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58 Donatella Bontempi PAESAGGI DELLA MEMORIA. Botanica funeraria nel Cimitero della Villetta a Parma NOTE AL CAPITOLO 2 1 “Un giardiniere mi fa osservare come soltanto in autunno si percepisce il vero colore degli alberi. In primavera l’abbondanza di cloro lla dona loro, a tu , una livrea verde. A se embre inoltrato, si rivelano rives dei loro colori speci ci, la betulla bionda e dorata, l’acero giallo - arancio - rosso, il rovere colore del bronzo e del ferro” citazione da Marguerite Yourcenar, Écrit dans un jardin, 1980. 2 Cit. da Geo ery Jellicoee in Andrea Vige , L’evoluzione del verde cimiteriale, 2006, che parla di “manutenzione con nua, oneri eterni”. Anche Aimaro Isola in Lucia Milone, op. cit., p.120: “A me, ciò che più interessa è giocare con questo elemento un po’ imprevedibile, che è il verde, la natura... la pianta, capire che cosa capiterà a questo ore, se verrà mantenuto sulla terra ecc. ecc. e quindi questa miscela di tu e queste cose ina ese è forse quello che più ci intriga”. 3 Cit. da Laura Bertolaccini, Ci à e cimiteri, 2004, citata in Milone, op. cit., pp.11-12. 4 Cfr. Luigi La ni, L’albero nei recin cimiteriali tra cultura nordica e cultura mediterranea, in A del Convegno L’albero nell’ambiente urbano, 2007; Alessandro Del Bufalo, La porta del giardino dei silenziosi, 1992, p.39. 5 Cit. da Alessandro Del Bufalo, op. cit., p.39. 6 Cfr. Lucia Impelluso, op. cit., p.6, e anche Lucia Milone, op. cit., pp.48-52. 7 Cfr. Dario Banaudi, Il giardino come luogo dei simboli, in Varon, op. cit., p.39. Il vegetale non è l’unico materiale cos tuente del linguaggio del giardino, ma si accosta alla pietra/terra, all’acqua, al metallo per costruire un linguaggio complesso e simbolico. Ad esempio nel labirinto è più importante il signi cato, del materiale con cui è realizzato. 8 Cit. da Bernardo Secchi, Toscana felix, in CASABELLA 536/1987 p.16 a proposito degli elemen vegetali che connotano la campagna senese e le loro combinazioni composi ve. 9 Cfr. Lucia Milone, op. cit., pp.70-71. 10 Cfr. Lucia Impelluso, op. cit., p.6 e Lucia Milone, op. cit., pp.20-22. 11 I tes di riferimento sono numerosi, ad esempio M. Boriani e L. Scazzosi, Il giardino e il tempo: Conservazione e manutenzione delle archite ure vegetali, 1992 raccoglie i contribu di diversi studiosi e chiarisce il panorama complessivo delle problema che. 12 Anche in Pia Pera, Antonio Perazzi, Contro il giardino, 2007, si ribadisce il conce o della generosità del giardiniere e il cambiamento di a eggiamento contemporaneo. 13 Cfr. Lucia Milone, op. cit., p.68-75 e Marisa Ma oli, Lungo il percorso dell’archite ura del paesaggio con alcuni riferimen a esperienze di intervento urbano, in Varon, op. cit., p.67. 14 Fon : Lucia Milone, op. cit., p.34; Lucia Impelluso, op. cit., p.130-134; Arte topiaria, in www. cupressus.it. Cfr. Margherita Azzi Visen ni, Topiaria, 2004. 15 Cfr. Lucia Impelluso, op. cit., pp.194-199. 16 Cfr. Lucia Impelluso, op. cit., pp.213-216. 17 Cfr. Lucia Impelluso, op. cit., p.172 e Lucia Milone, op. cit., p.38. 18 Fon : Lucia Milone, op. cit., p.33-37 e 53-55; Alessandro Del Bufalo, op. cit., p.13; Paola Caselli, Il giardino islamico: dagli arche pi ai modelli, in Cellini e Sabella, op. cit., pp.91-97. 19 Cfr. Lucia Impelluso, op. cit., p.324. 20 Cfr. Lucia Impelluso, op. cit., pp.325-328. 21 Fon : Lucia Milone, op. cit., p.37 e 56; Lucia Impelluso, op. cit., pp.127; Alain Roger, op. cit., pp.29 segg; Paolo Vi a, Il paesaggio: Una storia fra natura e archite ura, 2005, pp.86-87. 22 Cit. da Lucia Impelluso, op. cit., p.6.

