Bollettino_files/settembre 2010.pdf - Oratorio di Rovato
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iniziazione cristiana<br />
Iniziazione Cristiana:<br />
a che punto siamo del cammino?<br />
Abbiamo “terminato” il cammino del nuovo progetto <strong>di</strong> Iniziazione Cristiana dei fanciulli e dei Ragazzi<br />
(ICFR) che la Chiesa bresciana ha deciso per tutte le comunità.<br />
Riproponiamo comunque una sintesi del cammino al fine <strong>di</strong> aiutare ciascuno a comprendere la bellezza<br />
del progetto e contribuire alla sua migliore realizzazione.<br />
Avere il progetto significa avere una guida sicura.<br />
Il progetto <strong>di</strong> ICFR ha come scopo ultimo <strong>di</strong> formare<br />
e crescere la mentalità <strong>di</strong> fede, che nasce dall’incontro<br />
con Cristo e rende la persona capace <strong>di</strong> leggere<br />
evangelicamente le sfide del nostro tempo e <strong>di</strong> offrire,<br />
con motivazioni e con l’esempio, risposte cristiane ai<br />
bisogni dell’uomo moderno. Il progetto educa a vivere<br />
la Chiesa e ad essere partecipi e corresponsabili<br />
nel costruire una comunità che crede, spera e ama.<br />
Due sono i car<strong>di</strong>ni del progetto:<br />
- L’anno de<strong>di</strong>cato ai genitori (il primo). Oggi è necessario<br />
per gli adulti rimotivare la propria fede ed<br />
è determinante collaborare per educare i ragazzi<br />
alla fede.<br />
- La ricezione dei sacramenti. Nell’unica celebrazione<br />
i ragazzi ricevono prima il sacramento della<br />
Cresima e poi l’Eucaristia.<br />
I ragazzi, infatti, non vanno a catechismo per “fare la<br />
Cresima”, ma per imparare a partecipare all’Eucaristia<br />
nel giorno del Signore, che è la massima espressione<br />
della nostra fede cattolica.<br />
“Non bisogna mai <strong>di</strong>menticare che veniamo battezzati<br />
e cresimati in or<strong>di</strong>ne all’Eucaristia. Tale dato implica<br />
l’impegno <strong>di</strong> favorire nella prassi pastorale una<br />
comprensione più unitaria del percorso <strong>di</strong> iniziazione<br />
cristiana.<br />
Il sacramento del Battesimo, con il quale siamo resi<br />
conformi a Cristo, incorporati nella Chiesa e resi figli<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>o, costituisce la porta <strong>di</strong> accesso a tutti i Sacramenti.<br />
La santissima Eucaristia porta a pienezza l’iniziazione<br />
cristiana e si pone come centro e fine <strong>di</strong> tutta la<br />
vita sacramentale”. Benedetto XvI nell’Esortazione<br />
Apostolica “Sacramentum caritatis” (n.17):<br />
Atteggiamento richiesto: accompagnare!<br />
Educare alla fede i ragazzi nel contesto <strong>di</strong> “emergenza”<br />
significa non insegnare loro una dottrina,<br />
ma accompagnarli, camminare accanto<br />
ascoltando con attenzione le loro domande<br />
(e dare risposte); in<strong>di</strong>care loro il bene, il bello,<br />
il giusto; aiutarli a guardare e vedere le<br />
situazioni <strong>di</strong> vita valutandole con i criteri del<br />
vangelo.<br />
Presentiamo, in breve, la proposta <strong>di</strong> ogni<br />
anno per cogliere il senso globale del progetto<br />
della chiesa bresciana <strong>di</strong> Iniziazione<br />
Cristiana dei Fanciulli e dei Ragazzi (ICFR).<br />
gruppo beTLeMMe<br />
Gli incontri del primo anno si pongono come<br />
obiettivo <strong>di</strong> offrire ai genitori l’opportunità <strong>di</strong><br />
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riappropriarsi della fede da adulti e <strong>di</strong> sintonizzarsi sul<br />
cammino da proporre ai figli. Sono incontri “obbligatori”<br />
al fine <strong>di</strong> iscrivere i figli al cammino <strong>di</strong> IC. L’obbligo<br />
non è dettato da questioni “fiscali o cervellotiche”<br />
ma dal dovere che abbiamo <strong>di</strong> educare, in perfetta<br />
sinergia e unità d’intenti, alla fede della Chiesa cattolica.<br />
Bisogna che noi adulti evitiamo tassativamente<br />
le contrad<strong>di</strong>zioni cioè che in casa i ragazzi ascoltino<br />
o vedano esattamente il contrario <strong>di</strong> ciò che è stato<br />
loro detto o richiesto in parrocchia.<br />
Nell’educazione alla fede tale contrad<strong>di</strong>zione, voluta<br />
o abituale, è un “crimine educativo” perché <strong>di</strong>sorienta<br />
e deforma la coscienza del ragazzo.<br />
gruppo NAzAReT<br />
I fanciulli cominciano il cammino <strong>di</strong> Iniziazione alla vita<br />
Cristiana e la prima fase delicata è la formazione del<br />
gruppo. Questo è l’anno della prima evangelizzazione:<br />
partendo dal presupposto che parecchi fanciulli,<br />
pur essendo stati battezzati, non sono stati educati<br />
alla fede cattolica, si tratta <strong>di</strong> fare il primo annuncio<br />
dl vangelo con l’intento <strong>di</strong> introdurre al desiderio, alla<br />
conoscenza e all’accoglienza <strong>di</strong> Gesù, che ci fa conoscere<br />
e incontrare il mistero <strong>di</strong> <strong>di</strong>o.<br />
L’itinerario <strong>di</strong> quest’anno ha come rito <strong>di</strong> passaggio<br />
il rinnovo, in forma solenne, delle promesse battesimali.<br />
gruppo CAFARNAO<br />
Continua per i fanciulli il cammino <strong>di</strong> prima evangelizzazione,<br />
con un passo importante: conoscere <strong>di</strong>o<br />
come Padre.<br />
Nell’itinerario <strong>di</strong> quest’anno, i fanciulli scoprono che<br />
Gesù è venuto a parlarci <strong>di</strong> <strong>di</strong>o che è Padre buono,<br />
misericor<strong>di</strong>oso e ci vuole riunire in una sola famiglia.<br />
Se tutti gli uomini volessero chiamare <strong>di</strong>o “Padre” e<br />
pregarlo con la preghiera che Gesù ci ha insegnato<br />
“Padre nostro…” l’umanità sarebbe un’unica famiglia!<br />
L’itinerario ha come momento significativo la consegna<br />
della preghiera del Padre nostro e come rito <strong>di</strong><br />
passaggio la celebrazione del sacramento della Riconciliazione.<br />
gruppo geRUSALeMMe<br />
Il gruppo si chiama con questo nome perché a Gerusalemme<br />
Cristo muore e risorge decretando la fine<br />
dell’Antica Alleanza e l’inizio della Nuova Alleanza.<br />
Infatti Gerusalemme era la città dei Re, Salomone vi<br />
costruì il tempio maestoso, vi portò l’Arca dell’alleanza<br />
e la rese la capitale religiosa dove confluiscono<br />
tutti i popoli per adorare <strong>di</strong>o e celebrare le feste solenni.<br />
E’ la città della gioia e della letizia, <strong>di</strong>ce il pro-