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34 Donatella Bontempi PAESAGGI DELLA MEMORIA. Botanica funeraria nel Cimitero della Villetta a Parma Anche la piantumazione 16 ri e e i cambiamen di gusto: se n dall’an chità classica si raccomanda la disposizione a quinconce o scacchiera degli alberi per una col vazione razionale, il Barocco porta all’estremo la disposizione geometrica di esemplari iden ci allinea lungo siepi dai volumi regolari. Il giardino paesaggis co muta radicalmente la concezione del rapporto fra uomo e natura e al dominio si sos tuisce il rispe o reciproco, ma talvolta anche l’e e o pi oresco, ricercato in modo maniacale nella disposizione e curato nel mantenimento, o ene e e di ar ciosità nell’inseguire la perfe a ‘naturalezza ad arte’. La pra ca del pronto e e o risponde alla necessità che lo spazio verde sia fruibile da subito. Essa risolve la situazione di ‘incompletezza’ dello spazio alberato al momento dell’impianto, prevedendo la piantumazione di esemplari già adul preleva in vivaio (con problemi di ada amento ed acclimatazione), e un programma dinamico di diradamen o sos tuzioni successive di essenze in modo che il disegno appaia unitario e sviluppato sin dall’inizio senza causare problemi postumi di ‘sovra ollamento’. Ne consegue un’avvicendarsi di rifacimen piu osto frequen , che dimostra il cambiamento di mentalità rispe o ai tempi passa in cui il giardino era pensato per durare come l’archite ura che andava ad abbellire. La semina riguarda in genere le essenze erbacee che vanno a cos tuire il prato o tappeto erboso. Anche i ori 17 hanno un ruolo importante nel dare colore e movimento alle super ci, sopra u o se li si u lizza come massa croma ca piu osto che singolarmente. Spesso trascura dai manuali del verde pubblico che privilegia piu osto le piante, sono invece protagonis del giardino già dall’an chità e ne è tes monianza l’estesa di usione del culto di Flora. Dai ricchi herbarium medievali recinta sul modello dell’hortus conclusus, nel Rinascimento si trasferiscono a riempire le aiuole delimitate dalle compa e ossature di sempreverdi che stru urano il giardino all’italiana e poi alla francese, oltre che grandi vasi. Il giardino all’inglese bandisce i ori perché ai colori sono preferi i toni del verde del fogliame, mentre gli e e dissonan di forme e colori sono di nuovo ricerca in epoca vi oriana. Nella formazione delle linee e delle super ci orizzontali che vanno a comporre il disegno dello spazio verde si può far rientrare anche il suolo, ovverosia l’u lizzo di terre, ghiaie o pietre in funzione di pavimentazione, anche colorate o con par colari e e di texture, e per costruire scale, recinzioni e terrapieni. È da considerare in ne l’uso dell’acqua nelle sue diverse forme: movimento, specchio, trasparenza, parete, rumore, lo.

FIG. 2.5 Giardino misto. Una metà è realizzata in s le formale, l’altra in s le paesaggis co. la rappresentazione è in planimetria ma mostra gli alberi in prospe o, per far riconoscere le specie impiegate. [da AUDOT tav. 2] Parte prima. Migrazioni lessicali dall’arte dei giardini 35 Capitolo 2. Natura addomes cata: il “materiale vegetale”

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Donatella Bontempi<br />

PAESAGGI DELLA MEMORIA. Botanica funeraria nel Cimitero della Villetta a Parma<br />

Anche la piantumazione 16 ri e e i cambiamen di gusto: se n dall’an chità<br />

classica si raccomanda la disposizione a quinconce o scacchiera degli alberi per una<br />

col vazione razionale, il Barocco porta all’estremo la disposizione geometrica di<br />

esemplari iden ci allinea lungo siepi dai volumi regolari. Il giardino paesaggis co<br />

muta radicalmente la concezione del rapporto fra uomo e natura e al dominio si<br />

sos tuisce il rispe o reciproco, ma talvolta anche l’e e o pi oresco, ricercato in<br />

modo maniacale nella disposizione e curato nel mantenimento, o ene e e di<br />

ar ciosità nell’inseguire la perfe a ‘naturalezza ad arte’.<br />

La pra ca del pronto e e o risponde alla necessità che lo spazio verde sia<br />

fruibile da subito. Essa risolve la situazione di ‘incompletezza’ dello spazio alberato<br />

al momento dell’impianto, prevedendo la piantumazione di esemplari già adul<br />

preleva in vivaio (con problemi di ada amento ed acclimatazione), e un programma<br />

dinamico di diradamen o sos tuzioni successive di essenze in modo che il disegno<br />

appaia unitario e sviluppato sin dall’inizio senza causare problemi postumi di<br />

‘sovra ollamento’. Ne consegue un’avvicendarsi di rifacimen piu osto frequen ,<br />

che dimostra il cambiamento di mentalità rispe o ai tempi passa in cui il giardino<br />

era pensato per durare come l’archite ura che andava ad abbellire.<br />

La semina riguarda in genere le essenze erbacee che vanno a cos tuire il prato<br />

o tappeto erboso. Anche i ori 17 hanno un ruolo importante nel dare colore e<br />

movimento alle super ci, sopra u o se li si u lizza come massa croma ca piu osto<br />

che singolarmente. Spesso trascura dai manuali del verde pubblico che privilegia<br />

piu osto le piante, sono invece protagonis del giardino già dall’an chità e ne è<br />

tes monianza l’estesa di usione del culto di Flora. Dai ricchi herbarium medievali<br />

recinta sul modello dell’hortus conclusus, nel Rinascimento si trasferiscono a<br />

riempire le aiuole delimitate dalle compa e ossature di sempreverdi che stru urano<br />

il giardino all’italiana e poi alla francese, oltre che grandi vasi. Il giardino all’inglese<br />

bandisce i ori perché ai colori sono preferi i toni del verde del fogliame, mentre gli<br />

e e dissonan di forme e colori sono di nuovo ricerca in epoca vi oriana.<br />

Nella formazione delle linee e delle super ci orizzontali che vanno a comporre il<br />

disegno dello spazio verde si può far rientrare anche il suolo, ovverosia l’u lizzo di<br />

terre, ghiaie o pietre in funzione di pavimentazione, anche colorate o con par colari<br />

e e di texture, e per costruire scale, recinzioni e terrapieni. È da considerare in ne<br />

l’uso dell’acqua nelle sue diverse forme: movimento, specchio, trasparenza, parete,<br />

rumore, lo.

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