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15.06.2013 Views

50 Donatella Bontempi PAESAGGI DELLA MEMORIA. Botanica funeraria nel Cimitero della Villetta a Parma Anche il giardino moderno/contemporaneo 37 , spesso condizionato dall’esiguità di spazio a disposizione, si avvale di accorgimen a ad allargare le visuali anche non riprendendo gli altri elemen dello s le pi oresco: percorsi tortuosi, ricchezza di elemen decora vi, percezioni parziali e deformate dello spazio, ecle cità di s le no al decostru vismo e alla sperimentazione. L’uso accorto di cor ne e bordure realizzate con siepi e arbus consente di sfru are al meglio gli spazi e creare giochi prospe ci e for impa ‘archite onici’ con poco ingombro. Lancelot Brown, paesaggista allievo di Kent, me e a punto una tecnica peculiare chiamata Bel ng-chomping-do ng (cingere-ammucchiare-punteggiare 38 ) cara erizzata da linee boschive con nue, presenze scultoree di gruppi di vegetazione, essenze rigogliose ed isolate. L’e e o è austero, pacato e solenne, in una ‘eroicizzazione’ degli elemen consue della campagna. Estremizzazione del giardino pi oresco, no all’idea di scon nare in un ‘paesaggio giardinieris co’, è la teoria del Forest o Rural garden elaborata da Stephen Switzer nel 1718 39 nell’intento di trasformare in parchi interi fondi agricoli, senza recinzioni o perimetrazioni, per quanto ampie. Vaste porzioni di territorio lasciate in uno stato apparentemente incontaminato sono des nate alla vista ed al passeggio, per dile o. È assecondato l’andamento orogra co del terreno, il muro di con ne è sos tuito da fossa maschera , gli alberi non sono pota . Ciò in opposizione agli spazi chiusi e geometrici, dove la natura è forzata alle necessità di composizione. Si de nisce infa ‘giardiniere naturale’, anche se alla ne il suo proge o somiglia al parco di Versailles. FIGG. 2.27-28 Due versioni del cimitero di Norwood che mostrano le di erenze tra la sistemazione pi oresca e gardenesque, chiamate ‘Pleasure Ground Style’ e ‘Cemetery Style’, da Loudon. [da CURL pag. 257-258]

Parte prima. Migrazioni lessicali dall’arte dei giardini 51 Capitolo 2. Natura addomes cata: il “materiale vegetale” Gardenesque Teorizzato da Loudon ad inizio O ocento 40 , è de nito come l’evoluzione del giardinaggio a comprendere ni ar s ci, so o l’in uenza della crescita di interesse per il giardinaggio, l’or coltura e la botanica e sostenuto dall’idea che l’arte, nonostante imi la natura, non debba confondersi con essa, bensì valorizzare le proprietà stru urali e composi ve della vegetazione. La composizione generale segue il pi oresco, ma le singole par sono virtuosismi di giardinaggio con specie di interesse botanico apprezzabili da vicino. Gli arboretum, parchi pubblici cos tui da collezioni botaniche, sono la massima espressione di ques principi. Le cara eris che principali sono l’ar s cità (riconoscibilità dell’intervento, complessità ornamentale e di colori), l’unità di espressione (gerarchizzazione dei percorsi), la varietà (composizione per scene), la relazione (principio di successione ordinata). Gli elemen composi vi tornano ad essere più leggibili e gli spazi ad essere specializza , come parterres ori , terrazzamen , percorsi sopraeleva . Loudon e Paxton sono gli autori per eccellenza dei parchi popolari di epoca vi oriana seguendo questo s le che perme e di coniugare diverse funzioni: ricrea va (passeggiate e contemplazione), spor va (esercizio e gioco), dida ca (educazione a raverso le piante). Il secondo è però più imprenditoriale e sfru a il valore aggiunto o erto dal parco per collocare ville lussuose, passeggiate per carrozze, aree gioco (come a Birkenhead).

Parte prima. Migrazioni lessicali dall’arte dei giardini 51<br />

Capitolo 2. Natura addomes cata: il “materiale vegetale”<br />

Gardenesque<br />

Teorizzato da Loudon ad inizio O ocento 40 , è de nito come l’evoluzione del<br />

giardinaggio a comprendere ni ar s ci, so o l’in uenza della crescita di interesse<br />

per il giardinaggio, l’or coltura e la botanica e sostenuto dall’idea che l’arte,<br />

nonostante imi la natura, non debba confondersi con essa, bensì valorizzare le<br />

proprietà stru urali e composi ve della vegetazione. La composizione generale<br />

segue il pi oresco, ma le singole par sono virtuosismi di giardinaggio con<br />

specie di interesse botanico apprezzabili da vicino. Gli arboretum, parchi pubblici<br />

cos tui da collezioni botaniche, sono la massima espressione di ques principi. Le<br />

cara eris che principali sono l’ar s cità (riconoscibilità dell’intervento, complessità<br />

ornamentale e di colori), l’unità di espressione (gerarchizzazione dei percorsi), la<br />

varietà (composizione per scene), la relazione (principio di successione ordinata). Gli<br />

elemen composi vi tornano ad essere più leggibili e gli spazi ad essere specializza ,<br />

come parterres ori , terrazzamen , percorsi sopraeleva . Loudon e Paxton sono gli<br />

autori per eccellenza dei parchi popolari di epoca vi oriana seguendo questo s le che<br />

perme e di coniugare diverse funzioni: ricrea va (passeggiate e contemplazione),<br />

spor va (esercizio e gioco), dida ca (educazione a raverso le piante). Il secondo è<br />

però più imprenditoriale e sfru a il valore aggiunto o erto dal parco per collocare<br />

ville lussuose, passeggiate per carrozze, aree gioco (come a Birkenhead).

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