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Bollettino_files/settembre 2010.pdf - Oratorio di Rovato

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feta Isaia (35,10). S.Paolo la definisce la “madre” dei<br />

cristiani (Gal 4,26) la loro città (Fil 3,20).<br />

L’itinerario <strong>di</strong> quest’anno ha come obiettivo <strong>di</strong> far conoscere<br />

e sperimentare ai ragazzi la storia della salvezza<br />

“tra promessa e compimento” cioè percorrere<br />

la storia dalle origini (creazione del mondo) fino a<br />

Gesù Cristo rispondendo alle domande fondamentali:<br />

perché fu creato il mondo, perché esiste il male,…<br />

I ragazzi sono aiutati a lavorare con il libro della Bibbia<br />

in mano, imparando anche le modalità <strong>di</strong> uso.<br />

L’itinerario ha come rito <strong>di</strong> passaggio la domanda<br />

dei ragazzi (e dei loro genitori) <strong>di</strong> ammissione tra i<br />

can<strong>di</strong>dati ai sacramenti della Cresima e dell’Eucaristia.<br />

gruppo eMMAUS<br />

Emmaus è il villaggio vicino a Gerusalemme dove<br />

erano <strong>di</strong>retti due <strong>di</strong>scepoli, la sera <strong>di</strong> Pasqua e hanno<br />

riconosciuto Gesù mentre spezzava il pane. Il racconto<br />

si trova nel vangelo <strong>di</strong> Luca al cap. 24 (si raccomanda<br />

<strong>di</strong> me<strong>di</strong>tarlo!).<br />

L’itinerario <strong>di</strong> quest’anno porterà i ragazzi a ricevere<br />

il sacramento della Cresima nella celebrazione in cui<br />

riceveranno anche la prima Eucaristia.<br />

Per loro è una tappa molto importante perché entrano<br />

a far parte attiva e responsabile della comunità<br />

parrocchiale e della Chiesa cattolica, che vive e cresce<br />

con l’Eucaristia celebrata ogni domenica.<br />

gruppi ANTIOCHIA - ROMA (due anni <strong>di</strong> mistagogia)<br />

Per i ragazzi che hanno appena ricevuto i sacramenti<br />

della Cresima e dell’Eucaristia incomincia ora il<br />

“tempo della mistagogia” cioè il tempo in cui sono<br />

aiutati ad agire secondo i misteri (sacramenti) ricevuti,<br />

a vivere da cristiani trasformando la grazia dei<br />

sacramenti in uno stile <strong>di</strong> vita conforme a Cristo. E’<br />

tutta la personalità (intelligenza, volontà, affettività,<br />

corporeità…) cha va cresciuta e maturata all’insegna<br />

delle virtù teologali (fede, speranza, carità) e car<strong>di</strong>nali<br />

(prudenza, giustizia, fortezza, temperanza).<br />

Perché il nome Antiochia? “Ad Antiochia per la prima<br />

volta i <strong>di</strong>scepoli furono chiamati cristiani” (Atti 11,26)<br />

Come pure da Antiochia parte la missione <strong>di</strong> Paolo,<br />

ormai <strong>di</strong>ventato “cristiano” (Atti 13,2-3).<br />

Perché Roma? Perché a Roma c’è la tomba degli<br />

apostoli Pietro e Paolo, la sede del Papa e il centro<br />

della cristianità.<br />

Ai genitori del gruppo betlemme<br />

Un invito a vivere quest’anno, per loro obbligatorio, con il desiderio e l’onestà interiore<br />

<strong>di</strong> pensare insieme un corretto cammino <strong>di</strong> Iniziazione Cristiana dei figli.<br />

