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Guerra di liberazione - Fondazione Cassa di Risparmio di Fano

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ALFREDO PIZZONI CHI ERA COSTUI?<br />

LA RESISTENZA CENSURATA<br />

Nel 1993 e nel 1994 su pubblicazioni cattoliche si parlò del “caso<br />

Pizzoni”, ma l’argomento fu notato da pochi e fu rimosso: invece era<br />

importante.<br />

Alfredo Pizzoni, morto nel 1957 a 63 anni, fu il Presidente del<br />

Comitato <strong>di</strong> Liberazione Nazionale Alta Italia (C.L.N.A.I. ).<br />

Senz’altro un personaggio importante che oltre ad avere il pieno<br />

appoggio del governo nazionale, allora presieduto da Bonomi, godeva<br />

prestigio e fiducia presso gli Alleati sia in U.S.A. sia a Londra: era<br />

ad<strong>di</strong>rittura più gra<strong>di</strong>to, per la sua umiltà, dello stesso De Gaulle.<br />

Tutti sanno che il 25 aprile 1945 in Alta Italia ci fu l’Insurrezione,<br />

pochi sanno che il 27 aprile, due giorni dopo, Pizzoni venne destituito<br />

dal suo incarico e praticamente defraudato del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> apparire <strong>di</strong><br />

fronte agli italiani e al mondo quale Capo supremo della Resistenza in<br />

Alta Italia (dove la lotta era stata più aspra) e Capo politico della lotta<br />

<strong>di</strong> Liberazione. Al suo posto fu messo l’allora oscuro socialista<br />

Rodolfo Moran<strong>di</strong>.<br />

A chiedere la destituzione <strong>di</strong> Pizzoni furono Sandro Pertini (socialista,<br />

destinato a <strong>di</strong>ventare Presidente della Repubblica), Emilio Sereni e<br />

Luigi Longo (comunisti ) e Leo Valiani (Partito d’Azione ). Achille<br />

Marazza (D.C.) e Giustino Aspesani (Liberale), subirono il colpo “per<br />

mantenere l’unanimismo del C.L.N.A.I.” come poi amaramente scrisse<br />

lo stesso Pizzoni.<br />

Il <strong>di</strong>retto interessato scrisse infatti le sue memorie, ma la famiglia<br />

imprudentemente le consegnò all’e<strong>di</strong>tore Giulio Einau<strong>di</strong>, che ne stampò<br />

poche copie finite quasi tutte in magazzino. La Resistenza doveva<br />

apparire tutta e solo <strong>di</strong> sinistra, invece Pizzoni non “rappresentava nessuno”<br />

perché non era iscritto a nessun partito!<br />

Nelle sue “Memorie” Pizzoni parlava dei rapporti non sempre i<strong>di</strong>lliaci<br />

fra le componenti del Comitato <strong>di</strong> Liberazione e metteva in luce i<br />

sospetti che da sinistra gravavano sugli alleati angloamericani, nonché<br />

le mire della Resistenza slovena su Trieste! Tutte cose che si sapevano:<br />

nulla era segreto. E’ certo che Pizzoni avrebbe <strong>di</strong>feso il confine orien-<br />

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