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Il paesaggio extraurbano (PDF, 9.2 MB) - Comune di Campogalliano

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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Campogalliano</strong> PSC – QUADRO CONOSCITIVO – <strong>paesaggio</strong> 20<br />

2.3.2 <strong>Il</strong> Piano Regolatore Generale (1974)<br />

Alla fine del 1972 l’amministrazione assegnò<br />

all’arch. Tiziano Lugli l’incarico <strong>di</strong> re<strong>di</strong>gere il<br />

Piano Regolatore Generale da attuarsi tramite<br />

piani particolareggiati; l’impostazione del PRG,<br />

che venne definitivamente approvato nel 1974:<br />

“ … considerava ormai compiuta<br />

l’espansione delle aree destinate agli<br />

inse<strong>di</strong>amenti industriali in rapporto alla<br />

<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> manodopera nel territorio<br />

comunale. Per tale ragione si riservava un’ampia<br />

zona ad est dell’autostrada a servizio del<br />

comprensorio per l’inse<strong>di</strong>amento commerciale,<br />

<strong>di</strong>rezionale e <strong>di</strong> stoccaggio, scelta che preparava<br />

la futura realizzazione del Centro Doganale”. 51<br />

Nell’ambito del PRG venne elaborato anche<br />

un piano particolareggiato per il centro storico,<br />

comprendente un rilievo dettagliato dello stato <strong>di</strong><br />

fatto; il progetto prevedeva il recupero per<br />

alcune zone, mentre per altre prevedeva la<br />

demolizione e ricostruzione in forme<br />

contemporanee:<br />

“ … dando spazio ai complessi degli e<strong>di</strong>fici<br />

R1 ed R2, e<strong>di</strong>ficati con la tecnologia del cemento<br />

armato e del vetro, materiali all’epoca ritenuti <strong>di</strong><br />

avanguar<strong>di</strong>a per la realizzazione <strong>di</strong> strutture a<br />

destinazione terziaria, in<strong>di</strong>pendentemente dal<br />

contesto urbanistico ove venivano inseriti”. 52<br />

Proprio questi interventi <strong>di</strong> sostituzione<br />

e<strong>di</strong>lizia, <strong>di</strong> notevole impatto sul tessuto e<strong>di</strong>ficato<br />

storico, provocarono l’intervento <strong>di</strong> Italia Nostra e<br />

della Regione Emilia Romagna, che sollevò una<br />

serie <strong>di</strong> obiezioni; l’amministrazione, potendo<br />

contare anche sull’appoggio della minoranza,<br />

decise <strong>di</strong> procedere ugualmente in quanto:<br />

“ … non vi era nulla da conservare e tanto<br />

meno <strong>di</strong> storico nel centro <strong>di</strong> <strong>Campogalliano</strong> …”<br />

53<br />

Questo atteggiamento (allora consueto)<br />

verso i singoli e<strong>di</strong>fici e l’ambiente costruito nel<br />

suo complesso, allora largamente con<strong>di</strong>viso da<br />

tutti gli esponenti politici e probabilmente anche<br />

gran parte della popolazione, era motivato dalle<br />

con<strong>di</strong>zioni igieniche e funzionali insod<strong>di</strong>sfacenti<br />

degli e<strong>di</strong>fici, dalla preoccupazione per i costi del<br />

recupero, e dal desiderio <strong>di</strong> promuovere<br />

un’immagine “moderna” del paese. L’eccessiva<br />

noncuranza <strong>di</strong> allora sarà poi progressivamente<br />

sostituita da una crescente sensibilità verso gli<br />

e<strong>di</strong>fici storici, sentiti come in<strong>di</strong>spensabili elementi<br />

