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Donatella Bontempi<br />

PAESAGGI DELLA MEMORIA. Botanica funeraria nel Cimitero della Villetta a Parma<br />

della virtù cardinale della For tudo, dell’E ca e del Governo di se stesso, rappresenta la forza so oposta<br />

o all’Eloquenza o alla Gius zia, mentre la Forza è l’elefante.<br />

S nge - Figura mitologica appartenente alla mitologia egizia e greca, è rappresentata come un mostro con<br />

il corpo di leone e la testa umana, falco o capra-ariete. È una delle due versioni del tetramorfo (l’altra è<br />

quella dei qua ro animali degli evangelis ): incarna nei qua ro animali sacri (leone, aquila, toro, uomo<br />

alato) i pun cardinali, gli elemen , le qualità, i temperamen , le costellazioni. Nella mitologia egizia è<br />

una statua dal corpo di un leone disteso e la testa del faraone con funzione di guardiana e prote rice di<br />

templi, necropoli e porte della ci à. Rappresenta l’inelu abile e l’insondabile, presentandosi all’inizio di<br />

un des no che è sia mistero sia necessità. Per i greci ha ali con busto e testa di donna, è mandata da Era a<br />

punire Tebe e pone l’enigma – una domanda alla quale non c’è risposta, è simbolo del des no e del mistero<br />

– a chiunque passi, divorando coloro che non riescono a venirne a capo. Con l’obelisco e la piramide, è<br />

spesso u lizzata come mo vo decora vo delle tombe in numerose varian . È fortemente legata al culto<br />

dei mor e alle età dell’uomo, al suo percorso vitale e al tempo che scorre. Inoltre è un elemento esoterico<br />

molto frequente nell’iconogra a massonica, cara erizzata dalla tendenza a conciliare elemen culturali,<br />

loso ci o religiosi eterogenei appartenen a più culture o do rine.<br />

Mitologia: Ercole, Hic Sunt Leones<br />

Religione: David Leone di Giuda, Gerusalemme Leone di Dio, Satana leone ruggente, Leone alato di San<br />

Marco, San Gerolamo<br />

Lucertola<br />

La sua predilezione per la luce e la sua capacità di restare immobile so o i raggi solari ne hanno fa o un<br />

animale sacro ad Apollo e un simbolo d’immortalità, perciò gura su alcuni monumen funerari dove<br />

incarna l’eternità della luce. Per il fa o che vada in letargo per ritornare alla luce in primavera e per la<br />

capacità di farsi ricrescere la coda sarebbe segno di resurrezione. La Lucertola Solare è modello per l’uomo<br />

che si deve rivolgere al Signore per trovare la luce negli occhi del cuore.<br />

Pellicano<br />

Tra gli animali più rappresenta nell’iconogra a funeraria cris ana, richiama l’amore paterno e il sacri cio<br />

di Cristo che dà il suo corpo in cibo e sparge il suo sangue per la salvezza dell’umanità (‘il pellicano con la<br />

sua pietà’). Dal greco “ascia”, per la forma del becco aperto, è segno del sacri cio di sangue. È di cile da<br />

vedere, e per questo diventa immagine dello spirito, di elevazione, sublimazione, volo, purezza celeste:<br />

simile ad un angelo dalle ali spiegate richiama la resurrezione, specialmente quella di Lazzaro, tanto da<br />

essere talora accostato alla fenice. Iconologicamente è personi cazione della Bontà, è a ributo della<br />

Compassione e della Carità, ovvero di devozione no al sacri cio. Secondo la leggenda, il pellicano apre<br />

il suo pe o a colpi di becco per nutrire col sangue i suoi piccoli a ama , così come Gesù sulla croce ha<br />

fa o dono del suo sangue per redimere l’umanità. Altre versioni a ermano che i suoi piccoli vengono<br />

al mondo talmente deboli da sembrare mor , oppure che esso li uccide nel momento in cui iniziano a<br />

crescere perché adirato. Altre ancora sostengono che la madre li uccida per le carezze col becco lungo<br />

e tagliente, oppure per il morso di un serpente, ma dopo tre giorni di lu o, per riportarli in vita, si apre<br />

il pe o con il becco e li asperge con il proprio sangue. Tale simbologia deriva dal fa o che la femmina<br />

nutre i piccoli rigurgitando il cibo, premendosi il becco contro il pe o dà l’impressione che si tra gga. Da<br />

qui una potente assimilazione simbolica con la morte e la resurrezione di Cristo, con Dio Padre che ama<br />

in nitamente l’umanità, con il sacramento della comunione: Cristo tra o dà da bere il proprio sangue per<br />

la redenzione, fonte della vita per gli Uomini, durante l’Ul ma Cena e l’Eucares a. Il pellicano si presta ad<br />

una duplice le ura: sia Cristo che si lascia croci ggere e dona il suo sangue per redimere l’umanità, sia Dio<br />

Padre che sacri ca il suo unico Figlio e lo resuscita dopo tre giorni.<br />

Pesce<br />

Animale primordiale, per natura simbolo dell’acqua. Il fa o che viva in un elemento in cui l’uomo non<br />

può sopravvivere gli conferisce un cara ere di mistero che lo designa a modello di tu o ciò che è segreto.<br />

L’animale, o par del suo corpo, ricorrono in innumerevoli mitologie: è legato al cibo, all’origine del mondo,<br />

al mare e alle acque, alla fer lità, alla nascita e alla forza delle donne, al diluvio, all’anima del morto, al<br />

viaggio del defunto (gli ibridi mezzi uomini e mezzi pesci). Nel paleocris anesimo è il segno cristologico<br />

più di uso, specialmente per l’associazione con l’acros co Ichthys e il ba esimo: Cristo nuota nell’acqua

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