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230 Donatella Bontempi PAESAGGI DELLA MEMORIA. Botanica funeraria nel Cimitero della Villetta a Parma La Villetta di Parma: geometrie e simbologie per consacrare la terra Tavola presentata al Convegno Disegnare il tempo e l’armonia, Firenze 2009. Progettare un’architettura, eseguirne il tracciamento sul terreno, posarne la prima pietra sono azioni che l’uomo ha sempre caricato di signifi cati simbolici e retorici. Tanto più quando l’edifi cio ha carattere religioso, come il Cimitero extraurbano di Parma. Il progetto, redatto dal Cocconcelli con la collaborazione del Bettoli, ha una forte impronta neoclassica ed illuminista che deriva dall’applicazione dell’Editto di Saint Cloud e dal coevo dibattito architettonico.

Parte terza. Il Cimitero della Ville a a Parma, tra rilievo e proge o del verde 231 Capitolo 8. La le ura formale: la costruzione / le costruzioni L’analisi geometrica ha permesso di ricostruire la suddivisione in forme semplici e moduli dei due disegni, che sembra si possano ricondurre ad archetipi formali e modelli di riferimento consolidati. L’orientamento è riferito al percorso del sole dall’alba al tramonto, quindi ai punti cardinali e alla rosa dei venti. Nel tracciamento e fondazione, la determinazione degli assi cartesiani, cardo e decumano, e la costituzione di un recinto di separazione con porte che permettano il passaggio, trova un parallelo nell’arte aruspicina, basata sulla determinazione di uno spazio sacro (templum) che rifl etta la suddivisione della volta celeste. La costruzione manifesta la volontà di imporre un ordine misurabile al disegno di un edifi cio che sia modello del cosmo, come accade nelle città ideali, rifl esso delle cosmogonie antiche, dove l’intero universo presenta una costruzione geometrica. L’architettura e la decorazione esprimono valori sia sacri che laici, perciò la loro simbologia richiama la volta celeste o il cielo stellato piuttosto che l’oltretomba, la luce o le tenebre, il tempo ciclico o l’eterno ritorno oppure lo scorrere della vita e gli affetti, la morte e l’oblio o la celebrazione della memoria civica e delle gesta degli eroi… Il proporzionamento prende a modello forme geometriche elementari costruite su moduli numerici che seguono rapporti armonici (3-5, 5-7) o hanno valore simbolico, i cui signifi cati sono codifi cati dalla cabala e dalle scienze esoteriche, cui attinge anche la massoneria che elegge l’architettura a scienza iniziatica per eccellenza. Già i primi disegni della Villetta prevedevano la presenza di un recinto porticato per collocare i monumenti delle famiglie illustri e congregazioni religiose e campi quadripartiti per le sepolture comuni in fossa, sul modello del Milizia. La forma ottagonale irregolare è invece concepita nel 1818, per ampliare la superfi cie e ricavare settori separati agli angoli (Acattolici, Limbo, Giustiziati, Ossario). Nel progetto realizzato (il disegno riportato è del 1879) sono modifi cati numero e proporzioni delle arcate, a seguito di considerazioni sul dimensionamento delle parti, mantenendo quasi inalterata la forma complessiva. I moduli più piccoli su cui in entrambi i casi è proporzionato l’intero ottagono corrispondono proprio alla campata e sono modifi cati da 37 (fi ore della vita) a 47 (il morto!). Le motivazioni di queste modifi che non sono chiare, a causa anche della frammentazione della documentazione, che è conservata in archivi separati.

Parte terza. Il Cimitero della Ville a a Parma, tra rilievo e proge o del verde 231<br />

Capitolo 8. La le ura formale: la costruzione / le costruzioni<br />

L’analisi geometrica ha permesso di ricostruire la suddivisione in forme semplici e moduli dei<br />

due disegni, che sembra si possano ricondurre ad archetipi formali e modelli di riferimento<br />

consolidati. L’orientamento è riferito al percorso del sole dall’alba al tramonto, quindi ai punti<br />

cardinali e alla rosa dei venti. Nel tracciamento e fondazione, la determinazione degli assi<br />

cartesiani, cardo e decumano, e la costituzione di un recinto di separazione con porte che<br />

permettano il passaggio, trova un parallelo nell’arte aruspicina, basata sulla determinazione<br />

di uno spazio sacro (templum) che rifl etta la suddivisione della volta celeste. La costruzione<br />

manifesta la volontà di imporre un ordine misurabile al disegno di un edifi cio che sia modello<br />

del cosmo, come accade nelle città<br />

ideali, rifl esso delle cosmogonie antiche,<br />

dove l’intero universo presenta una<br />

costruzione geometrica. L’architettura<br />

e la decorazione esprimono valori sia<br />

sacri che laici, perciò la loro simbologia<br />

richiama la volta celeste o il cielo stellato<br />

piuttosto che l’oltretomba, la luce o le<br />

tenebre, il tempo ciclico o l’eterno ritorno<br />

oppure lo scorrere della vita e gli affetti,<br />

la morte e l’oblio o la celebrazione della<br />

memoria civica e delle gesta degli eroi…<br />

Il proporzionamento prende a modello<br />

forme geometriche elementari costruite<br />

su moduli numerici che seguono<br />

rapporti armonici (3-5, 5-7) o hanno<br />

valore simbolico, i cui signifi cati sono<br />

codifi cati dalla cabala e dalle scienze<br />

esoteriche, cui attinge anche la<br />

massoneria che elegge l’architettura a<br />

scienza iniziatica per eccellenza. Già i<br />

primi disegni della Villetta prevedevano<br />

la presenza di un recinto porticato per<br />

collocare i monumenti delle famiglie<br />

illustri e congregazioni religiose e campi<br />

quadripartiti per le sepolture comuni in<br />

fossa, sul modello del Milizia. La forma<br />

ottagonale irregolare è invece concepita<br />

nel 1818, per ampliare la superfi cie<br />

e ricavare settori separati agli angoli<br />

(Acattolici, Limbo, Giustiziati, Ossario).<br />

Nel progetto realizzato (il disegno riportato<br />

è del 1879) sono modifi cati numero e<br />

proporzioni delle arcate, a seguito di<br />

considerazioni sul dimensionamento<br />

delle parti, mantenendo quasi inalterata<br />

la forma complessiva. I moduli più piccoli<br />

su cui in entrambi i casi è proporzionato<br />

l’intero ottagono corrispondono proprio<br />

alla campata e sono modifi cati da 37<br />

(fi ore della vita) a 47 (il morto!).<br />

Le motivazioni di queste modifi che<br />

non sono chiare, a causa anche della<br />

frammentazione della documentazione,<br />

che è conservata in archivi separati.

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