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Il paesaggio extraurbano (PDF, 9.2 MB) - Comune di Campogalliano

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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Campogalliano</strong> PSC – QUADRO CONOSCITIVO – <strong>paesaggio</strong> 22<br />

2.3.4 La seconda Variante Generale al<br />

P.R.G. (1991)<br />

Al penultimo censimento (1991) la<br />

popolazione complessiva del comune <strong>di</strong><br />

<strong>Campogalliano</strong> risultava <strong>di</strong> 6.784 abitanti: nel<br />

capoluogo risiedevano 4.985 abitanti (pari al<br />

74% del totale), mentre 1.485 abitanti (pari al<br />

22%) risiedevano nelle case sparse. Le famiglie<br />

residenti nell’intero territorio comunale erano<br />

aumentate a 2.338 (<strong>di</strong> cui 1.771 nel capoluogo e<br />

462 nelle case sparse), e il numero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

componenti per famiglia era calato a 2,9.<br />

La popolazione attiva aumentava ancora,<br />

arrivando a 3.509 unità, ma stavolta l’aumento<br />

era trainato dall’incremento registrato nel settore<br />

terziario, in cui risultavano attivi 1.369 lavoratori<br />

(pari al 39,0% del totale), mentre quelli<br />

dell’industria rimanevano sostanzialmente stabili<br />

in termini assoluti, arrivando a 1.809 (51,6%), e<br />

quelli attivi in agricoltura scendevano ancora,<br />

arrivando a 331 (9,4%).<br />

Anche gli addetti aumentavano in modo<br />

significativo, arrivando a 4.209 unità.<br />

La seconda VG era stata preceduta da una<br />

variante specifica per le zone agricole, il cui<br />

scopo era quello del recupero del patrimonio<br />

e<strong>di</strong>lizio sparso, del quale più del 20% era in stato<br />

<strong>di</strong> abbandono; sulla base del censimento<br />

effettuato sugli e<strong>di</strong>fici era stata definita una<br />

normativa che definiva gli interventi e<strong>di</strong>lizi<br />

ammissibili. 56<br />

Agli inizi degli anni ’90 <strong>Campogalliano</strong>, che,<br />

dopo alcuni decenni <strong>di</strong> calo demografico, aveva<br />

superato il numero <strong>di</strong> abitanti censiti nel 1936,<br />

presentava una consistente domanda sia per<br />

aree produttive che per aree residenziali; allo<br />

scopo <strong>di</strong> controllare questa fase <strong>di</strong> crescita,<br />

l’amministrazione prese la decisione <strong>di</strong> adottare<br />

una seconda Variante Generale:<br />

“L’obiettivo è stato quello <strong>di</strong> porre un limite<br />

ben definito allo sviluppo, in<strong>di</strong>viduando intorno<br />

agli 8.000 abitanti la soglia ottimale <strong>di</strong> crescita<br />

demografica, per mantenere così le<br />

caratteristiche <strong>di</strong> vivibilità e facilità nell’uso dei<br />

servizi da parte dei citta<strong>di</strong>ni. Elemento prioritario<br />

dello strumento <strong>di</strong> variante è la programmazione<br />

<strong>di</strong> una crescita urbanistica consequenziale, che<br />

non comporti un’ulteriore pesante sottrazione <strong>di</strong><br />

territorio agricolo …”. 57<br />

La VG prevedeva il recupero a residenza<br />

delle aree del Consorzio Agrario, della Cantina<br />

Sociale e della Crotti Bilance, mentre le<br />

espansioni residenziali erano localizzate ad<br />

ovest (zona San Martino) e a sud-est (fra via La<br />

Torre e via Madonna); per le zone produttive era<br />

prevista un’espansione nella zona settentrionale,<br />

mentre era prevista un’area commercialeterziaria<br />

in prossimità del nuovo casello<br />

autostradale.<br />

La VG era supportata dal Piano del Traffico,<br />

che conteneva come punti fondamentali la<br />

ristrutturazione dell’A22 con eliminazione della<br />

barriera, la collocazione <strong>di</strong> un nuovo casello con<br />

chiusura delle rampe <strong>di</strong> via Di Vittorio, e la<br />

creazione <strong>di</strong> una nuova strada che colleghi<br />

<strong>di</strong>rettamente il nuovo casello con Modena.<br />

Riguardo alla mobilità ciclabile era previsto il<br />

collegamento dei Laghi Curiel con Modena<br />

attraverso la costruzione <strong>di</strong> un ponte pedonale al<br />

passo della Barchetta.

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