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Guerra di liberazione - Fondazione Cassa di Risparmio di Fano

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IL BOMBARDAMENTO DEL 17 APRILE 1944<br />

Nell’aprile 1944 <strong>Fano</strong> subì ventun incursioni <strong>di</strong> aerei alleati: naturalmente<br />

e purtroppo ci furono morti e feriti fra i civili. Oltre ai ponti sul<br />

Metauro gli alleati avevano preso <strong>di</strong> mira la stazione ferroviaria che nei<br />

loro rapporti (è fonte documentatissima il libro <strong>di</strong> Gastone Mazzanti<br />

“Dalle vie del cielo a quelle della città”) chiamavano “scalo ferroviario”.<br />

Gravissimo il bombardamento del 17 aprile. Sessant’anni fa le bombe<br />

sganciate da do<strong>di</strong>ci aerei Marauders sudafricani scortati da sei<br />

Spitfires (i famosi Sputafuoco) colpirono duramente Via Nolfi. Gli<br />

e<strong>di</strong>fici centrati dalle bombe sono ora scomparsi e sostituiti da nuove<br />

costruzioni. Furono allora colpiti: La filanda Solazzi, la vecchia sede<br />

delle Maestre Pie Venerini, la farmacia S. Elena aggregata all’Istituto<br />

tecnico commerciale (ex ospedale <strong>di</strong> S. Croce) che poi verrà totalmente<br />

spianato in un successivo bombardamento, il portico e la chiesa <strong>di</strong><br />

S. Croce. Fu colpita anche la chiesa <strong>di</strong> S. Agostino che non crollò del<br />

tutto ma vide invece crollare il soffitto reso famoso da una prospettiva<br />

secentesca del fanese Giovanni Battista Manzi (già attribuita a<br />

Francesco da Bibiena) raffigurante S. Agostino in gloria.<br />

Non so se nella stessa occasione dalle bombe fu provocato uno squarcio<br />

nelle mura malatestiano-pontificie, soprastanti la linea ferrata, che<br />

mise in luce, come scrisse il Selvelli, “un paramento secolare in grossolano<br />

opus reticulatum” (sic!), muro <strong>di</strong> origine romana del quale successivamente,<br />

riparando le mura, il geom. Menegoni del Genio Civile<br />

ebbe la felice idea <strong>di</strong> lasciare scoperto un breve tratto.<br />

2004<br />

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