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228 Donatella Bontempi PAESAGGI DELLA MEMORIA. Botanica funeraria nel Cimitero della Villetta a Parma parlo? Un sol, che lungi le patrie fosse annunzi, e una preghiera tragga o un sospir dal peregrin devoto, qui non ne appar. Forse che ingrato è il loco al germogliar de le ferali piante? O l’ignavia de l’uomo sino un riparo, un riparo dal Sol, nega a gli es n ?”. In realtà, il Be oli già nel marzo del 1821 19 ha provveduto al proge o di due grandi viali orna di piante ‘convenien ’, forse il proge o rimane incompiuto, perché ancora nel 1832, il Molossi 20 lo riprende e calca la mano: “del merito se ne avrebbe la pietà de’ Parmigiani, se quel denaro” inu lmente speso altrove, servisse a “procurare qualche ombra gradita”. Anche la costruzione non è ancora terminata: “dovrebb’essere contornato tu o quanto da por ci con pilastri, siccome ora si vede sul lato dell’ingresso, ed in quello da fronte [...] Sì nel tempie o, come nel campo, e so o i por ci veggonsi lapidi, cippi, e monumen sepolcrali di varia foggia”. Ul ma descrizione ‘storica’, quella del Conte di Bombelles 21 nel 1845: “il cimitero debb’essere interamente circondato da por ci, i quali saliranno al numero di 156. Una buona parte n’è già stata costru a [...] So o i por ci, e lungo i due gran viali che s’incrocicchiano nel mezzo del Campo Santo, veggonsi parecchi bei monumen sepolcrali innalza alla memoria de’ cari es n ”. Questo volume, e quello di Toschi, Be oli e Leoni 22 del 1824, contengono due preziose tes monianze iconogra che, seppur ‘romanzate’, dell’aspe o originale dell’opera. FIG. 8.3 Incisione nel libro di Bombelles, 1845. [da ROSSI pag. 29] FIG. 8.4 Incisione nel libro di Toschi, Be oli e Leoni, 1824. [da ROSSI pag. 34]

Parte terza. Il Cimitero della Ville a a Parma, tra rilievo e proge o del verde 229 Capitolo 8. La le ura formale: la costruzione / le costruzioni Riassumendo: il Carme del 1828 tes monia la totale mancanza di alberi, nonostante il proge o del Be oli datato 1821 che propone ‘due grandi viali orna di piante convenien ’, e la situazione permane almeno no al 1832. Non è quindi dato sapere se l’immagine del 1824, molto simile al disegno di Be oli, rappresen in pianta e prospe va la situazione reale: si vedono i due ampi viali sterra che dividono l’o agono in qua ro grandi campi erbosi spogli, sagoma alle estremità. Gli o o angoli, le estremità nord e sud del viale trasversale e la rotonda centrale sono segnala da gruppe di cipressi e forse pioppi, ed anche il con ne esterno è circondato da cipressi a passo regolare. La litogra a del 1845, in una veduta dall’ingresso, ra gura una situazione più ar colata. Lo spazioso viale centrale è a ancato da due strisce erbose, delimitate da piccoli cespugli e scandite da giovani pioppi. Sullo sfondo, si intravedono degli arbus a delimitare i campi, mentre lo spazio racchiuso inizia a popolarsi di monumen . La rotonda centrale non si vede, schiacciata dall’e e o prospe co, e non è alberata. In ne Mar ni nel 1872 descrive due grandi viali ancheggia da salici piangen e da mir e cipressi che a orniano il recinto esterno, mentre nei campi le croci sono man mano sos tuite da steli e monumen 23 , confermato dalla planimetria di Sante Bergamaschi che nel 1879 evidenzia già l’ulteriore scansione in quadran più piccoli che arricchisce il disegno complessivo ed è rimasta pressoché invariata. È forse questo lo scenario della passeggiata in mezzo ai mor amata da Maria Luigia.

Parte terza. Il Cimitero della Ville a a Parma, tra rilievo e proge o del verde 229<br />

Capitolo 8. La le ura formale: la costruzione / le costruzioni<br />

Riassumendo: il Carme del 1828 tes monia la totale mancanza di alberi,<br />

nonostante il proge o del Be oli datato 1821 che propone ‘due grandi viali orna<br />

di piante convenien ’, e la situazione permane almeno no al 1832. Non è quindi<br />

dato sapere se l’immagine del 1824, molto simile al disegno di Be oli, rappresen<br />

in pianta e prospe va la situazione reale: si vedono i due ampi viali sterra che<br />

dividono l’o agono in qua ro grandi campi erbosi spogli, sagoma alle estremità.<br />

Gli o o angoli, le estremità nord e sud del viale trasversale e la rotonda centrale<br />

sono segnala da gruppe di cipressi e forse pioppi, ed anche il con ne esterno è<br />

circondato da cipressi a passo regolare.<br />

La litogra a del 1845, in una veduta dall’ingresso, ra gura una situazione più<br />

ar colata. Lo spazioso viale centrale è a ancato da due strisce erbose, delimitate da<br />

piccoli cespugli e scandite da giovani pioppi. Sullo sfondo, si intravedono degli arbus<br />

a delimitare i campi, mentre lo spazio racchiuso inizia a popolarsi di monumen . La<br />

rotonda centrale non si vede, schiacciata dall’e e o prospe co, e non è alberata.<br />

In ne Mar ni nel 1872 descrive due grandi viali ancheggia da salici piangen<br />

e da mir e cipressi che a orniano il recinto esterno, mentre nei campi le croci sono<br />

man mano sos tuite da steli e monumen 23 , confermato dalla planimetria di Sante<br />

Bergamaschi che nel 1879 evidenzia già l’ulteriore scansione in quadran più piccoli<br />

che arricchisce il disegno complessivo ed è rimasta pressoché invariata. È forse<br />

questo lo scenario della passeggiata in mezzo ai mor amata da Maria Luigia.

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