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Guerra di liberazione - Fondazione Cassa di Risparmio di Fano

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LA CONVERSIONE DEL GRAN RABBINO DI ROMA<br />

Premettiamo una breve introduzione. A tutti è noto che la damnatio<br />

memoriae <strong>di</strong> Pio XII si incancrenì con la pubblicazione del dramma <strong>di</strong><br />

Rolf Hochhut, tedesco, “Il Vicario” (in Italia stampato nel 1964 da<br />

Feltrinelli con l’introduzione <strong>di</strong> Carlo Bo).<br />

L’onorevole Spadolini definì “Il Vicario” un “modesto libello <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffamazione<br />

anticlericale e <strong>di</strong> auto<strong>di</strong>fesa nazionalistica, un libello respinto<br />

dalla cultura più aggiornata e sensibile del nostro tempo”.<br />

Eppure ancora oggi le accuse contro quel Papa continuano e si è arrivati<br />

persino a chiamare Pacelli “il Papa <strong>di</strong> Hitler”: un’assur<strong>di</strong>tà, come<br />

ha scritto sul Corriere della Sera Paolo Mieli. E’ auspicabile che i<br />

detrattori <strong>di</strong> Pio XII abbiano letto l’ultimo libro pubblicato dal prof.<br />

Martin Gilbert, ebreo, uno dei massimi storici della seconda guerra<br />

mon<strong>di</strong>ale, docente a Londra <strong>di</strong> storia dell’Olocausto. Egli <strong>di</strong>ce che<br />

“Papa Pacelli ha agito moralmente e politicamente in modo appropriato<br />

e ha preso le decisioni giuste”. Scrive, poi, che “la Santa Sede ha<br />

assunto pubblicamente posizione contro i nazisti molto presto” e<br />

aggiunge: “Io sto dalla parte <strong>di</strong> coloro che hanno compreso il legame<br />

tra Pio XII e i cattolici che aiutarono gli ebrei”. A Roma nel 1943<br />

(attingiamo questi dati storici da “Avvenire” del 23 sett. 2003) quattromila<br />

ebrei furono salvati in istituti religiosi femminili e maschili. La<br />

clausura fu superata dove si trattava <strong>di</strong> salvare vite umane; e non solo<br />

a Roma. Dice bene lo storico Pietro Scoppola “E’ <strong>di</strong>fficile immaginare<br />

che la Santa Sede ignorasse questo impegno generoso e continuo <strong>di</strong><br />

accoglienza” e aggiunge che “nel comportamento della gran<strong>di</strong>ssima<br />

parte dei religiosi e delle religiose si può leggere anche il rifiuto della<br />

violenza e dell’ideologia totalitaria”. Senza <strong>di</strong>menticare i civili che<br />

aiutarono gli ebrei si può parlare senz’altro <strong>di</strong> Resistenza Civile.<br />

Quello che poi è successo al Papa era stato previsto da Israele Zolli.<br />

Chi era costui? Era il Gran rabbino <strong>di</strong> Roma, convertitosi al cattolicesimo<br />

nel 1945 scegliendo per il suo battesimo il nome <strong>di</strong> Eugenio per<br />

riconoscenza verso il Papa <strong>di</strong> cui aveva <strong>di</strong>rettamente conosciuto il<br />

grande spirito <strong>di</strong> carità e <strong>di</strong> umanità. Infatti, allorché i nazisti, nel 1943,<br />

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