Don Bosco Notizie: Maggio 2009 - salesiani nord/est

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L’Aquila tornerà a volare 2 di Stefania Fortunato Quando ho dato la mia disponibilità occhi aperti perché la paura è ancora per partire per L’Aquila il 6 aprile, è la compagna di tutti… B.P. ha detto: stato tutto molto semplice; ma quando gli scout sono passabili in un salotto, è stato il momento di dire “sì” e mi ma indispensabili in un naufragio. Al- è stato detto di fare lo zaino, mi è lora ci siamo chiesti a cosa serve uno mancata la voce e mi sono tremate le - gambe… Allora mi sono chiesta che dere al telefono o a compilare buoni - carburante... Perché uno scout? Che invece dovrebbe stare in mezzo alla volte io stessa l’ho detto ai miei ra- gente…. Ce lo siamo chiesti in molti. gazzi? Spesso rischiamo che queste parole rimangano un modo di dire, una frase fatta, che qualcuno ha detto idea di servizio lo scout anima i bam- 100 anni fa, facendola diventare un bini nei campi o monta tende o si ren- motto. Io e Lorenzo abbiamo lasciato de utile in lavori manuali. Quello che per una settimana la vita quotidiana, siamo stati chiamati a fare noi è stato senza averlo programmato e senza di tutt’altra natura… ma ci è servito sapere davvero a cosa saremmo an- per renderci conto di cos’è la grandati incontro, per raggiungere Pianode macchina dei soccorsi e qual è il la, frazione a sud di L’Aquila, sede lavoro invisibile di centinaia di volon- - tari che gestiscono dietro le quinte la tivo Misto), dove si svolgono tutte le ricostruzione di una parvenza di nor- funzioni logistico-amministrative per malità nella vita di persone che hanno la gestione di 23 tendopoli. Lorenzo una tenda comune al posto della casa era responsabile del sistema informa- e un tendone da sagra come sala da tico, mentre io ero addetta ai telefoni in segreteria: il mio compito era quel- di questa settimana vissuta quasi fuori lo di dare indicazioni più precise pos- - sibili a chi chiamava, fosse stato uno sfollato, il responsabile di un campo o fantasia con la quale abbiamo sapu- - to adattarci al continuo mutare della retto contatto con le persone , se non in situazione, delle esigenze e delle ri- quelle due occasioni in cui siamo stati chieste... al di là della ventata di al- ospitati a pranzo nel Campo di Pianolegria e ilarità che abbiamo portato la. Lì abbiamo toccato con mano come e che ha rotto il clima teso di giornate funziona un campo e contestualizza- to tutte le richieste che arrivavano al Sono tornata a casa con più domande - di quelle che avevo quando sono par- ziani che dormono in tante tende blu, tita, ma più ricca di una ricchezza che ben organizzate e divise da ipoteti- che stradine che riprendono il nome modo… ora, più convinta che mai, se delle vie di una cittadina più o meno Qualcuno domani mi chiederà di par- distrutta. I bambini non se ne rendono tire so che risponderei senza esitare conto, gli adolescenti ironizzano con sarcasmo, gli adulti dormono con gli

I nostri scout nelle zone colpite dal terremoto di Lorenzo Redigolo Il settore EPC EPC sta per Emergenza e Protezio- Mercoledì 13 maggio alcuni della no- sperava di fotografare i luoghi più colpiti dal sisma, o ha visitato i campi ne Civile: dal 1983 l’Agesci ha un a Padova con le altre squadre tornate di accoglienza come andare a vede- - da L’Aquila, per una riunione di veri- re uno zoo, senza pensare che nella nisce le modalità di intervento nelle vita sconvolta delle altre persone for- emergenze, in coordinamento con le visto, quali pensieri abbiamo avuto se è meglio entrare in punta di piedi, autorità nazionali. L’apporto della e quali emozioni abbiamo provato. nostra Associazione è soprattutto rivolto agli “ambiti socio-assistenziale Ci siamo guardati un po’ perplessi: e logistico, nei quali ci sia un chiaro quello che abbiamo visto in questi 8 la superiorità degli scout, che si san- riferimento ed attenzione alla per- giorni sono state tante carte, fax ed no adattare meglio, che sono più orsona con particolare riguardo alle e-mail, di tempo per pensare ce n’era ganizzati… Ripensando a questi casi esigenze dei più deboli”. Ma il set- davvero poco, e parlare di emozioni (pochi), sono ben contento che il mio tore EPC non interviene solo negli sembra un po’ fuori luogo. Prima di servizio sia stato piccolo e nascosto, eventi eccezionali: il suo compito è partire sapevamo che non si trattava e più volte mi è tornata in mente la di diffondere, nelle attività scout di un campo scout, che non avremmo raccomandazione di Gesù “Anche voi “ordinarie”, un’educazione alla pre- fatto esperienze forti di strada, di dite: siamo servi inutili, abbiamo fatto venzione e alla sicurezza. Questo incontri, di vita all’aria aperta, etc. quanto dovevamo fare (Lc, 17,10)”. attraverso delle attività dedicate a Ciononostante in questa settimana c’è tutte le fasce di età, e attraverso stato qualche momento in cui ci sia- in Abruzzo, ed è meglio così se non occasioni di formazione per capi e ragazzi. L’EPC è uno strumento immo chiesti “cosa ci facciamo qui?”. abbiamo ricavato nient’altro se non, portantissimo, che aiuta noi scout a Soprattutto quando l’aspetto istitu- come recita una nostra preghiera, rendere concreto, anche al di fuori zionale o di facciata toglieva risor- “un’occasione di fare un po’ di bene delle attività, il nostro motto: “Estote se al servizio per la gente (spostare ogni giorno”. parati”, “state pronti”. una tenda di pochi cm per l’arrivo del presidente regionale, perdere un giorno ad impaginare un elenco di numeri di telefono…) Forse è stato un ma necessario: ci siamo accorti che le montagne di carta che ci passavano per le mani parlavano di problemi reali delle persone ospitate nelle tendopoli, per questo abbiamo cercato di fare del nostro meglio, di sfruttare al massimo le nostre competenze, anche se questa gente l’abbiamo vista poco e non ci abbiamo parlato. Tra i volontari attorno a me ho visto persone operose ed umili, capaci di mettersi veramente in gioco. Qualche volta però mi è capitato di incontrare qualcuno che non vedeva l’ora di sentire una scossa di terremoto o che 3

