Don Bosco Notizie: Maggio 2009 - salesiani nord/est

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CALCIO DON BOSCO: Un anno ricco di slanci LA BANDA di Mario Masala 1ª SQUADRA maggio 2008: vitto- GIOVANISSIMI REGIONALI ’94 la di Ivano Maschietto ria e promozioni in 2° categorie ed squadra rinnovata al 99% ha compiu- una serie eccezionale di risultati pieni. to un piccolo exploit raggiungendo la Ai primi di giugno gli allievi della salvezza con un vantaggio di 3 punti scuola terranno un saggio da of- (varrà come terzo) e conquista… sto- sul Villanova e così ha conquistato il frire ai famigliari e amici a gra- rica dei play off per la promozione diritto a disputare il prossimo campio- - in prima categoria. Questa incredinato regionale. pegno, chi ad imparare a suonare bile escalation ha del miracoloso se uno strumento, chi a fare il tassista si pensa che la squadra era partita GIOVANISSIMI ’95 ottimo comporta- - con l’obiettivo salvezza. Merito di tutti mento e piazzamento di questa squa- ni di musica.Con la bella stagio- i ragazzi che si sono avvicendati con dra che, pur misurandosi con elementi ne per la banda iniziano i servizi più “vecchi” di un anno, ha dimostrato all’esterno: cerimonie civili, religio- dei colori sociali. Guidati per il secon- di saperci fare. Inoltre 3 ragazzi hanse, di associazioni varie, raduni e do anno consecutivo da mister Enrico no giocato da titolari nella rappre- concerti che speriamo numerosi. A Scantamburlo, hanno dato il meglio di sentativa di categoria. - sè anche quando assenza ed infortuni tivo ambizioso, vorremmo incidere hanno tolto di mezzo molti giocatori. ESORDIENTI dirottata nel girone B, si il nostro primo CD. Sono anni che - ci pensiamo e speriamo che que- JUNIORES si è concluso il campionato nata riservata al calcio di categoria sta sia la volta buona. Ci sembra ha pareggiato con il Portosummaga un ottimo regalo che vorremo fare che forse non premia la squadra per (0-0) e vinto contro Passarella (2-0). a ciascuno di noi e ai nostri amici. quanto aveva fatto nella prima parte Possiamo considerare positivo il lavo- - del torneo. Il mister G. Bona e la soro di Mister A. Salvori che ha saputo vello musicale di tutto rispetto ci cietà possono comunque essere sod- imporre le proprie idee tecniche ad sembra una mèta raggiungibile. In disfatti perché diversi ragazzi hanno un gruppetto che veniva dai Pulcini occasione del nostro settantesimo via via trovato il loro spazio nella (abituati a giocare in 7). compleanno abbiamo pubblicato squadra maggiore. Terminato il cam- il libro della nostra storia: “1932 pionato, è tempo di tornei ed i nostri PICCOLI AMICI ragazzini del 2001- - 2002... settant’anni di Banda... ragazzi saranno impegnati in quello 2002-2003 allenati da Mister G. Ve- di Cessalto. ronese e S. Balliana, crescono bene bei ricordi. A luglio avremo ospiti sostenuti da risultati lusinghieri nei i ragazzi della banda Don Bosco mini-tornei; lo scopo principale per di Itajai, Stato di Santa Catarina queste categorie è comunque quello in Brasile. In programma ci sarà un prettamente ludico. concerto al quale vi aspettiamo numerosissimi. 6 ALLIEVI purtroppo questa squadra non è riuscita ad evitare la retrocessione nella categoria provinciale. Ma il futuro fa ben sperare: i vari gruppi (Giovanissimi, Esordienti e Pulcini) sono un serbatoio ricco di tanti buoni elementi. Intanto, al torneo regionale di Monastier, hanno colto un’importante vittoria contro il Lia Piave. GRUPPO PORTIERI tutti i portieri Squadra alla Scuola calcio. Mai come in questi anni molti ragazzi hanno imparato ad amare il ruolo ottenendo risultati tanto lusinghieri. Tutta la Scuola calcio è guidata dal Prof. E. Giuliato.