Coltiviamo un sogno sui nostri ragazzi: possano vivere<br />

egregiamente la loro vita <strong>di</strong> cristiani, <strong>di</strong> figli e <strong>di</strong><br />

citta<strong>di</strong>ni impegnandosi seriamente nel dovere e nel<br />

servizio! Sappiamo che i ragazzi, nei loro comportamenti<br />

e nelle loro scelte <strong>di</strong> vita sono lo specchio della<br />

“concezione <strong>di</strong> vita” <strong>di</strong> noi adulti. <strong>di</strong> fatto quando accusiamo<br />

il mondo giovanile accusiamo noi stessi. Il<br />

giovane <strong>di</strong> oggi è il bimbo <strong>di</strong> ieri e il contesto sociale<br />

che si ritrova, glielo abbiamo costruito noi. domanda<br />

cruciale: cosa abbiamo dato noi “ieri” a questi ragazzi<br />

<strong>di</strong> oggi?<br />

deci<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> non riempirli <strong>di</strong> cose, <strong>di</strong> non parcheggiarli<br />

davanti alla Tv o ai videogiochi, <strong>di</strong> non accontentarli<br />

in tutto, ma <strong>di</strong> dare loro delle regole, <strong>di</strong> giocare<br />

con loro, <strong>di</strong> pregare con loro e soprattutto <strong>di</strong><br />

insegnare loro a “pensare”!<br />

In questo anno inten<strong>di</strong>amo offrire la possibilità ai voi<br />

genitori <strong>di</strong> riflettere su queste situazioni e con<strong>di</strong>videre<br />

un progetto educativo.<br />

Abbiamo la possibilità <strong>di</strong> avere l’oratorio come luogo<br />

<strong>di</strong> riferimento per far maturare ai ragazzi un senso<br />

grande <strong>di</strong> vita. Ma, carissimi genitori, bisogna esserci<br />

fisicamente (per un confronto <strong>di</strong>retto) con la testa<br />

(per pensare insieme) e con il cuore (perché l’educazione<br />

è cosa del cuore).<br />

Il cammino del gruppo Betlemme è interessante perché<br />

mette i genitori nella con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> ripensare insieme<br />

la propria fede per offrire poi ai bambini la prospettiva<br />

<strong>di</strong> una concreta iniziazione alla vita cristiana.<br />

Per i genitori lo sforzo <strong>di</strong> recuperare la storia della<br />

propria fede vuol <strong>di</strong>re tornare a pensare a ciò che per<br />

un bambino è importante, vuol <strong>di</strong>re identificarsi con i<br />

figli e i loro vissuti.<br />

Il vescovo nella lettera pastorale scrive: “la trasmissione<br />

della fede passa prima <strong>di</strong> tutto attraverso la<br />

famiglia; in famiglia si imparano i gesti religiosi fondamentali<br />

(segno della Croce, la preghiera, il rispetto<br />

del giorno del Signore, la premura verso gli anziani e<br />

i malati…) e lo stile <strong>di</strong> vita familiare si trasmette con<br />

naturalezza alle nuove generazioni (il modo <strong>di</strong> gestire<br />

il denaro, <strong>di</strong> vivere la corporeità, <strong>di</strong> trattare le persone,<br />

<strong>di</strong> ragionare sulla politica e così via) (n.32).<br />

E nei gruppi <strong>di</strong> genitori si sperimenta quanto ogni genitore<br />

può essere ricchezza per gli altri.<br />

dunque genitori incontriamoci e facciamo gruppo.<br />

Ai ragazzi non faremo proposte quest’anno; il loro cammino<br />

inizierà nel 2011 se voi genitori sarete d’accordo.<br />

Importante è ricordarsi che la famiglia e la comunità<br />

non possono dare ai ragazzi dei messaggi contrapposti<br />

e tanto meno ridurre l’educazione alla fede ad una<br />

semplice socializzazione; il nostro doveroso impegno<br />

è <strong>di</strong> offrire ai fanciulli la verità <strong>di</strong> Cristo, senza sconti.<br />

Per facilitare la partecipazione offriamo, anche per<br />

quest’anno, due possibilità: il venerdì sera (ore 20.30)<br />

o la domenica pomeriggio (ore 15.00).<br />

Le DATe:<br />

ottobre: 1-3; novembre: 19-21; <strong>di</strong>cembre: 17-19;<br />

gennaio: 14-16; febbraio: 11-13; marzo: 18-20; maggio:<br />

6-8; giugno 3-5.<br />

Gli incontri i tengono all’oratorio. Il primo tema che<br />

verrà affrontato è: “perché comunicare la fede ai figli?<br />

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