità, quale che essa sia, può<br />

intenderla e viverla solo come<br />

responsabilità nei confronti degli<br />

altri… se nelle nostre comunità<br />

ci sono tensioni e liti, vuol<br />

<strong>di</strong>re che non abbiamo messo al<br />

centro, i deboli, ma i forti; non ci<br />

stiamo occupando dei piccoli,<br />

ma dei nostri interessi che riteniamo<br />

gran<strong>di</strong>” (lett. pag. 55) “chi<br />

impara ad essere attento agli altri<br />

<strong>di</strong>venta lui stesso più umano,<br />

più ricco <strong>di</strong> sensibilità ed e<strong>di</strong>fica,<br />

in questo modo, la comunità cristiana”<br />

(lett. pag. 59).<br />

“Si tratta <strong>di</strong> apprendere con pazienza<br />

un nuovo stile <strong>di</strong> rapporti e<br />

una nuova modalità <strong>di</strong> confronto<br />

per giungere alla formulazione <strong>di</strong><br />

scelte pastorali; si tratta <strong>di</strong> imparare<br />

ad ascoltarci gli uni gli altri.<br />

A spingerci e sostenerci deve<br />

essere la convinzione che il Signore<br />

risorto rimane presente<br />

sempre nella sua Chiesa e che<br />

non fa mancare il dono dello Spirito,<br />

anzi lo dona senza misura.<br />

Bisogna, però, che da parte nostra<br />

ci sia una <strong>di</strong>sponibilità reale<br />

a lasciarci illuminare e condurre”<br />

(lett. pag. 63).<br />

Riflettendo sui suggerimenti che il Vescovo scrive nella lettera, il<br />

Consiglio Pastorale nella riunione del 27 luglio ha in<strong>di</strong>viduato queste<br />

priorità <strong>di</strong> impegno nella nostra comunità per il prossimo anno<br />

pastorale:<br />

• Maggior attenzione agli ammalati, curando il coor<strong>di</strong>namento per l’assistenza<br />

spirituale e aumentando i ministri per portare l’Eucaristia<br />

(per la domenica).<br />

• Per meglio curare la liturgia istituire il ministero dei lettori (e cantori)<br />

con un adeguato cammino <strong>di</strong> formazione.<br />

• Proporre un cammino <strong>di</strong> formazione per coppie <strong>di</strong> giovani sposi: aiutarli<br />

a fare un percorso spirituale e <strong>di</strong> fraternità.<br />

• Riflettere sul “volontariato” al fine <strong>di</strong> aumentare il buon gruppo <strong>di</strong><br />

volontari che già lavorano in parrocchia, ma anche <strong>di</strong> interiorizzare<br />

quello stile che il vescovo suggerisce per essere costruttori della comunità<br />

e testimoni del vangelo.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!