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Parte prima. Migrazioni lessicali dall’arte dei giardini 27<br />

Capitolo 2. Natura addomes cata: il “materiale vegetale”<br />

Capitolo 2<br />

Natura addomes cata: il “materiale vegetale”<br />

Si tra a dei ves , degli ornamen e delle torture che l’uomo<br />

impone al “paese”, colorandolo, tatuandolo, sacri candolo<br />

per farne un paesaggio, provando, n dall’inizio, quel “piacere<br />

sublime di forzare la natura” di cui parla Saint-Simon a<br />

proposito di Versailles.<br />

ALAIN ROGER, 1965<br />

Il verde è un elemento fondamentale dell’archite ura e un materiale di proge o a<br />

pieno tolo, al pari delle pietre naturali e ar ciali, dei laterizi, dei metalli, dell’acqua.<br />

L’interesse al suo u lizzo in campo funerario nasce dalla ri essione sui suoi cara eri di<br />

organismo vivo e mutevole, dall’enorme versa lità e capacità espressiva: nell’immediato,<br />

in risposta alla luce ed al vento, nel breve termine, con lo svolgersi delle stagioni 1 , e<br />

in ne, nel lungo periodo con la crescita e l’invecchiamento. La vegetazione addolcisce<br />

l’archite ura costruita integrandosi con essa e completandola, giocando con i sen men<br />

e la simbologia. Queste cara eris che fanno delle specie vegetali dei validi allea al<br />

proge o di archite ura, ma anche degli elemen di cri cità quando non se ne sappiano<br />

prevedere le necessità colturali e lo sviluppo nel tempo. Poiché “nulla è così esposto al<br />

deterioramento e alla distruzione come il materiale vegetale” 2 , il disegno deve considerare<br />

non solo l’aspe o del giardino nel momento del pieno sviluppo delle piante, ma tenere<br />

presente l’evoluzione degli esemplari dalla crescita all’invecchiamento. Se si raggiunge un<br />

giusto equilibrio, la morte di un albero non comprome e l’armonia dell’insieme, perchè<br />

altri esemplari sono nel fra empo pron per prenderne il posto.<br />

Queste ri essioni trovano riscontro nell’approccio metodologico di Lucia Milone: il<br />

suo manuale proge uale di verde urbano con ene le ure storico-cri che che consentono<br />

di chiarire il substrato di tradizioni e culture, che hanno portato alle conformazioni a uali<br />

della vegetazione ‘addomes cata’ per la convivenza con l’uomo, e di appropriarsi delle<br />

sue potenzialità este che, sociali e culturali per usarle al meglio. Nella presentazione al<br />

volume, Liliana Bazzanello condensa tale concezione esponendo il conce o di materiale<br />

vegetale: “un materiale speciale della costruzione archite onico-urbana: il verde, inteso<br />

come ‘materiale’ non inerte, come il ma one, non solo dinamico, come l’acqua, ma<br />

anche e sopra u o vivo, come l’uomo (con a nità spesso sorprenden ). Un materiale<br />

che è di s molo alla proge azione archite onica, ma che rischia un impiego banale, o

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