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16 Donatella Bontempi PAESAGGI DELLA MEMORIA. Botanica funeraria nel Cimitero della Villetta a Parma 1. 5 Stato dell’arte: riferimen storici e studi recen Mentre l’a tudine da parte dell’uomo di accostare la morte alla natura a onda le proprie radici nella no e dei tempi e si sviluppa nelle civiltà classiche, da cui la cultura occidentale moderna trae gran parte delle proprie tradizioni, per la teorizzazione e la sistema zzazione di queste concezioni occorre a endere i grandi tra a di arte dei giardini che vedono la luce nel corso del Se ecento 20 . È probabile che la divulgazione le eraria dei roman ci scenari di memoriali e sepolture vere e proprie inserite in angoli pi oreschi delle grandi tenute private, oltre che le indagini in campo medico e scien co, abbia ra orzato l’opposizione agli spogli terreni di sepoltura extraurbani in un primo tempo previs dai riformatori illuminis , e decretato la de ni va vi oria degli alberi sulla terra denudata. In l’Italia, il testo principe nella di usione della nuova sensibilità paesaggis ca nata oltralpe è senz'altro Dell’Arte de’ Giardini Inglesi di Ercole Silva 21 , che con ene anche un capitolo speci co rela vo ai cimiteri, ma non porta a realizzazioni concrete, nonostante il diba to culturale suscitato e divulgato da Foscolo e Pindemonte per primi, i quali si so ermano sul ruolo pubblico, educa vo e moralizzante, delle sepolture. Non bisogna scordare il contributo dato al tema da loso e le era , sopra u o in ambito anglosassone alla ne del XVIII secolo, dove ha origine la poesia no urna e sepolcrale con Edward Young e Thomas Grey 22 . Si celebrano le passeggiate meditabonde e malinconiche che ispirano ri essioni profonde, ma anche il conforto e la serenità della visita nella cornice piacevole della natura. È tes moniata la nascita del diri o all’immortalità laica e parallelamente del moderno culto dei mor , nel tenta vo di sos tuire un’immagine arcadica e bucolica al precedente simbolismo macabro. La le eratura e la poesia rivestono un ruolo importante di tes moni e croniste della modi cazione dello spazio funerario e dell’a eggiamento del visitatore, sia nella celebrazione poe ca della malinconia, sia nella denuncia di situazioni spiacevoli, no ad essere talvolta le uniche fon pervenute, ad esempio dell’esistenza dei giardini funerari romani. Nei Paesi d’oltralpe, la pra ca proge uale e la pubblicis ca dedicano costante a enzione al paesaggio, permeato da sempre da un forte senso religioso. È interessante notare in proposito come il famoso testo di botanica funeraria di Celes no Barallat, che vede la stampa a Madrid nel 1885, a ron la ques one dal punto di vista delle modalità e tecniche di composizione e sopra u o quali siano le essenze ada e alla composizione del parque funerario: tanto basta a fugare ogni
Introduzione. Con la ma ta in mano e con gli occhiali verdi 17 Capitolo 1. Mo vi e con ni di una ricerca FIG. 1.5 - Analisi gra ca in pianta e prospe o del Por co di San Luca alla Certosa di Bologna, archite ura che combina elemen formali ed ‘agrari’. [da STAUFFACHER SOLOMON pag. 45]
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Donatella Bontempi<br />
PAESAGGI DELLA MEMORIA. Botanica funeraria nel Cimitero della Villetta a Parma<br />
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Stato dell’arte: riferimen storici e studi recen<br />
Mentre l’a tudine da parte dell’uomo di accostare la morte alla natura a onda le<br />
proprie radici nella no e dei tempi e si sviluppa nelle civiltà classiche, da cui la cultura<br />
occidentale moderna trae gran parte delle proprie tradizioni, per la teorizzazione e la<br />
sistema zzazione di queste concezioni occorre a endere i grandi tra a di arte dei<br />
giardini che vedono la luce nel corso del Se ecento 20 . È probabile che la divulgazione<br />
le eraria dei roman ci scenari di memoriali e sepolture vere e proprie inserite in<br />
angoli pi oreschi delle grandi tenute private, oltre che le indagini in campo medico e<br />
scien co, abbia ra orzato l’opposizione agli spogli terreni di sepoltura extraurbani<br />
in un primo tempo previs dai riformatori illuminis , e decretato la de ni va vi oria<br />
degli alberi sulla terra denudata.<br />
In l’Italia, il testo principe nella di usione della nuova sensibilità paesaggis ca<br />
nata oltralpe è senz'altro Dell’Arte de’ Giardini Inglesi di Ercole Silva 21 , che con ene<br />
anche un capitolo speci co rela vo ai cimiteri, ma non porta a realizzazioni concrete,<br />
nonostante il diba to culturale suscitato e divulgato da Foscolo e Pindemonte<br />
per primi, i quali si so ermano sul ruolo pubblico, educa vo e moralizzante, delle<br />
sepolture. Non bisogna scordare il contributo dato al tema da loso e le era ,<br />
sopra u o in ambito anglosassone alla ne del XVIII secolo, dove ha origine la<br />
poesia no urna e sepolcrale con Edward Young e Thomas Grey 22 . Si celebrano le<br />
passeggiate meditabonde e malinconiche che ispirano ri essioni profonde, ma anche<br />
il conforto e la serenità della visita nella cornice piacevole della natura. È tes moniata<br />
la nascita del diri o all’immortalità laica e parallelamente del moderno culto dei<br />
mor , nel tenta vo di sos tuire un’immagine arcadica e bucolica al precedente<br />
simbolismo macabro. La le eratura e la poesia rivestono un ruolo importante di<br />
tes moni e croniste della modi cazione dello spazio funerario e dell’a eggiamento<br />
del visitatore, sia nella celebrazione poe ca della malinconia, sia nella denuncia di<br />
situazioni spiacevoli, no ad essere talvolta le uniche fon pervenute, ad esempio<br />
dell’esistenza dei giardini funerari romani.<br />
Nei Paesi d’oltralpe, la pra ca proge uale e la pubblicis ca dedicano costante<br />
a enzione al paesaggio, permeato da sempre da un forte senso religioso. È<br />
interessante notare in proposito come il famoso testo di botanica funeraria di<br />
Celes no Barallat, che vede la stampa a Madrid nel 1885, a ron la ques one dal<br />
punto di vista delle modalità e tecniche di composizione e sopra u o quali siano<br />
le essenze ada e alla composizione del parque funerario: tanto basta a fugare ogni