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248 Donatella Bontempi PAESAGGI DELLA MEMORIA. Botanica funeraria nel Cimitero della Villetta a Parma elimina per problemi di stabilità o vecchiaia o perché danneggiavano le archite ure circostan , essendo ormai troppo cresciu . Negli ampliamen la situazione è meno ar colata, in quanto lo spazio pubblico è cos tuito da campi di inumazione servi da viali, limitandosi a siepi e lari che eventualmente cingono i campi di inumazione, ad eccezione del San Pellegrino in cui sono poste alcune piccole aiuole orite, mentre l’ampia distesa erbosa all’esterno è lasciata spoglia. Le specie di prima grandezza prevalen sui viali dell’o agono sono cipressi, cedri, tassi, abe e pini, la Galleria Sud è circondata da cedri, i lari dei campi nord e sud sono di libocedri. In prossimità dell’ingresso del San Pellegrino e nei repar aca olici sono collocate specie a foglia caduca: aceri, robinie, frassini, e altre in unico esemplare. Tra gli alberi di seconda grandezza è molto di usa la tuja, che si trova al centro della rotonda dell’O agono assieme a dei cipressi leylandii, nei giardini del San Pellegrino ed anche a corredo di numerose tombe. Si trovano anche giovani cipressi piramidali o colonnari. Nel 2005 si contano 392 alberi di proprietà comunale, mentre gli arbus sono rari, prevalentemente priva . Le siepi sono prevalentemente di bosso, talvolta ligustro. Sono poche le specie che danno colore, qualche forsizia e lagerstroemia, mentre i ori sono limita alle aiuole di ingresso. Viale di collegamento con la ci à e sistemazioni esterne Nel 1862, il proge o del viale di collegamento tra il camposanto e la vicina porta della ci à 32 rispecchia la coeva situazione italiana: è sen ta l’esigenza di conferire solennità e sacralità al tracciato viario che porta dall’una all’altra ci à, sull’onda delle inizia ve di monumentalizzazione urbana che fanno seguito all’uni cazione nazionale. All’epoca, la ci à è tu a racchiusa dentro le mura e il cimitero si trova ancora in aperta campagna. Il ‘re lineamento’ e l’ampliamento del viale (inizialmente di 6 metri, porta a 9), a ancato da una doppia la di pioppi che separa i marciapiedi dalla carreggiata (inizialmente erano previs dei gelsi, più ‘agres ’, ma meno solenni), lo collega la nuova maestosa barriera Vi orio Emanuele con una vera e propria passeggiata extraurbana, di dimensioni paragonabili allo Stradone presso la Ci adella. Lo scenario è tu ora sugges vo. Nel 1863 è sos tuito anche il ponte che scavalca il canale che scorre davan all’ingresso, mentre gli avancorpi monumentali sono realizza nel 1905. Si hanno poche documentazioni della sistemazione esterna del recinto. Lo spazio aperto circostante si è man mano rido o per l’avanzare dell’edi cato urbano, ed oggi rimane libera la fascia di rispe o, variamente alberata, delimitata a nord dagli or
FIG. 8.41 Fotogra a del Viale alla Ville a dalla cima dell’acquedo o, anni ‘50. [da ASCPr FOTOTECA] FIGG: 8.42-43 Il viale alberato e i due ingressi al cimitero in novembre. Parte terza. Il Cimitero della Ville a a Parma, tra rilievo e proge o del verde 249 Capitolo 8. La le ura formale: la costruzione / le costruzioni ci adini e a sud-est da campi col va . Dei qua ro lari, ne è stato eliminato uno verso est, forse quando Jacopo Bocchialini ha scri o un appello sulla rivista Aurea Parma in tolandolo “Salviamo i pioppi della Ville a” : “i nostri pioppi della Ville a sono qualcosa di meno, in un certo senso, e qualcosa di più, come ricordo di tu o in popolo: sono il via co dell’eterno nel caduco, l’accompagnamento alle tombe e alle are, il nodo che lega la vita alla morte, il passato all’avvenire. Essi furon cari ai nostri spiri maggiori e di mol accompagnarono il transito estremo col molle ondeggiare delle loro cime, col lieve fremito delle loro fronde. Chi, dei nostri trapassa che a Parma diedero amore e onore, assisterebbe indi erente a questo minaccioso dispregio di sacre memorie?” 33 . Il lato verso la strada presso i due ingressi accoglie i parcheggi per i visitatori ed è sistemato con siepi di ligustro e pyracantha e aiuole con ori e piccoli alberi.
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circostan , essendo ormai troppo cresciu .<br />
Negli ampliamen la situazione è meno ar colata, in quanto lo spazio pubblico<br />
è cos tuito da campi di inumazione servi da viali, limitandosi a siepi e lari che<br />
eventualmente cingono i campi di inumazione, ad eccezione del San Pellegrino in cui<br />
sono poste alcune piccole aiuole orite, mentre l’ampia distesa erbosa all’esterno è<br />
lasciata spoglia.<br />
Le specie di prima grandezza prevalen sui viali dell’o agono sono cipressi,<br />
cedri, tassi, abe e pini, la Galleria Sud è circondata da cedri, i lari dei campi nord<br />
e sud sono di libocedri. In prossimità dell’ingresso del San Pellegrino e nei repar<br />
aca olici sono collocate specie a foglia caduca: aceri, robinie, frassini, e altre in unico<br />
esemplare. Tra gli alberi di seconda grandezza è molto di usa la tuja, che si trova al<br />
centro della rotonda dell’O agono assieme a dei cipressi leylandii, nei giardini del<br />
San Pellegrino ed anche a corredo di numerose tombe. Si trovano anche giovani<br />
cipressi piramidali o colonnari. Nel 2005 si contano 392 alberi di proprietà comunale,<br />
mentre gli arbus sono rari, prevalentemente priva . Le siepi sono prevalentemente<br />
di bosso, talvolta ligustro. Sono poche le specie che danno colore, qualche forsizia e<br />
lagerstroemia, mentre i ori sono limita alle aiuole di ingresso.<br />
Viale di collegamento con la ci à e sistemazioni esterne<br />
Nel 1862, il proge o del viale di collegamento tra il camposanto e la vicina porta<br />
della ci à 32 rispecchia la coeva situazione italiana: è sen ta l’esigenza di conferire<br />
solennità e sacralità al tracciato viario che porta dall’una all’altra ci à, sull’onda<br />
delle inizia ve di monumentalizzazione urbana che fanno seguito all’uni cazione<br />
nazionale. All’epoca, la ci à è tu a racchiusa dentro le mura e il cimitero si<br />
trova ancora in aperta campagna. Il ‘re lineamento’ e l’ampliamento del viale<br />
(inizialmente di 6 metri, porta a 9), a ancato da una doppia la di pioppi che separa<br />
i marciapiedi dalla carreggiata (inizialmente erano previs dei gelsi, più ‘agres ’, ma<br />
meno solenni), lo collega la nuova maestosa barriera Vi orio Emanuele con una vera<br />
e propria passeggiata extraurbana, di dimensioni paragonabili allo Stradone presso<br />
la Ci adella. Lo scenario è tu ora sugges vo.<br />
Nel 1863 è sos tuito anche il ponte che scavalca il canale che scorre davan<br />
all’ingresso, mentre gli avancorpi monumentali sono realizza nel 1905.<br />
Si hanno poche documentazioni della sistemazione esterna del recinto. Lo spazio<br />
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rimane libera la fascia di rispe o, variamente alberata, delimitata a nord dagli or