Parte prima. Migrazioni lessicali dall’arte dei giardini 59 Capitolo 2. Natura addomes cata: il “materiale vegetale” 23 Cfr. Lucia Milone, op. cit., p.38-39 e Francesco Cellini, Note sul conce o di spazio, in Cellini e Sabella, op. cit., p.16-17. 24 Cfr. Lucia Milone, op. cit., p.39-40 e Francesco Cellini, Note sul conce o di spazio cit., pp.18-19. 25 Fon : Franco Panzini, Per i piaceri del popolo, 1993; Valen na Sabella, Il parco urbano inglese dell’O ocento, in Cellini e Sabella, op. cit., pp.43-50; Maria Luisa Felli, Il parco urbano dell’O ocento: la Francia, in Cellini e Sabella, op. cit., pp.51-58. 26 Cfr. Giovanni Ascarelli, Ci à e verde, antagonismi metropolitani, 1997, pp.9-10. La presenza dell’amministrazione statale è fondamentale e conferisce grandiosità agli interven per la possibilità di concedere o espropriare tenute vaste. Cfr. Franco Panzini, op. cit. 27 Cit. da J. M. Morel, Theorie des jardins, p.176, in Panzini, op. cit., p.122-123. 28 Cfr. Giovanni Ascarelli, op. cit., p.15 e Franco Panzini, op. cit., p.246. 29 Cfr. Lucia Milone, op. cit., p.40. 30 Cfr. Giovanni Ascarelli, op. cit., pp.20-22. 31 Cfr. Giovanni Ascarelli, op. cit., pp.17-19. 32 Cfr. Giovanni Ascarelli, op. cit., pp.25-27; p.83 e Franco Panzini, op. cit., p.127 e 136. 33 Fon : Alain Roger, op. cit., p.34-35 e 39; Franco Panzini, op. cit., p.178; Francesco Cellini, Note sul conce o di spazio cit., pp.19-23. A volte è chiamato anche giardino paesis co, ma la de nizione è inesa a se ci si a ene alla dicotomia paese-paesaggio esposta da Roger. 34 Cit. da Melchiorre Cesaro in Luigi La ni, Cimiteri e giardini, 1994, p.80; cfr. Lucia Impelluso, op. cit., pp.329-335. 35 Fon : Lucia Milone, op. cit., p.28 e 40-41; Francesco Cellini, Note sul conce o di spazio cit., pp.19- 23. Giovanni Ascarelli, op. cit., p.10; Franco Panzini, op. cit., p.163. 36 Cit. da Alexander Pope, proge sta del primo giardino paesaggis co inglese nella sua villa di Twickenham, citato in Cellini, Note sul conce o di spazio cit., p.19. 37 Cfr. Lucia Milone, op. cit., p.43. 38 Cfr. Lucia Milone, op. cit., p.64; Francesco Cellini, Note sul conce o di spazio cit., p.23. 39 Cfr. Franco Panzini, op. cit., p.181 e Giuseppe Strappa, I cimiteri, in Carbonara, Archite ura pra ca, 1989, pp.537-538. 40 Cfr. Franco Panzini, op. cit., pp.162-165 e 248 e Giovanni Ascarelli, op. cit., pp.12-13. È chiamato anche jardin euriste so olineando l’a enzione per il giardinaggio. 41 Cfr. Franco Panzini, op. cit., pp.195-196. 42 Cit. da Boitard, Manuel de l’architecte des jardins ou l’art de les composer et de les décorer, 1854, citato in Panzini, op. cit., p.196. 43 Cfr. Lucia Milone, op. cit., p.62. 44 Cfr. S.N., La ci à dei mor cit., pp.21-22. 45 Cfr. Alain Roger, op. cit., p.65 segg. e Paolo Vi a, op. cit., pp. 217-224. La teorizzazione si deve all’inglese Burke. 4 Cfr. Lucia Milone, op. cit., pp.22-24. Se ne richiamano qui solo gli aspe u li a de nire il parallelo con i proge che, in ambito cimiteriale, hanno avuto questo appella vo, senza addentrarsi in ques oni cri che e storiogra che. Sono infa i temi del rapporto con la natura ad essere ripresi nei proge funerari, mentre non può essere accolto il conce o di transitorietà e performance ar s ca. 47 Cit. da Mircea Eliade, da Emanuela De Leo, op. cit., p.25. 48 Questo modo di comunicazione, legato prevalentemente ai sen men , ha il suo massimo

