Guerra di liberazione - Fondazione Cassa di Risparmio di Fano
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E allora? Ho dei sospetti sul comandante tedesco della piazza <strong>di</strong> <strong>Fano</strong>,<br />
ten. Eberard Fischer. Nella lettera in<strong>di</strong>rizzata al vescovo per comunicargli<br />
che sarebbero stati abbattuti “cinque” campanili (e <strong>di</strong>sse una<br />
bugia) afferma, genericamente, che l’or<strong>di</strong>ne era venuto da “un comandante<br />
militare superiore”. Ma chi era questo Fischer? Sarebbe interessante<br />
appurarlo perché la <strong>di</strong>struzione dei campanili, con relativo scempio<br />
delle chiese, potrebbe essere un atto <strong>di</strong> barbarie completamente<br />
gratuito. Un modo con cui Fischer <strong>di</strong>mostrò rancore, rabbia e <strong>di</strong>sprezzo<br />
verzo la città, verso la Chiesa e il Vescovo che si era assunto la<br />
responsabilità <strong>di</strong> rappresentare anche civilmente la città, in mancanza<br />
<strong>di</strong> personalità <strong>di</strong>sposte a farsi avanti (chi se la sentiva <strong>di</strong> passare per<br />
“collaborazionista” alla vigilia della <strong>liberazione</strong>?).<br />
Insomma, a <strong>Fano</strong> potrebbe essere toccata la sfortuna <strong>di</strong> avere un<br />
comandante tedesco “antipapista” (non <strong>di</strong>mentichiamo che in<br />
Germania il nazismo non era stato contrastato da molti luterani, ma<br />
prevalentemente dai cattolici) <strong>di</strong>mostratosi particolarmente spietato<br />
nel colpire nei suoi monumenti e soprattutto nelle sue testimonianze<br />
cattoliche una città che, per altro, non aveva compiuto alcuna azione<br />
particolarmente clamorosa o cruenta contro i tedeschi.<br />
1992<br />
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