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48 Donatella Bontempi PAESAGGI DELLA MEMORIA. Botanica funeraria nel Cimitero della Villetta a Parma FIG. 2.23 ‘Fabbriche per l’ornamento dei giardini’ da Thouin, 1820. Si notano i monumen classici, tombe, sarcofaghi ed urne. [da CONAN tav. 144] FIG. 2.24 Parco inglese di Monaco, 1806. [da VERCELLONI tav. 139] FIG. 2.25 Disegno esplica vo della di erenza tra naturale e pi oresco, da Loudon, 1806. [da VERCELLONI tav. 151] FIG. 2.26 Giardino pi oresco in cui la disposizione delle piante crea e e prospe ci ed illusioni o che. [da CONAN tav. 9]

Parte prima. Migrazioni lessicali dall’arte dei giardini 49 Capitolo 2. Natura addomes cata: il “materiale vegetale” enfa zzano la percezione dell’orogra a del luogo. Nell’ideale fusione tra il parco e la campagna circostante, le recinzioni sono mascherate o sos tuite da fossa (haha, ovvero mure di contenimento scava in un fossato asciu o che creano una sorta di recinzione invisibile). Elemen di spicco sono i bosche (spesso con arbus alla base per nasconderne i tronchi ed accentuare l’e e o massivo piu osto che i singoli esemplari) che fungono da ltri e separatori degli spazi aper e da a cintura verso il perimetro esterno, le radure erbose, i laghe , i torrentelli, i viali. Sono spesso presen un giardino orito o un arboreto. È contemplato un uso completo dell’acqua come materiale dinamico, dallo zampillo allo stagno, e gli usi di erenzia corrispondono a diverse vedute lungo il percorso. Per quanto riguarda gli elemen archite onici, sono ogge o di notevole interesse i gazebo, i tempie , le serre, dispos lungo i percorsi in posizione a entamente proge ata per alludere ai sen men di una cultura este ca per la quale il pi oresco, la rovina gurata, l’eso co ed il naturalis co fantas co comunicano un senso di appartenenza armoniosa e non dominatrice dell’uomo al mondo naturale. Sono molto studia il rapporto luce/ombra, il colore, i coni visuali, anche se a volte la bellezza, grandezza e varietà delle diverse scene sono perseguite con scarsa a enzione per l’unitarietà e l’u lità dell’insieme.

Parte prima. Migrazioni lessicali dall’arte dei giardini 49<br />

Capitolo 2. Natura addomes cata: il “materiale vegetale”<br />

enfa zzano la percezione dell’orogra a del luogo. Nell’ideale fusione tra il parco e<br />

la campagna circostante, le recinzioni sono mascherate o sos tuite da fossa (haha,<br />

ovvero mure di contenimento scava in un fossato asciu o che creano una<br />

sorta di recinzione invisibile). Elemen di spicco sono i bosche (spesso con arbus<br />

alla base per nasconderne i tronchi ed accentuare l’e e o massivo piu osto che i<br />

singoli esemplari) che fungono da ltri e separatori degli spazi aper e da a cintura<br />

verso il perimetro esterno, le radure erbose, i laghe , i torrentelli, i viali. Sono<br />

spesso presen un giardino orito o un arboreto. È contemplato un uso completo<br />

dell’acqua come materiale dinamico, dallo zampillo allo stagno, e gli usi di erenzia<br />

corrispondono a diverse vedute lungo il percorso.<br />

Per quanto riguarda gli elemen archite onici, sono ogge o di notevole interesse<br />

i gazebo, i tempie , le serre, dispos lungo i percorsi in posizione a entamente<br />

proge ata per alludere ai sen men di una cultura este ca per la quale il pi oresco,<br />

la rovina gurata, l’eso co ed il naturalis co fantas co comunicano un senso di<br />

appartenenza armoniosa e non dominatrice dell’uomo al mondo naturale. Sono molto<br />

studia il rapporto luce/ombra, il colore, i coni visuali, anche se a volte la bellezza,<br />

grandezza e varietà delle diverse scene sono perseguite con scarsa a enzione per<br />

l’unitarietà e l’u lità dell’insieme.

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