Bollettino_files/settembre 2010.pdf - Oratorio di Rovato
Bollettino_files/settembre 2010.pdf - Oratorio di Rovato
Bollettino_files/settembre 2010.pdf - Oratorio di Rovato
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Clan in route<br />
Il 31 luglio il clan <strong>Rovato</strong> è partito per la route estiva,<br />
forse l’ultima, con il desiderio <strong>di</strong> decidere e <strong>di</strong><br />
con<strong>di</strong>videre con tutti gli altri la voglia <strong>di</strong> “partire” e<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare effettivamente capi.<br />
E’ sicuramente una scelta <strong>di</strong>fficile e per questo<br />
motivo è stato pensato un sentiero impervio e<br />
complicato...<br />
Il sentiero numero 1 dell’Adamello non è esattamente<br />
una passeggiatina pomeri<strong>di</strong>ana da affrontare<br />
in scioltezza. Fin dal luogo <strong>di</strong> partenza sopra<br />
il paesino <strong>di</strong> Saviore si può intravvedere la <strong>di</strong>fficoltà,<br />
ma anche la bellezza del percorso: cime alte e<br />
rocciose su cui corrono agili sentieri si stagliano<br />
su un cielo profondamente azzurro.<br />
La prima giornata <strong>di</strong> cammino prevede l’arrivo al<br />
rifugio Prudenzini (2335 m) e, nonostante la fatica<br />
iniziale, questa si rivelerà la tappa più clemente<br />
per il clan del <strong>Rovato</strong> 1.<br />
La mulattiera è bella larga e costeggia per un lungo<br />
tratto pianeggiante <strong>di</strong>versi laghetti alpini. Il rifugio<br />
Prudenzini appare dopo non più <strong>di</strong> 3 ore e<br />
mezza <strong>di</strong> cammino ai pie<strong>di</strong> <strong>di</strong> una vallata chiusa da<br />
impervie montagne.<br />
Ed è proprio queste montagne che si è costretti<br />
a scavalcare il giorno successivo passando per<br />
passo Poia (quota 2775 m) e poi scendendo lungo<br />
un sentiero così ripido che non tutti gli scarponi<br />
dei nostri ragazzi sono in grado <strong>di</strong> reggerne la<br />
pendenza tanto da lacerarsi ripetutamente. Giunti<br />
infine in val Adamè e scesi lungo il fiume, si arriva<br />
al rifugio città <strong>di</strong> Lissone (2020 m) situato in fondo<br />
alla vallata.<br />
Al città <strong>di</strong> Lissone siamo stati costretti a sostare<br />
per una giornata in attesa <strong>di</strong> ricevere un ulteriore<br />
paio <strong>di</strong> scarponi per proseguire il percorso e, perché<br />
no, <strong>di</strong> recuperare anche un po’ le forze spese<br />
durante l’infinita <strong>di</strong>scesa verso la val Adamè.<br />
La ripresa del percorso non si fa tuttavia attendere<br />
e così dopo la breve pausa ci si addentra in un infinito<br />
saliscen<strong>di</strong> sulla cresta della montagna lungo<br />
un sentiero che non sembra avere mai fine.<br />
La bellezza dei luoghi circostanti può essere solamente<br />
paragonata alla fatica dovuta ai numerosi<br />
passaggi in cordata e alla <strong>di</strong>scesa lungo pareti<br />
verticali per mezzo <strong>di</strong> appositi scalini fissati nella<br />
roccia.<br />
Le nuvole portatrici <strong>di</strong> gran<strong>di</strong>ne non fanno altro<br />
che aggiungere un ulteriore ostacolo al già <strong>di</strong>fficile<br />
percorso. Ma tutto questo aggiunte sod<strong>di</strong>sfazione<br />
nel momento in cui si giunge al rifugio Franco e<br />
Maria (quota 2574), il riparo più alto del sentiero 1<br />
dell’Adamello.<br />
Il giorno successivo non è che una lunga passerella<br />
verso la <strong>di</strong>scesa a Malga Gaver che stabilisce<br />
sì la fine del lungo tragitto, ma traccia pur sempre<br />
l’inizio della presenza del clan al campo lupi nei<br />
pressi <strong>di</strong> Bagolino.<br />
Qui tre giorni in compagnia del branco hanno pur<br />
sì stancato fisicamente i ragazzi<br />
del clan, ma la vivacità dei lupetti<br />
ha rafforzato la voglia <strong>di</strong> mettersi<br />
in gioco e, altresì, <strong>di</strong> giocare.<br />
Il futuro scioglimento del clan<br />
non ha invece gravato sull’emozioni<br />
vissute da tutti quanti.<br />
In essi vive la consapevolezza<br />
della continuità del cammino<br />
scout attraverso il percorso <strong>di</strong><br />
formazione capi.<br />
L’unica speranza lasciata momentaneamente<br />
al caso è la<br />
volontà <strong>di</strong> ripetere al più presto<br />
questo genere <strong>di</strong> esperienza<br />
unica e in<strong>di</strong>menticabile.<br />
Giuliano<br />
21