L’Aquila<br />

tornerà a volare<br />

2<br />

di Stefania Fortunato<br />

Quando ho dato la mia disponibilità occhi aperti perché la paura è ancora<br />

per partire per L’Aquila il 6 aprile, è la compagna di tutti… B.P. ha detto:<br />

stato tutto molto semplice; ma quando gli scout sono passabili in un salotto,<br />

è stato il momento di dire “sì” e mi ma indispensabili in un naufragio. Al-<br />

è stato detto di fare lo zaino, mi è lora ci siamo chi<strong>est</strong>i a cosa serve uno<br />

mancata la voce e mi sono tremate le -<br />

gambe… Allora mi sono chi<strong>est</strong>a che dere al telefono o a compilare buoni<br />

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- carburante... Perché uno scout? Che<br />

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invece dovrebbe stare in mezzo alla<br />

volte io stessa l’ho detto ai miei ra- gente…. Ce lo siamo chi<strong>est</strong>i in molti.<br />

gazzi? Spesso rischiamo che qu<strong>est</strong>e <br />

parole rimangano un modo di dire, <br />

una frase fatta, che qualcuno ha detto idea di servizio lo scout anima i bam-<br />

100 anni fa, facendola diventare un bini nei campi o monta tende o si ren-<br />

motto. Io e Lorenzo abbiamo lasciato de utile in lavori manuali. Quello che<br />

per una settimana la vita quotidiana, siamo stati chiamati a fare noi è stato<br />

senza averlo programmato e senza di tutt’altra natura… ma ci è servito<br />

sapere davvero a cosa saremmo an- per renderci conto di cos’è la grandati<br />

incontro, per raggiungere Pianode macchina dei soccorsi e qual è il<br />

la, frazione a sud di L’Aquila, sede lavoro invisibile di centinaia di volon-<br />

- tari che g<strong>est</strong>iscono dietro le quinte la<br />

tivo Misto), dove si svolgono tutte le ricostruzione di una parvenza di nor-<br />

funzioni logistico-amministrative per malità nella vita di persone che hanno<br />

la g<strong>est</strong>ione di 23 tendopoli. Lorenzo una tenda comune al posto della casa<br />

era responsabile del sistema informa- e un tendone da sagra come sala da<br />

tico, mentre io ero addetta ai telefoni <br />

in segreteria: il mio compito era quel- di qu<strong>est</strong>a settimana vissuta quasi fuori<br />

lo di dare indicazioni più precise pos- -<br />

sibili a chi chiamava, fosse stato uno <br />

sfollato, il responsabile di un campo o fantasia con la quale abbiamo sapu-<br />

<br />

- to adattarci al continuo mutare della<br />

retto contatto con le persone , se non in situazione, delle esigenze e delle ri-<br />

quelle due occasioni in cui siamo stati chi<strong>est</strong>e... al di là della ventata di al-<br />

ospitati a pranzo nel Campo di Pianolegria e ilarità che abbiamo portato<br />

la. Lì abbiamo toccato con mano come e che ha rotto il clima teso di giornate<br />

funziona un campo e cont<strong>est</strong>ualizza- <br />

to tutte le richi<strong>est</strong>e che arrivavano al Sono tornata a casa con più domande<br />

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- di quelle che avevo quando sono par-<br />

ziani che dormono in tante tende blu, tita, ma più ricca di una ricchezza che<br />

ben organizzate e divise da ipoteti- <br />

che stradine che riprendono il nome modo… ora, più convinta che mai, se<br />

delle vie di una cittadina più o meno Qualcuno domani mi chiederà di par-<br />

distrutta. I bambini non se ne rendono tire so che risponderei senza esitare<br />

conto, gli adolescenti ironizzano con<br />

sarcasmo, gli adulti dormono con gli

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