GENITORI INSIEME: Il cammino di quest’anno di Giorgio Fregonese Mi è stato chiesto, come di consueto, di scrivere alcune righe sul cammino fatto quest’anno dal gruppo Genitori Insieme, ma non voglio limitarmi ad un semplice resoconto degli incontri fatti, degli argomenti affrontati o delle tante occasioni di servizio per l’oratorio, perché il cammino di un gruppo passa attraverso il cammino delle persone che vi appartengono: il gruppo cammina e cresce solo se camminano e crescono le persone che lo compongono; e la persona adulta cammina e cresce nella fede se prova a vivere in pienezza il proprio rapporto con Dio e sa dare ragione agli altri della propria fede. La formazione ed il servizio sono per questo i due pilastri su cui si regge l’attività del gruppo: per consentire anche a noi adulti, con impegni di lavoro e di famiglia, di poterci ritagliare comunque momenti da dedicare alla preghiera e alla crescita spirituale o al servizio in oratorio, al cinema, al bar, all’armadio, o contribuendo al sostegno economico il valore della gratuità, spesso dimenticata nella nostra società, dove tutto ha un prezzo e tutti siamo portati a valutare il nostro successo in base a quanto possiamo comprare e a quanto possiamo consumare. L’esperienza del servizio, in questa dimensione di gratuità, può essere una forte testimonianza, anche e soprattutto fuori dalle mura dell’oratorio. Il servizio ed il volontariato in generale non sono un lusso per i cristiani o un ornamento per il nostro o per qualsiasi gruppo, ma è piuttosto un dovere che scaturisce dal dono della fede. E se è vero che nasce dal dono della fede, allora l’esperienza del servizio, intesa come esperienza di gruppo, credo abbia - E’ arrivato il tempo dei padri Parole semplici ed accattivanti quelle che don Mazzi ha rivolto alla platea sandonatese martedì 12 maggio, riunita in teatro per una serata sul tema dell’emergenza educativa organizzata dal Lions Club in colla- Parole innanzitutto scomode che hanno richiamato i genitori al loro compito quanto mai necessario per arginare l’irruenza di quel “torrente Per don Mazzi una corretta analisi pedagogica deve tener conto degli sono profondamente mutati negli 1. Innanzitutto il ruolo della donna, passata da “angelo del focolare” a leader in ambito sociale, politico corpo, e noi tutti ci apparteniamo a e familiare. vicenda come dice San Paolo quando 2. L’ingresso della tv, ospite inquie- parla della Chiesa, la comunità dei tante della nostre case. fedeli, come di un corpo mistico. Que- sto senso di appartenenza viene, pri- a pochi decenni fa non faceva parma che da una nostra scelta, da una te dell’architettura della vita, e che - chiamata di Dio. Una comunità non è no di un gruppo non è semplicemente dunque semplicemente un gruppo di la somma del cammino delle persone persone… è piuttosto una corrente di che lo compongono.. è qualcosa di vita, un anima, uno spirito, una tensio- più, anzi è molto di più! Come persone ne verso la medesima speranza. Fare siamo sempre stati vicini a questo ora- esperienza di fede è fare esperienza torio… in tante forme. Tanti di noi lo di comunità, insieme agli altri e per hanno fatto in passato, lo stanno fa- gli altri. cendo adesso e lo faranno, ne sono si- Questo credo sia il vero obiettivo di un curo, anche in futuro. L’oratorio di San gruppo di adulti dentro l’oratorio, non ora sta occupando segmenti sempre più ampi. quanto mai necessarie per “mettere al mondo l’adolescente”, per af- - care con una “seconda sponda” le tensioni più forti per indirizzarle verso le acque tranquille del mare aperto della gioventù. Riportare il ruolo del padre al cen- Donà ha sempre avuto intorno a sé solo un gruppo di persone che aiutatro del processo educativo è diven- tanti “cooperatori”, più o meno consano e collaborano con i salesiani nella pevoli. Ma se questa disponibilità la loro preziosa opera per i giovani, ma intendessimo solo come gesti di buo- una comunità che testimoni l’amore di na volontà, fatta da singole persone, Dio per l’uomo: “Ecco il mio comanda- mento: amatevi gli uni gli altri come io profondo di questa esperienza. ho amato voi.” Gv. 15,12. Perché attraverso di essa si testimonia tata l’esigenza forte di oggi. “E’ arrivato il tempo dei padri”. Queste le parole di chiusura di don Mazzi cui hanno fatto eco quelle prese a prestito dall’amato don Bosco: “Genitori, educatori, amate gli adolescenti”! 7
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