IL MAGAZINE PER SAPER SCEGLIERE ... - Alì Supermercati
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La bevanda<br />
Espressione di una cultura evoluta<br />
e complessa, da millenni ormai, il<br />
tè e gli infusi accompagnano la<br />
vita dell’uomo in molti momenti<br />
della giornata, nei vari angoli del mondo.<br />
Rito ammantato di sacralità in Giappone. Fedele<br />
compagno nei nostri uffici, in tazze sempre<br />
più grandi. Tradizionale momento d’incontro<br />
familiare nelle case inglesi, arricchito da latte<br />
e zucchero. Indispensabile alleato, nelle diete<br />
più svariate, per le sue mille proprietà benefiche.<br />
Così importante da essere, dopo l’acqua,<br />
la bevanda più diffusa al mondo. Ma da dove<br />
arriva questo infuso, una volta sconosciuto ed<br />
esotico e oggi così comune da averne perduto<br />
le tracce nella memoria? Tante sono le leggende<br />
a riguardo ma le vere origini rimangono<br />
avvolte dal mistero. La storia ufficiale data il<br />
diffondersi del tè in Cina, ai primi secoli della<br />
nostra era. In precedenza le foglie della pianta<br />
erano raccolte e ridotte in poltiglia, fino a<br />
formare degli impiastri da applicare sulle parti<br />
doloranti per alleviare i dolori reumatici.<br />
Ogni dinastia,<br />
una tradizione!<br />
Nel VII sec. d.C., sotto la dinastia Tang, il tè<br />
divenne la bevanda nazionale cinese. Le foglie<br />
della pianta venivano cotte a vapore e poi<br />
pressate ed essiccate, formando dei panetti<br />
duri e facili da trasportare. Per poterlo consumare<br />
si staccava la quantità necessaria da<br />
questo blocco, per poi frantumarla nel mortaio<br />
e bollirla in acqua con altri ingredienti come<br />
sale, zenzero, buccia d’arancia e latte; qualche<br />
volta addirittura cipolle. Ancora oggi in Tibet,<br />
Mongolia e India il tè viene preparato quasi<br />
MI VOGLIO BENE<br />
Nobile<br />
la bevanda nobile<br />
allo stesso modo. Già nell’VIII secolo però, gran<br />
parte degli ingredienti erano scomparsi e il tè<br />
era ormai una bevanda alla moda, molto diffusa<br />
tra i dignitari di corte. Fu in questo periodo<br />
che venne scritta la prima opera “scientifica”<br />
sul tè: il Canone del Tè o Cha Ching, del poeta<br />
Lu Yu. Questo testo, divenuto famoso in breve<br />
tempo, descrive la pianta del tè da un punto di<br />
vista naturale, la scelta di foglie da effettuare<br />
durante la raccolta, la preparazione dell’infuso<br />
del tè e, infine, tutta la cerimonia che accompagna<br />
la preparazione e la degustazione della<br />
preziosa bevanda.<br />
Dal X secolo, sotto la dinastia Song, il tè conobbe<br />
la massima popolarità giocando un<br />
ruolo preponderante nella civiltà cinese. Costituiva<br />
parte del tesoro imperiale, era monopolio<br />
di Stato ed era usato come moneta di scambio.<br />
É di questo periodo la nascita di un nuovo<br />
modo di preparare e bere la preziosa bevanda.<br />
I pezzetti di pane di tè, venivano ora pestati<br />
fino a ridurli in polvere finissima che, messa<br />
poi in una ciotola con l’aggiunta di acqua calda,<br />
era sbattuta con un frustino di bambù fino<br />
a farla schiumare. Il tutto accompagnato da<br />
un rituale molto preciso che oggi sopravvive<br />
solo in Giappone nella Cerimonia del tè (Cha<br />
no yu).<br />
L’invasione mongola e l’avvento della dinastia<br />
Ming, nel XIII secolo, fecero scomparire completamente<br />
anche il ricordo di questa tecnica.<br />
Fu in quell’epoca, inoltre, che si passò dalla<br />
conservazione in pani a quella in foglie che<br />
vennero da allora cotte in padelle, essiccate e<br />
poi lasciate pochi minuti in infusione in acqua<br />
non bollente, seguendo il metodo che ancora<br />
oggi utilizziamo.<br />
Le leggende occidentali attribuiscono<br />
il merito della scoperta del tè a un<br />
remotissimo imperatore cinese, Shen<br />
Nong, celebre per la sua profonda<br />
conoscenza di erbe e piante medicinali.<br />
Questi, che amava molto viaggiare,<br />
durante le sue peregrinazioni era solito<br />
ristorarsi con acqua posta a riscaldare<br />
sul fuoco. Un giorno, nel 2737 a.C., si<br />
sarebbe seduto a riposare all’ombra<br />
di un albero di tè selvatico e alcune<br />
foglie staccatesi dalla pianta, sarebbero<br />
cadute nel recipiente dove l’acqua<br />
bolliva rendendo, all’istante, il liquido di<br />
colore giallo oro e diffondendo intorno<br />
una dolce fragranza. L’imperatore,<br />
incuriosito, avrebbe bevuto l’infuso<br />
dichiarando poi che dava vigore al corpo,<br />
felicità alla mente e determinazione<br />
negli scopi. Nacque così l’uso del tè.<br />
Secondo la tradizione cinese Shen<br />
Nong avrebbe usato il tè come antidoto<br />
contro le numerose piante velenose che<br />
ingeriva per scoprire e classificare le<br />
proprietà delle erbe medicinali.