<strong>di</strong> identità.<br />

2.3.3 La prima Variante Generale al P.R.G.<br />

(1981)<br />

Nel 1980 il territorio urbanizzato <strong>di</strong><br />

<strong>Campogalliano</strong> aveva raggiunto un’estensione <strong>di</strong><br />

poco meno <strong>di</strong> 172 ettari, più che triplicando la<br />

superficie urbanizzata in un decennio, mentre la<br />

popolazione residente era risalita a 6.005<br />

abitanti; <strong>di</strong> questi, 1.404 (pari al 23% del totale)<br />

risiedevano nelle abitazioni rurali, mentre 4.372<br />

(pari al 73%) risiedevano nel capoluogo; le<br />

famiglie residenti nell’intero territorio comunale<br />

erano aumentate a 1.900, e il numero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

componenti per famiglia era calato a 3,2.<br />

La popolazione attiva segnava una<br />

significativa ripresa, passando a 3.068 unità,<br />

cioè il valore registrato vent’anni prima; ma la<br />

struttura della popolazione attiva era<br />

profondamente cambiata. Nel 1981, infatti, i<br />

lavoratori attivi in agricoltura scendevano<br />

ancora, attestandosi a 511 unità (pari al 17% del<br />

totale), mentre quelli attivi nell’industria<br />

aumentavano considerevolmente in termini<br />

assoluti, arrivando a 1.789 (pari al 58%);<br />

significativo l’incremento anche nel settore<br />

terziario, dove gli attivi salivano a 768 (pari al<br />

25%).<br />

Anche il saldo tra addetti e attivi, rispetto a<br />

vent’anni prima, era completamente mutato,<br />

arrivando ad essere nettamente positivo e<br />

determinando quin<strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni per un<br />

pendolarismo in entrata dai comuni limitrofi.<br />

Infatti, confrontando i dati degli attivi con quello<br />

degli addetti nei settori extra-agricoli si può<br />

notare come a fronte <strong>di</strong> 2.557 attivi, gli addetti<br />

facessero registrare un valore <strong>di</strong> 3.112.<br />

Nel 1980 il Consiglio Comunale aveva<br />

affidato all’arch. Tiziano Lugli l’incarico <strong>di</strong><br />

pre<strong>di</strong>sporre una variante generale al P.R.G., in<br />

modo da delineare le aree che avrebbero dovuto<br />

accogliere il centro doganale, le aree per<br />

consentire lo spostamento dal centro abitato <strong>di</strong><br />

alcune aziende (Cantina Sociale, Consorzio<br />

Agrario, Crotti, ecc.), e infine le aree residenziali<br />

in quanto quelle previste dal P.R.G. erano già<br />

state saturate. <strong>Il</strong> nuovo strumento urbanistico:<br />

“ … avrebbe dovuto gestire l’influenza <strong>di</strong><br />

carattere intercomunale che il territorio <strong>di</strong><br />

<strong>Campogalliano</strong> aveva subito negli ultimi anni per<br />

la presenza dell’Autobrennero a svincolo libero e<br />

del centro doganale”. 54<br />

La Variante Generale al P.R.G., oltre a<br />

recepire le previsioni e i vincoli del piano<br />

comprensoriale, che assegnava a<br />

<strong>Campogalliano</strong> un ruolo fondamentale quale<br />

centro nodale rispetto alla viabilità infraregionale,<br />

venne redatto sulla base delle <strong>di</strong>sposizioni della<br />

legge regionale 7 <strong>di</strong>cembre 1978, n.7.<br />

Oltre all’ampliamento della zona produttiva<br />

posta a nord <strong>di</strong> via Di Vittorio, la V.G. definiva<br />

anche il polo doganale interprovinciale posto ad<br />

est dell’autostrada lungo via del Passatore;<br />

l’espansione residenziale era localizzata lungo<br />

via Barchetta e via San Martino.<br />

Elemento fondamentale della V.G. era quello<br />

<strong>di</strong> assegnare al <strong>Comune</strong> un ruolo primario nella<br />

gestione delle aree da urbanizzare, in<strong>di</strong>viduando<br />

per la maggior parte aree PEEP per le zone<br />

residenziali, ed aree PIP per le zone<br />

produttive. 55

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