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42 Donatella Bontempi PAESAGGI DELLA MEMORIA. Botanica funeraria nel Cimitero della Villetta a Parma sull’edi cato, anche se rimane l’idea di un paesaggio ar ciale, ricostruito mediante elemen naturali quali l’acqua e la vegetazione. Nel Seicento invece le stesse forme de nite in modo quasi ‘archite onico’ sono u lizzate come vere e proprie scenogra e. Alla francese Il giardino formale in Francia 24 riprende stre amente i cara eri dell’omonimo italiano, ma acquisisce una maggiore grandiosità grazie alla possibilità di dilatarsi nello spazio come ‘parco territoriale’, grazie alla morfologia pianeggiante del terreno. I principali elemen innova vi sono le aiuole à broderie e i treillages che stru urano gallerie o padiglioni verdi per e e di marcata scenogra a. L’acqua è u lizzata per suggerire l’estensione, mentre boschi in contrasto delimitano i con ni. La natura viene le a secondo la loso a cartesiana con una marcata geometrizzazione: il gusto per la grandiosità viene espresso tramite un’accentuata profondità delle visuali fortemente direzionate e prospe ve ver ginose suggerite dalla stru urazione con assi radiali che tendono all’in nito. Sono materializza i conce di costruzione della visione no alla realizzazione ‘concreta’ dell’in nito. Nella rappresentazione della magni cenza reale, tocca punte supreme di enfasi e maestosità con il noto parco di Versailles, per poi decadere nel gusto privato in favore delle sistemazioni all’inglese, lasciando in eredità i suoi cara eri al giardino pubblico. FIG. 2.17 Cours de la Reine, prima metà del XVIII secolo. Tripar to, ospita il passeggio di pedoni e carrozze. Il parco pubblico nasce in Francia come estensione a tu a la popolazione del ‘piacere’ ricrea vo e culturale dello svago all’area aperta. Il parco è prima di tu o funzionale. [da PANZINI pag. 50]
Parte prima. Migrazioni lessicali dall’arte dei giardini 43 Capitolo 2. Natura addomes cata: il “materiale vegetale” Il parco pubblico Se è noto che in Inghilterra la creazione dei parchi urbani 25 è avviata so o la spinta della situazione di degrado urbano e malessere sociale conseguen alla rivoluzione industriale ed è quindi di estrazione popolare, è ancor prima in Francia e innanzitu o a Parigi che si può trovare la genesi della passeggiata urbana. Concessione di un governo centralis co 26 che manifesta un cara eris co gusto per l’embellissement nel rigore geometrico di una natura dominata dall’uomo, già nel Seicento nobili e regnan aprono parte delle loro proprietà alla frequentazione di un pubblico selezionato, che ama guardare e farsi guardare. In seguito il verde urbano è rives to di valori ideologici, morali e dida ci ed elevato al ruolo di a rezzatura urbana vera e propria, razionale e di usa, a disposizione di tu a la popolazione. Viene ancora impiegato lo s le formale, ma in modo sempre più asciu o e laconico, per la sistemazione dei parchi e delle passeggiate al ne di dis nguere ques luoghi concepi come spazi funzionali che “non sono che luoghi pianta con alberi [...] dove i ci adini si recano, non per godere dello spe acolo della Natura, ma per prendere un esercizio momentaneo” 27 e “laddove si impone che l’u le sopravanzi il bello”. In seguito, con Alphand e Hirschfeld, anche nella composizione dei giardini pubblici sarà impiegato lo s le inglese, come nei grandi Bois de Boulogne, Bois de Vincennes e Bu es-Chaumont 28 . In ambito francese trovano applicazione compiuta dalla metà dell’O ocento anche gli squares 29 di derivazione inglese: isola ci adini sistema a verde chiama anche ‘saloni di verdura’, di proprietà semipubblica, veri e propri salo verdi della ci à. Possono essere semplici re angoli di prato, piantuma in modo formale oppure riproduzioni in miniatura di giardini pi oreschi. Sono u lizza anche per so olineare l’importanza di un monumento ci adino, circondandolo, oppure per ingen lire i boulevards, conformandosi come sequenza di spazi o stanze verdi. In Germania 30 il movimento per l’abbellimento ed il miglioramento del territorio, fondendo l’este ca inglese e l’utopia francese, pone da subito l’accento sull’ecologia (termine coniato) e l’ambiente urbano visto come organismo (classi cazioni, funzioni, teorie, a enzione complessiva per la costruzione della ci à con proge integra tra archite ura e verde). Il Volkspark o ‘parco del popolo’ guarda all’aspe o u litario più che a quello este co, coniugando igiene e socializzazione, pra che spor ve e passeggiate, cultura ed educazione. L’impostazione paesaggis ca viene piegata alle forme composi ve semplici ed alle par zioni che rispondono ad esigenze funzionali. Si evidenzia l’insistenza sulla cultura popolare di massa e sui valori di un nazionalismo naturalis co ed interclassista, no a sfociare nel mito della razza e della terra na a, che avranno ripercussioni anche sull’impostazione dei cimiteri.
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Donatella Bontempi<br />
PAESAGGI DELLA MEMORIA. Botanica funeraria nel Cimitero della Villetta a Parma<br />
sull’edi cato, anche se rimane l’idea di un paesaggio ar ciale, ricostruito mediante<br />
elemen naturali quali l’acqua e la vegetazione. Nel Seicento invece le stesse forme<br />
de nite in modo quasi ‘archite onico’ sono u lizzate come vere e proprie scenogra e.<br />
Alla francese<br />
Il giardino formale in Francia 24 riprende stre amente i cara eri dell’omonimo<br />
italiano, ma acquisisce una maggiore grandiosità grazie alla possibilità di dilatarsi<br />
nello spazio come ‘parco territoriale’, grazie alla morfologia pianeggiante del terreno.<br />
I principali elemen innova vi sono le aiuole à broderie e i treillages che stru urano<br />
gallerie o padiglioni verdi per e e di marcata scenogra a. L’acqua è u lizzata per<br />
suggerire l’estensione, mentre boschi in contrasto delimitano i con ni. La natura<br />
viene le a secondo la loso a cartesiana con una marcata geometrizzazione: il<br />
gusto per la grandiosità viene espresso tramite un’accentuata profondità delle visuali<br />
fortemente direzionate e prospe ve ver ginose suggerite dalla stru urazione con<br />
assi radiali che tendono all’in nito. Sono materializza i conce di costruzione della<br />
visione no alla realizzazione ‘concreta’ dell’in nito.<br />
Nella rappresentazione della magni cenza reale, tocca punte supreme di enfasi e<br />
maestosità con il noto parco di Versailles, per poi decadere nel gusto privato in favore<br />
delle sistemazioni all’inglese, lasciando in eredità i suoi cara eri al giardino pubblico.<br />
FIG. 2.17<br />
Cours de la Reine,<br />
prima metà del<br />
XVIII secolo.<br />
Tripar to, ospita<br />
il passeggio<br />
di pedoni e<br />
carrozze. Il parco<br />
pubblico nasce<br />
in Francia come<br />
estensione a tu a<br />
la popolazione del<br />
‘piacere’ ricrea vo<br />
e culturale dello<br />
svago all’area<br />
aperta. Il parco<br />
è prima di tu o<br />
funzionale. [da<br />
PANZINI pag. 50]