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Donatella Bontempi<br />

PAESAGGI DELLA MEMORIA. Botanica funeraria nel Cimitero della Villetta a Parma<br />

dispersione delle ceneri, le sistemazioni paesaggis che rientrano nelle proposte<br />

dei proge s in risposta ad una richiesta legi ma della società. Anche in Italia, il<br />

‘nuovo’ cimitero è proge ato da archite paesaggis , agronomi e giardinieri come<br />

un parco pubblico, cercando di ricreare l’atmosfera d’oltralpe, dove presso le tombe<br />

si passeggia, si legge un libro, si portano i bambini, si fa un pic-nic.<br />

L’analogo inglese green cemetery signi ca invece ‘verde’ nel signi cato di<br />

‘ecologico’ (si dice anche ecocemetery, natural cemetery o conserva on cemetery),<br />

signi ca vo dell’indirizzo ambientalista della società. Si tra a di un cimitero ‘naturale’,<br />

‘ambientalista’, ‘ecosostenibile’ che promuove pra che di sepoltura ecocompa bili.<br />

Le mo vazioni e le pra che di questa realtà ormai consolidata sono quasi sconosciute<br />

in Italia al di fuori delle associazioni ecologiste 27 .<br />

Sia la sepoltura tradizionale che la cremazione consumano notevoli risorse e<br />

materie prime e producono rilevan quan tà di ri u . La tanatoprassi e la cosmesi<br />

post-mortem fanno uso di un uido per imbalsamare che, nonostante contenga<br />

sostanze chimiche tossiche, negli Sta Uni è u lizzato quasi sempre per una<br />

migliore presentazione del corpo e per conferirgli un aspe o ‘naturale’ 28 . Oltre alla<br />

produzione delle bare e delle urne, delle tombe e dei rela vi accessori, per quanto<br />

riguarda la sepoltura si devono considerare nel computo energe co anche gli anni<br />

di manutenzione e pulizia del monumento e del decoro vegetale (specialmente<br />

in America, piantato, irrigato e fer lizzato in abbondanza). Se all’inumazione in<br />

terra si sos tuisce poi la tumulazione, i tempi si allungano ed il costo ambientale<br />

aumenta. A sua volta la cremazione, scelta da sempre più persone inappagate della<br />

sepoltura tradizionale anche perché considerata più conveniente ed ecologica,<br />

durante il suo processo di po industriale consuma notevoli quan tà di carburante,<br />

pur considerando che le nuove tecnologie abbiano rido o al minimo, non potendole<br />

però azzerare, le emissioni nocive.<br />

Un’altra ques one che sta diventando pressante è il problema del suolo consumato<br />

per le sepolture, anzitu o nei cimiteri dei grandi centri urbani, anche perché,<br />

indipendentemente dall’estensione del territorio, non tu i terreni sono idonei alla<br />

sepoltura, favorendo una rapida decomposizione dei res . Numerose associazioni si<br />

sono fa e portavoce del mo o ‘Save Land for the Living’, proponendo di risolvere il<br />

problema in diversi modi. Anzitu o, spingendo per la cremazione: in America, dove nel<br />

2005 era ado ata da un terzo dei decedu , ‘risparmiare terra’ è la seconda mo vazione<br />

di scelta, preceduta da mo vi di costo inferiore e seguita dall’allentamento delle<br />

restrizioni religiose. Anche il successivo spargimento delle ceneri o la domiciliazione

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