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16.06.2013 Views

Tai Chi Chuan energia respiro forza Il TAIJIQUAN, anche noto come TAICHI è, contemporaneamente, arte marziale ed esercizio per la salute ma anche disciplina per la coltivazione morale e caratteriale. Affinato nei secoli da generazioni di grandi maestri, è un metodo d’allenamento assolutamente originale basato sulle antiche concezioni cinesi di fisiologia energetica. I benefici Il blocco del flusso energetico è la principale causa scatenante delle malattie e il rimedio più efficace è quello di rimuoverlo. L’esercizio quotidiano del Tai Chi Chuan, grazie ai suoi movimenti fluidi e circolari, agisce beneficamente sul corpo e sullo spirito riattivando la corretta circolazione dell’energia. Se praticato correttamente crea un armonioso flusso di energia che porta a un elevato stato mentale capace di influenzare positivamente il nostro corpo. In particolare il Tai Chi Chuan è utile per: • SISTEMA IMMUNITARIO • SISTEMA DIGESTIVO • SISTEMA NERVOSO • LEGAMENTI ARTICOLARI E MUSCOLI • CIRCOLAZIONE SANGUIGNA 4 Tai chi chuan MI VOGLIO BENE Col termine “arti marziali” si indica una famiglia di discipline estremorientali originariamente finalizzate al combattimento, a mani nude e con armi. Molte di queste hanno abbandonato nel dopoguerra il fine combattivo per divenire sport o esercizi ginnici. In altri casi invece hanno operato una sintesi tra le due vie, oppure si sono trasformate in forme di combattimento sportivo.

Intervista al Maestro Fabio Smolari Per conoscere meglio questa disciplina e capirne i principi, abbiamo rivolto alcune domande al Maestro Fabio Smolari, esperto nella divulgazione delle discipline psicofisiche cinesi in Italia e all’estero. Cosa si intende per Fisiologia energetica? Nella concezione cinese del corpo umano i processi vitali avvengono per mezzo di un’energia e delle sue trasformazioni. Una visione condivisa anche dalla scienza occidentale, che però ha sviluppato una spiegazione e un’indagine dei meccanismi biologici di tipo chimico, biochimico ed elettrico. L’analisi cinese non entra così nel dettaglio e la stessa “energia” (qi) non ha ancora una chiara identificazione materiale. Ciò nonostante guida da duemila anni i medici cinesi nella diagnosi e nella terapia. Queste conoscenze rendevano più avanzata la medicina orientale rispetto a quella occidentale, poiché avevano individuato i processi circolatori già nel II sec. a.c., una scoperta che in Occidente avvenne solo nel Cinquecento. La ginnastica daoyin, ad esempio, si fonda sul presupposto che una corretta circolazione dell’energia all’interno del corpo venga stimolata anche da un’opportuna attività fisica. Un concetto molto moderno! Affinché un esercizio fisico sia efficace e adeguato a questo scopo, deve però armonizzarsi con i principi della “circolazione energetica” del corpo, la quale ha centri principali di raccolta (ad esempio il basso ventre) e diffusione (muscoli, ossa, vene e meridiani energetici). Il taijiquan, disciplina che unisce i principi del daoyin all’arte marziale, è l’esempio più chiaro di questa simbiosi, e proprio perché adatto anche alla coltivazione della salute psicofisica è giunto sino a noi ed è ancor oggi apprezzato. Laureato in Lingue e Letterature Orientali (cinese) all’Università di Venezia, diplomato in Daoyin all’ISEF di Pechino (1993), Sinologo, storico del wushu, pratica le arti marziali dall’età di 12 anni. Cinque volte campione italiano di taijiquan, campione europeo nel 1996, 6° piazzamento ai Campionati del Mondo (USA 1995). Collabora attivamente con riviste specialistiche ed enti, italiani ed esteri, a ricerche storiche e tecniche sulle discipline orientali, organizza seminari, conferenze e viaggi aventi per tema la cultura e le tecniche del corpo tradizionali cinesi. Tai chi chuan MI VOGLIO BENE 5

Intervista al Maestro Fabio Smolari<br />

Per conoscere meglio questa disciplina e capirne<br />

i principi, abbiamo rivolto alcune domande<br />

al Maestro Fabio Smolari, esperto nella<br />

divulgazione delle discipline psicofisiche cinesi in<br />

Italia e all’estero.<br />

Cosa si intende per Fisiologia<br />

energetica?<br />

Nella concezione cinese del corpo<br />

umano i processi vitali avvengono<br />

per mezzo di un’energia e delle sue<br />

trasformazioni. Una visione condivisa<br />

anche dalla scienza occidentale, che<br />

però ha sviluppato una spiegazione e<br />

un’indagine dei meccanismi biologici<br />

di tipo chimico, biochimico ed elettrico.<br />

L’analisi cinese non entra così nel<br />

dettaglio e la stessa “energia” (qi) non<br />

ha ancora una chiara identificazione<br />

materiale. Ciò nonostante guida da<br />

duemila anni i medici cinesi nella<br />

diagnosi e nella terapia. Queste<br />

conoscenze rendevano più avanzata<br />

la medicina orientale rispetto a quella<br />

occidentale, poiché avevano individuato<br />

i processi circolatori già nel II sec. a.c.,<br />

una scoperta che in Occidente avvenne<br />

solo nel Cinquecento.<br />

La ginnastica daoyin, ad esempio, si<br />

fonda sul presupposto che una corretta<br />

circolazione dell’energia all’interno<br />

del corpo venga stimolata anche da<br />

un’opportuna attività fisica. Un concetto<br />

molto moderno! Affinché un esercizio<br />

fisico sia efficace e adeguato a questo<br />

scopo, deve però armonizzarsi con i<br />

principi della “circolazione energetica”<br />

del corpo, la quale ha centri principali<br />

di raccolta (ad esempio il basso ventre)<br />

e diffusione (muscoli, ossa, vene e<br />

meridiani energetici).<br />

Il taijiquan, disciplina che unisce i<br />

principi del daoyin all’arte marziale, è<br />

l’esempio più chiaro di questa simbiosi,<br />

e proprio perché adatto anche alla<br />

coltivazione della salute psicofisica<br />

è giunto sino a noi ed è ancor oggi<br />

apprezzato.<br />

Laureato in Lingue e<br />

Letterature Orientali<br />

(cinese) all’Università<br />

di Venezia, diplomato<br />

in Daoyin all’ISEF<br />

di Pechino (1993),<br />

Sinologo, storico del<br />

wushu, pratica le arti<br />

marziali dall’età di 12<br />

anni. Cinque volte<br />

campione italiano di<br />

taijiquan, campione<br />

europeo nel 1996,<br />

6° piazzamento<br />

ai Campionati del<br />

Mondo (USA 1995).<br />

Collabora attivamente<br />

con riviste<br />

specialistiche ed<br />

enti, italiani ed esteri,<br />

a ricerche storiche<br />

e tecniche sulle<br />

discipline orientali,<br />

organizza seminari,<br />

conferenze e viaggi<br />

aventi per tema la<br />

cultura e le tecniche<br />

del corpo tradizionali<br />

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