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Fuori piove 36 Panorama Letture Marchiata a fuoco da un ripudio che si specchia nella via della salvezza la capacità indebolita dai tanti piedi mozzati stento a capire le contrapposizioni che abbattono nulla sconcerta la fine il tronco abbracciato all’albero i rami e le foglie sperse nell’universo interiore e fuori piove. Gironzolando Dopo essersi ripresentato con sberleffi e foschi scenari l’ineluttabile sipario si schiuse raccolse gli sghignazzi della prole che sulla terra azzoppata bofonchiava a stento penetrando nelle sue orecchie dalla bocca spalancata faceva uscire gemiti e sorrisi abbondanti a gesti e spruzzi. Se potessi insistere non mi sorprenderei di estrarre da questa mente altri pareggi ma i troncamenti strillano e il vuoto non si arrende. Il bacio Riti inebrianti incoraggiano i fatti quasi sempre prepotenti ai cancelli del nulla a guardia degli echi dove oscillano le opinioni sotto gli archi di poveri Cristi ai piedi degli opulenti senza aver marcato l’unica differenza che sta nell’atto spontaneo del bacio. Innocenza Se non fosse più possibile cosa cambierebbe in te in me nell’idea che di noi abbiamo misurandoci col mondo per la prima volta in fondo un’altra riflessione che si spalma nella mente sente e accoglie come un sasso battezzato in uno stagno accresce il sogno della fonte continua ad evitare toni sconvenienti discorsi duri per uomini apparenti bestemmiano in silenzio ad alta voce pregano di fronte ai loro figli non nati confondono l’ ambiguità con una questione di stato lo scandalo con nuovi foschi viaggi. La fine del sentiero Fissando il cielo ne parlo con gioia di questa fine che ha stregato l’amore che mi ha lasciato che mi ha tradito cambio casa cambio tutto solitario fra solitari dispiaciuto ma convinto andato e rimasto cammino per caso su questo grezzo pavimento che porta alla tua mano e la fine del sentiero si appoggia sul mio cuore. La speranza Gli occhi sciupati nel vuoto a fatica hanno riassunto l’antico, il poetico, l’unico e straordinario antagonismo della luce quando viene senza frastuono al di là di tutte le albe.
Mi sottraggo Sull’orizzonte lontano ho steso questi anni scoloriti mi affascinano ancora come un’aurora un tormento che brilla oggi mi sento di voler camminare senza toccare la terra bagnata nessuno mi conosce per strada il saluto alla New York. Parangal Sceso da talami pestiferi dimeno le falde in anonime improvvisate sopprimo servizievoli e zelanti “leccaleonti” lingue multiculturali di ultima generazione biforcute all’origine stentano a scrollarsi la puzza della patria ancor peggio se madre puttana di tutte le epoche. Senza una meta Pagine inguaiate di grande emancipazione corro per distese bonificate ascoltando gli uccelli alla radio senza compromessi ti abbraccio ancora non so se il ticchettio di questo orologio arrugginito renderà nostalgico il mio sentire. Stati baldracche Paradosso di date dalle morali sacre e profane con spavalda regolarità sventolano le bandiere puttane sulle altalene degli stati adulteri quisquiglie di caratteri spostano al largo dei battesimi l’offesa di chi è un altro. Letture Supplizio Fitte di frecce suggeriscono un groviglio di commenti attorno al senso del tempo prorompono pensieri ai margini sbiaditi di parole sconvolte incompleta la frase assorbe l’enorme quantità di zampilli che sgorgano impetuosi da essere un tormento. Sussulto Ogni tanto si interrompe il giorno chi crede non si circonda di gabbiani ma di sole enormi montagne da scalare ogniqualvolta tremano i polsi. Tutto passerà Quello che aspettavi la delusione per l’attimo che non hai colto. Tutto passerà sarà l’attimo di ieri che ti ha sorpreso impreparato. Tutto passerà quello che aspettavi è già lontano. Tutto passerà in un istante. Acqua su Marte Nessuna impronta che chiama immenso silenzio immenso e solo un momento un soffio di dolce candore che appaga lo slancio rimango rapito anch’io “trafitto da un raggio di sole”. Panorama 37
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Fuori piove<br />
36 <strong>Panorama</strong><br />
Letture<br />
Marchiata a fuoco<br />
da un ripudio che si specchia<br />
nella via della salvezza<br />
la capacità indebolita<br />
dai tanti piedi mozzati<br />
stento a capire<br />
le contrapposizioni che abbattono<br />
nulla sconcerta la fine<br />
il tronco abbracciato all’albero<br />
i rami e le foglie<br />
sperse nell’universo interiore<br />
e fuori piove.<br />
Gironzolando<br />
Dopo essersi ripresentato<br />
con sberleffi e foschi scenari<br />
l’ineluttabile sipario si schiuse<br />
raccolse gli sghignazzi della prole<br />
che sulla terra azzoppata<br />
bofonchiava a stento<br />
penetrando nelle sue orecchie<br />
dalla bocca spalancata<br />
faceva uscire gemiti<br />
e sorrisi abbondanti<br />
a gesti e spruzzi.<br />
Se potessi insistere<br />
non mi sorprenderei di estrarre<br />
da questa mente altri pareggi<br />
ma i troncamenti strillano<br />
e il vuoto non si arrende.<br />
Il bacio<br />
Riti inebrianti<br />
incoraggiano i fatti<br />
quasi sempre prepotenti<br />
ai cancelli del nulla<br />
a guardia degli echi<br />
dove oscillano le opinioni<br />
sotto gli archi di poveri Cristi<br />
ai piedi degli opulenti<br />
senza aver marcato l’unica differenza<br />
che sta<br />
nell’atto spontaneo del bacio.<br />
Innocenza<br />
Se non fosse più possibile<br />
cosa cambierebbe<br />
in te in me<br />
nell’idea che di noi abbiamo<br />
misurandoci col mondo<br />
per la prima volta in fondo<br />
un’altra riflessione<br />
che si spalma nella mente<br />
sente e accoglie<br />
come un sasso<br />
battezzato in uno stagno<br />
accresce il sogno della fonte<br />
continua ad evitare toni sconvenienti<br />
discorsi duri per uomini apparenti<br />
bestemmiano in silenzio<br />
ad alta voce pregano<br />
di fronte ai loro figli non nati<br />
confondono l’ ambiguità<br />
con una questione di stato<br />
lo scandalo<br />
con nuovi foschi viaggi.<br />
La fine del sentiero<br />
Fissando il cielo<br />
ne parlo con gioia<br />
di questa fine<br />
che ha stregato l’amore<br />
che mi ha lasciato<br />
che mi ha tradito<br />
cambio casa<br />
cambio tutto<br />
solitario fra solitari<br />
dispiaciuto ma convinto<br />
andato e rimasto<br />
cammino per caso<br />
su questo grezzo pavimento<br />
che porta alla tua mano<br />
e la fine del sentiero<br />
si appoggia sul mio cuore.<br />
La speranza<br />
Gli occhi sciupati nel vuoto<br />
a fatica hanno riassunto<br />
l’antico, il poetico,<br />
l’unico e straordinario<br />
antagonismo della luce<br />
quando viene<br />
senza frastuono<br />
al di là<br />
di tutte le albe.