Don Bosco Notizie: Maggio 2009 - salesiani nord/est
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GENITORI INSIEME:<br />
Il cammino<br />
di qu<strong>est</strong>’anno<br />
di Giorgio Fregonese<br />
Mi è stato chi<strong>est</strong>o, come di consueto,<br />
di scrivere alcune righe sul cammino<br />
fatto qu<strong>est</strong>’anno dal gruppo Genitori<br />
Insieme, ma non voglio limitarmi ad un<br />
semplice resoconto degli incontri fatti,<br />
degli argomenti affrontati o delle<br />
tante occasioni di servizio per l’oratorio,<br />
perché il cammino di un gruppo<br />
passa attraverso il cammino delle persone<br />
che vi appartengono: il gruppo<br />
cammina e cresce solo se camminano<br />
e crescono le persone che lo compongono;<br />
e la persona adulta cammina<br />
e cresce nella fede se prova a vivere<br />
in pienezza il proprio rapporto con<br />
Dio e sa dare ragione agli altri della<br />
propria fede. La formazione ed il<br />
servizio sono per qu<strong>est</strong>o i due pilastri<br />
su cui si regge l’attività del gruppo:<br />
per consentire anche a noi adulti, con<br />
impegni di lavoro e di famiglia, di<br />
poterci ritagliare comunque momenti<br />
da dedicare alla preghiera e alla<br />
crescita spirituale o al servizio in oratorio,<br />
al cinema, al bar, all’armadio,<br />
o contribuendo al sostegno economico<br />
il valore della gratuità, spesso dimenticata<br />
nella nostra società, dove tutto<br />
ha un prezzo e tutti siamo portati a<br />
valutare il nostro successo in base a<br />
quanto possiamo comprare e a quanto<br />
possiamo consumare. L’esperienza<br />
del servizio, in qu<strong>est</strong>a dimensione di<br />
gratuità, può essere una forte t<strong>est</strong>imonianza,<br />
anche e soprattutto fuori<br />
dalle mura dell’oratorio. Il servizio ed<br />
il volontariato in generale non sono<br />
un lusso per i cristiani o un ornamento<br />
per il nostro o per qualsiasi gruppo,<br />
ma è piuttosto un dovere che scaturisce<br />
dal dono della fede. E se è vero<br />
che nasce dal dono della fede, allora<br />
l’esperienza del servizio, intesa come<br />
esperienza di gruppo, credo abbia<br />
-<br />
E’ arrivato<br />
il tempo dei padri<br />
Parole semplici ed accattivanti quelle<br />
che don Mazzi ha rivolto alla platea<br />
sandonatese martedì 12 maggio,<br />
riunita in teatro per una serata<br />
sul tema dell’emergenza educativa<br />
organizzata dal Lions Club in colla-<br />
<br />
Parole innanzitutto scomode che<br />
hanno richiamato i genitori al loro<br />
<br />
compito quanto mai necessario per<br />
arginare l’irruenza di quel “torrente<br />
<br />
Per don Mazzi una corretta analisi<br />
pedagogica deve tener conto degli<br />
<br />
sono profondamente mutati negli<br />
<br />
1. Innanzitutto il ruolo della donna,<br />
<br />
passata da “angelo del focolare”<br />
<br />
a leader in ambito sociale, politico<br />
corpo, e noi tutti ci apparteniamo a e familiare.<br />
vicenda come dice San Paolo quando 2. L’ingresso della tv, ospite inquie-<br />
parla della Chiesa, la comunità dei tante della nostre case.<br />
fedeli, come di un corpo mistico. Que- <br />
sto senso di appartenenza viene, pri- a pochi decenni fa non faceva parma<br />
che da una nostra scelta, da una te dell’architettura della vita, e che<br />
<br />
- chiamata di Dio. Una comunità non è<br />
no di un gruppo non è semplicemente dunque semplicemente un gruppo di<br />
la somma del cammino delle persone persone… è piuttosto una corrente di<br />
che lo compongono.. è qualcosa di vita, un anima, uno spirito, una tensio-<br />
più, anzi è molto di più! Come persone ne verso la medesima speranza. Fare<br />
siamo sempre stati vicini a qu<strong>est</strong>o ora- esperienza di fede è fare esperienza<br />
torio… in tante forme. Tanti di noi lo di comunità, insieme agli altri e per<br />
hanno fatto in passato, lo stanno fa- gli altri.<br />
cendo adesso e lo faranno, ne sono si- Qu<strong>est</strong>o credo sia il vero obiettivo di un<br />
curo, anche in futuro. L’oratorio di San gruppo di adulti dentro l’oratorio, non<br />
ora sta occupando segmenti sempre<br />
più ampi.<br />
<br />
quanto mai necessarie per “mettere<br />
al mondo l’adolescente”, per af-<br />
-<br />
care con una “seconda sponda” le<br />
tensioni più forti per indirizzarle<br />
verso le acque tranquille del mare<br />
aperto della gioventù.<br />
Riportare il ruolo del padre al cen-<br />
<strong>Don</strong>à ha sempre avuto intorno a sé solo un gruppo di persone che aiutatro del processo educativo è diven-<br />
tanti “cooperatori”, più o meno consano e collaborano con i <strong>salesiani</strong> nella<br />
pevoli. Ma se qu<strong>est</strong>a disponibilità la loro preziosa opera per i giovani, ma<br />
intendessimo solo come g<strong>est</strong>i di buo- una comunità che t<strong>est</strong>imoni l’amore di<br />
na volontà, fatta da singole persone, Dio per l’uomo: “Ecco il mio comanda-<br />
<br />
mento: amatevi gli uni gli altri come io<br />
profondo di qu<strong>est</strong>a esperienza. ho amato voi.” Gv. 15,12. <br />
Perché attraverso di essa si t<strong>est</strong>imonia<br />
tata l’esigenza forte di oggi.<br />
“E’ arrivato il tempo dei padri”.<br />
Qu<strong>est</strong>e le parole di chiusura di don<br />
Mazzi cui hanno fatto eco quelle<br />
prese a pr<strong>est</strong>ito dall’amato don <strong>Bosco</strong>:<br />
“Genitori, educatori, amate gli<br />
adolescenti”!<br />
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