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15.06.2013 Views

78 Donatella Bontempi PAESAGGI DELLA MEMORIA. Botanica funeraria nel Cimitero della Villetta a Parma individuale: ad esempio ba esimo, passaggio all’età adulta, matrimonio. In ciascuno di ques si dis nguono tre fasi: di separazione/preliminari, di margine/liminari, di aggregazione/postliminari. È interessante notare come spesso l’immagine di una ‘morte’ sia presente nella prima fase, come visualizzazione del distacco dalla vecchia condizione per entrare in quella nuova (anche il ba esimo è la ‘morte al peccato per risorgere a vita nuova’). In ambito funerario, i primi riguardano la preparazione ed il trasporto del corpo, per prendere coscienza dell’avvenuto decesso; i secondi consistono nella cerimonia vera e propria no alla sepoltura o dispersione delle ceneri; gli ul mi comprendono il periodo successivo, no all’esaurimento del lu o e la reintegrazione dei vivi nella società. Tenendo presente questa scansione, in cui si fa rientrare la cura del sepolcro che può durare anche per un cospicuo numero di anni, si presenta di seguito una ricognizione dei momen e delle modalità in cui il mondo vegetale entra a far parte del rito di passaggio, cercando di riallacciarsi alle sue origini e mo vazioni storiche. Fig. 3.15 - Proiezioni ortogonali di piccolo carro funebre ele rico, des nato agli spostamen all’interno del cimitero, decorato con corone di ori. [da AUZELLE pag. 294]

Parte prima. Migrazioni lessicali dall’arte dei giardini 79 Capitolo 3. Alcune ri essioni sulla parola verde Gli elemen del rito: segnale, addobbo e o erta oreale Fin dall’an chità, in numerose culture i ori accompagnano i diversi momen del rito funebre, con funzione di partecipazione al lu o o di onoranza, esprimendo inoltre con la loro deperibilità la fragilità della vita. È tu avia di coltoso risalire alle mo vazioni ‘originarie’ della scelta della vegetazione per esprimere questa simbologia, codi cata dai tes di origra a che descrivono i messaggi simbolici associa al linguaggio dei ori. Le opere di cara ere storico o sociale che a rontano le consuetudini ed i ri funerari delle diverse culture si so ermano sulla descrizione del modo in cui il ore può entrare a far parte della cerimonia, ma l’origine di questa pra ca è data per scontata. Anche nella saggis ca dedicata alle nuove ritualità e stru ure per il commiato, sono episodici gli accenni alla consuetudine di o rire ori al defunto. Gli adde del se ore propongono varietà di addobbi oreali della camera ardente, del cofano e del carro funebre, fornendo al parente che organizza la cerimonia o all’amico che ‘fa visita’ una guida nella scelta delle essenze adeguate e dei i messaggi scri da associarvi. Se originariamente alla ritualità soggiaceva una simbologia, oggi se ne è in gran parte persa memoria, sos tuita da ges ssa dalla formalità del cerimoniale. In proposito, negli Appara è stato raccolto un glossario delle essenze vegetali in qualche modo legate ai costumi funerari con la rela va genesi delle simbologie. Si propone una classi cazione delle forme derivan dai diversi ruoli svol dai ori all’interno del rito funebre dall’an chità ad oggi, in tre casi: il segnale, l’addobbo e l’o erta oreale. il termine segnale raggruppa le forme in cui un esemplare del mondo vegetale è adoperato per annunciare l’avvenuto decesso all’interno di una casa. Già nell’an chità classica si era soli porre una frasca di cipresso all’ingresso dell’abitazione del deceduto, in segno di lu o 39 . In ambito anglosassone, si chiama Door badge, traducibile con ‘insegna’, il ramo o mazzolino orito, anche con nastro a lu o, che si pone sulla porta di una casa dove è morto qualcuno. Lo stesso termine indica anche il occo rosa o azzurro (Baby door badge) che annuncia una nascita, con evidente assonanza di signi ca . In Italia si usa invece porre un cavalle o che regge la coccarda funebre, coccarda in sto a di grandi dimensioni nel cui centro si a gge un manifesto per il defunto e/o immagini sacre. Qui, il ore si ritrova eventualmente ra gurato con solo scopo ornamentale.

Parte prima. Migrazioni lessicali dall’arte dei giardini 79<br />

Capitolo 3. Alcune ri essioni sulla parola verde<br />

Gli elemen del rito: segnale, addobbo e o erta oreale<br />

Fin dall’an chità, in numerose culture i ori accompagnano i diversi momen<br />

del rito funebre, con funzione di partecipazione al lu o o di onoranza, esprimendo<br />

inoltre con la loro deperibilità la fragilità della vita. È tu avia di coltoso risalire<br />

alle mo vazioni ‘originarie’ della scelta della vegetazione per esprimere questa<br />

simbologia, codi cata dai tes di origra a che descrivono i messaggi simbolici<br />

associa al linguaggio dei ori. Le opere di cara ere storico o sociale che a rontano<br />

le consuetudini ed i ri funerari delle diverse culture si so ermano sulla descrizione<br />

del modo in cui il ore può entrare a far parte della cerimonia, ma l’origine di questa<br />

pra ca è data per scontata. Anche nella saggis ca dedicata alle nuove ritualità<br />

e stru ure per il commiato, sono episodici gli accenni alla consuetudine di o rire<br />

ori al defunto. Gli adde del se ore propongono varietà di addobbi oreali della<br />

camera ardente, del cofano e del carro funebre, fornendo al parente che organizza<br />

la cerimonia o all’amico che ‘fa visita’ una guida nella scelta delle essenze adeguate<br />

e dei i messaggi scri da associarvi. Se originariamente alla ritualità soggiaceva una<br />

simbologia, oggi se ne è in gran parte persa memoria, sos tuita da ges ssa dalla<br />

formalità del cerimoniale. In proposito, negli Appara è stato raccolto un glossario<br />

delle essenze vegetali in qualche modo legate ai costumi funerari con la rela va<br />

genesi delle simbologie.<br />

Si propone una classi cazione delle forme derivan dai diversi ruoli svol dai ori<br />

all’interno del rito funebre dall’an chità ad oggi, in tre casi: il segnale, l’addobbo e<br />

l’o erta oreale.<br />

il termine segnale raggruppa le forme in cui un esemplare del mondo vegetale è<br />

adoperato per annunciare l’avvenuto decesso all’interno di una casa. Già nell’an chità<br />

classica si era soli porre una frasca di cipresso all’ingresso dell’abitazione del<br />

deceduto, in segno di lu o 39 . In ambito anglosassone, si chiama Door badge,<br />

traducibile con ‘insegna’, il ramo o mazzolino orito, anche con nastro a lu o, che si<br />

pone sulla porta di una casa dove è morto qualcuno. Lo stesso termine indica anche<br />

il occo rosa o azzurro (Baby door badge) che annuncia una nascita, con evidente<br />

assonanza di signi ca . In Italia si usa invece porre un cavalle o che regge la coccarda<br />

funebre, coccarda in sto a di grandi dimensioni nel cui centro si a gge un manifesto<br />

per il defunto e/o immagini sacre. Qui, il ore si ritrova eventualmente ra gurato<br />

con solo scopo ornamentale.

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