Parte prima. Migrazioni lessicali dall’arte dei giardini 59<br />

Capitolo 2. Natura addomes cata: il “materiale vegetale”<br />

23 Cfr. Lucia Milone, op. cit., p.38-39 e Francesco Cellini, Note sul conce o di spazio, in Cellini e<br />

Sabella, op. cit., p.16-17.<br />

24 Cfr. Lucia Milone, op. cit., p.39-40 e Francesco Cellini, Note sul conce o di spazio cit., pp.18-19.<br />

25 Fon : Franco Panzini, Per i piaceri del popolo, 1993; Valen na Sabella, Il parco urbano inglese<br />

dell’O ocento, in Cellini e Sabella, op. cit., pp.43-50; Maria Luisa Felli, Il parco urbano dell’O ocento: la<br />

Francia, in Cellini e Sabella, op. cit., pp.51-58.<br />

26 Cfr. Giovanni Ascarelli, Ci à e verde, antagonismi metropolitani, 1997, pp.9-10. La presenza<br />

dell’amministrazione statale è fondamentale e conferisce grandiosità agli interven per la possibilità di<br />

concedere o espropriare tenute vaste. Cfr. Franco Panzini, op. cit.<br />

27 Cit. da J. M. Morel, Theorie des jardins, p.176, in Panzini, op. cit., p.122-123.<br />

28 Cfr. Giovanni Ascarelli, op. cit., p.15 e Franco Panzini, op. cit., p.246.<br />

29 Cfr. Lucia Milone, op. cit., p.40.<br />

30 Cfr. Giovanni Ascarelli, op. cit., pp.20-22.<br />

31 Cfr. Giovanni Ascarelli, op. cit., pp.17-19.<br />

32 Cfr. Giovanni Ascarelli, op. cit., pp.25-27; p.83 e Franco Panzini, op. cit., p.127 e 136.<br />

33 Fon : Alain Roger, op. cit., p.34-35 e 39; Franco Panzini, op. cit., p.178; Francesco Cellini, Note sul<br />

conce o di spazio cit., pp.19-23. A volte è chiamato anche giardino paesis co, ma la de nizione è inesa a<br />

se ci si a ene alla dicotomia paese-paesaggio esposta da Roger.<br />

34 Cit. da Melchiorre Cesaro in Luigi La ni, Cimiteri e giardini, 1994, p.80; cfr. Lucia Impelluso, op.<br />

cit., pp.329-335.<br />

35 Fon : Lucia Milone, op. cit., p.28 e 40-41; Francesco Cellini, Note sul conce o di spazio cit., pp.19-<br />

23. Giovanni Ascarelli, op. cit., p.10; Franco Panzini, op. cit., p.163.<br />

36 Cit. da Alexander Pope, proge sta del primo giardino paesaggis co inglese nella sua villa di<br />

Twickenham, citato in Cellini, Note sul conce o di spazio cit., p.19.<br />

37 Cfr. Lucia Milone, op. cit., p.43.<br />

38 Cfr. Lucia Milone, op. cit., p.64; Francesco Cellini, Note sul conce o di spazio cit., p.23.<br />

39 Cfr. Franco Panzini, op. cit., p.181 e Giuseppe Strappa, I cimiteri, in Carbonara, Archite ura<br />

pra ca, 1989, pp.537-538.<br />

40 Cfr. Franco Panzini, op. cit., pp.162-165 e 248 e Giovanni Ascarelli, op. cit., pp.12-13. È chiamato<br />

anche jardin euriste so olineando l’a enzione per il giardinaggio.<br />

41 Cfr. Franco Panzini, op. cit., pp.195-196.<br />

42 Cit. da Boitard, Manuel de l’architecte des jardins ou l’art de les composer et de les décorer, 1854,<br />

citato in Panzini, op. cit., p.196.<br />

43 Cfr. Lucia Milone, op. cit., p.62.<br />

44 Cfr. S.N., La ci à dei mor cit., pp.21-22.<br />

45 Cfr. Alain Roger, op. cit., p.65 segg. e Paolo Vi a, op. cit., pp. 217-224. La teorizzazione si deve<br />

all’inglese Burke.<br />

4 Cfr. Lucia Milone, op. cit., pp.22-24. Se ne richiamano qui solo gli aspe u li a de nire il parallelo<br />

con i proge che, in ambito cimiteriale, hanno avuto questo appella vo, senza addentrarsi in ques oni<br />

cri che e storiogra che. Sono infa i temi del rapporto con la natura ad essere ripresi nei proge funerari,<br />

mentre non può essere accolto il conce o di transitorietà e performance ar s ca.<br />

47 Cit. da Mircea Eliade, da Emanuela De Leo, op. cit., p.25.<br />

48 Questo modo di comunicazione, legato prevalentemente ai sen men , ha il suo massimo

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