IL MAGAZINE PER SAPER SCEGLIERE ... - Alì Supermercati
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ad uso alimentare, la ricerca ha cercato<br />
di selezionare cultivar con determinate<br />
caratteristiche qualitative unite a una<br />
buona produttività e resistenza. Negli<br />
ultimi decenni la crescita del mercato<br />
interno cinese ha portato a una riscoperta<br />
delle varietà minori. Detto questo però, il<br />
fattore più importante che determina le<br />
caratteristiche delle diverse tipologie di tè<br />
in commercio è la lavorazione. Le foglie<br />
della stessa pianta possono dare prodotti<br />
completamente diversi in base al modo in<br />
cui vengono trattate.<br />
Popolazioni assai diverse e distanti,<br />
come Giappone e Inghilterra, legano le<br />
loro tradizioni al tè. Se in Giappone è un<br />
rito, quale storia particolate lega invece<br />
l’Inghilterra al tè?<br />
Il tè è arrivato in Inghilterra piuttosto tardi<br />
rispetto ai paesi dell’Europa continentale.<br />
La prima locandina che ne pubblicizzava<br />
le virtù e la vendita risale al 1660. A<br />
differenza del Giappone, dove si coltiva il<br />
tè, per i paesi europei il tè è sempre stato<br />
un prodotto esotico d’importazione, così<br />
come il caffè. All’origine del successo<br />
del tè in Inghilterra vi è un inestricabile<br />
insieme di fattori che comprendono gli<br />
interessi commerciali della Compagnia<br />
delle Indie (l’unico importatore autorizzato),<br />
lo scarso coinvolgimento degli inglesi nella<br />
coltivazione del caffè nelle loro colonie e<br />
l’enorme disponibilità di tè di contrabbando<br />
che giungeva sulle isole britanniche. Le<br />
modalità di consumo tipicamente inglesi,<br />
con l’aggiunta di latte e zucchero, sono le<br />
stesse consigliate da gran parte dei vari<br />
trattati di medicina europei del XVII secolo.<br />
Arrivati al XIX secolo in Gran Bretagna il<br />
tè aveva perso l’originaria immagine di<br />
bevanda straniera ed esotica bevuta nei<br />
locali pubblici. Il suo consumo era diffuso<br />
tra tutte le fasce sociali e si era colorato<br />
con le calde note della tipica vita domestica<br />
inglese, divenendo un elemento distintivo<br />
e irrinunciabile dell’identità culturale<br />
britannica.<br />
L’Associazione Italiana Cultura de Tè.<br />
Perché è nata, cosa si propone e quali<br />
sono le sue attività principali?<br />
L’associazione era nata come un gruppo di<br />
ricerca, con l’obiettivo di unire le persone<br />
che si occupano di studi sulla cultura del<br />
tè, come una qualsiasi associazione di tipo<br />
accademico. C’è voluto poco tempo per<br />
capire che le persone che in Italia svolgono<br />
ricerca su questi argomenti si contano sulle<br />
dita di una mano. Nel contempo ci siamo<br />
resi conto che c’era una crescita di interesse<br />
per il tè nel nostro paese, a fronte della<br />
quale le uniche fonti d’informazione sulla<br />
bevanda disponibili erano rappresentate dai<br />
commercianti, spesso con una conoscenza<br />
limitata della materia e assai poco propensi<br />
a far conoscere qualsiasi cosa andasse<br />
oltre la lista dei propri prodotti, e da pochi<br />
libri, con poche eccezioni scritti da “esperti”<br />
improvvisati. Dal 2006 abbiamo iniziato<br />
a svolgere attività didattica organizzando<br />
corsi e seminari. Oggi la maggior parte<br />
dei nostri soci è costituita da professionisti<br />
del settore e appassionati della bevanda<br />
che prendono parte ai corsi e alle altre<br />
attività dell’associazione. Oltre a questo<br />
cerchiamo di svolgere attività divulgative<br />
con manifestazioni ed eventi pubblici.<br />
Associazione Italiana<br />
Cultura del Tè<br />
www.aictea.it<br />
Livio Zanini,<br />
Presidente in carica. Professore<br />
a contratto di Interpretazione<br />
dal Cinese dell’Università Ca’<br />
Foscari di Venezia, cofondatore<br />
dell’Associazione, consigliere<br />
onorario del China International<br />
Tea Culture Institute. Ha svolto<br />
studi e numerosi viaggi di<br />
ricerca per approfondire sia gli<br />
aspetti storici della bevanda, sia<br />
quelli legati alla sua produzione,<br />
preparazione e degustazione,<br />
con la visita a numerose aree di<br />
produzione in Cina, in Giappone<br />
e in Corea. Da anni impegnato<br />
nella diffusione della cultura del<br />
tè nel nostro paese, ha curato<br />
la realizzazioni di numerosi<br />
eventi legati ad esso. Autore<br />
di diversi articoli sulla storia e<br />
sulla tradizione della bevanda<br />
ha appena dato alle stampe<br />
il suo primo libro, “La via del<br />
tè: la Compagnia Inglese delle<br />
Indie Orientali e la Cina”, che<br />
uscirà nei prossimi mesi, edito<br />
da Il Portolano.<br />
la bevanda nobile<br />
MI VOGLIO BENE<br />
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